Batman: ci vorrà tempo per il nuovo gioco sviluppato dal team di Arkham Origins

I fan di Batman devono avere pazienza: questo il messaggio che arriva dal team di Arkham Origins, in merito all’arrivo del nuovo gioco.

Le voci di un reboot dei videogame dell’Uomo Pipistrello circolano ormai da anni, e nei primi mesi del 2020 avevano anche trovato qualche conferma. Per esempio era stato rivelato il logo del gioco ed erano circolate informazioni sulla possibile trama.

Tuttavia la strada da fare sembra sia ancora lunga. Questo il messaggio che sembra arrivare da WB Games Montreal via Twitter, come potete vedere qui di seguito.

“Grazie mille per l’entusiasmo per il nostro prossimo progetto. In questo momento, il nostro canale mostrerà lo studio: chi siamo e perché amiamo fare giochi! Quindi rimanete sintonizzati!”

Insomma, per ora non ci sono novità relative al nuovo gioco di Batman. I fan per il momento dovranno accontentarsi di una panoramica degli studios, in attesa di qualcosa in più.

batman arkham origins

In passato WB Montreal era stata molto più sibillina nel diffondere le notizie. Avevamo seguito il modo in cui la casa di sviluppo videoludico avesse diffuso alcune immagini presenti nel nuovo gioco.

Due immagini per essere precisi – la prima parziale e la seconda completa – che mostravano entrambe lo stesso soggetto, ossia un logo piuttosto “articolato” e composto da vari elementi, tra i quali due artigli che, in molti, avevano etichettato come riferimento alla famigerata Corte dei Gufi, presunta antagonista principale del gioco.

Analizzando sia gli altri simboli presenti nell’immagine, che lo stile della stessa, altri utenti hanno ipotizzato che possa rappresentare il dipartimento di polizia di Gotham City, presumibilmente impegnato nel dare la caccia allo stesso Batman, a giudicare dalla frase che accompagna il tweet “Capture the Knight” ossia “Cattura il Cavaliere.”

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.