Fate, una saga crossmediale dalle atmosfere epiche

Non è semplice barcamenarsi tra anime e visual novel di Fate, fortunato franchise della software house Type-Moon. Nel corso degli anni ha continuato ad accrescere la sua schiera di fan, divenendo uno dei titoli più redditizi ma, soprattutto, più sviluppati e completi nella loro struttura multimediale.

Con anime, manga, videogiochi, light novel e addirittura drama CD, che approfondiscono la visione filosofica che permea l’intera produzione e la caratterizzazione dei personaggi, questo universo espanso sulle guerre tra maghi per il Santo Graal può incutere un bel po’ di timore, anche più di altri che, perlomeno, mantengono la propria forma esclusivamente su carta, come il multiverso CLAMP. Tuttavia, si può godere della serie di Fate in maniera più semplice di quel che si crede, prendendo qualche accorgimento utile per comprendere meglio alcuni dettagli che vanno a completare le informazioni sulla trama generale e sui personaggi.

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Fate “in breve”

Ma di cosa parla Fate e perché c’è bisogno di avere così tante serie anime e visual novel dedicate? Nel multiverso Fate esiste la magia praticata dai Maghi, i quali sono spesso accompagnati dai cosiddetti Servant. Questi ultimi sono reincarnazioni di personaggi eroici e leggendari, dotati di armi o abilità che permettono loro di combattere nella guerra per il Santo Graal.

La reliquia è infatti l’oggetto di contesa nella battaglia tra sette maghi che si svolge, di solito, ogni sessant’anni. L’ultimo mago sopravvissuto avrebbe dunque il diritto di veder esaudito il proprio desiderio dal sacro calice. Proprio la sua costante ricerca, proseguita per secoli, fa sì che ci siano più linee temporali a cui uno spettatore neofita dovrebbe interessarsi.

Fate: da dove cominciare, tra anime e visual novel

Innanzitutto, scordatevi di guardare le serie secondo l’ordine cronologico degli eventi narrati: trattandosi di una trama enorme sviluppata attraverso vari media, si rischierebbe di non cogliere correttamente certi riferimenti, per non parlare degli spoiler sulla serie principale!

Cominciate, dunque, dalla visual novel di Fate/stay night. Sì, esiste una versione animata del videogioco, risalente al 2006, ma, non essendo fedele all’opera originale, conviene farsi qualche run e attingere i primi dettagli dell’universo Fate direttamente dalla fonte: le visual novel, infatti, generalmente hanno più route da seguire che, se completate, danno finali diversi e una visione d’insieme molto più soddisfacente dal punto di vista della sceneggiatura. Se vi piace leggere, poi, qui avrete pane per i vostri denti: più di 70 ore di lettura, che però varranno la pena per cominciare a immergersi nella storia della Quinta Guerra per il Sacro Graal.

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In particolare, Fate/stay night ha tre route e noi interpreteremo Shirou Emiya, che entrerà in contatto con le tre co-protagoniste femminili, una per route: Saber, Rin e Sakura. Le route si somigliano tra loro negli eventi chiave per i primi giorni della storia, tuttavia in ciascuna si esplora, sotto diversi punti di vista, la crescita interiore del protagonista, a cominciare dal terzo giorno quando si potrà scegliere di percorrere la route di Stay night o quella di Unlimited Blade Works. Invece al quarto giorno della prima route, si potrà scegliere se proseguire poi con la terza, intitolata Heaven’s feel.

Queste ultime due route della serie principale di Fate hanno i rispettivi anime, che potrete recuperare una volta conclusa almeno la route di Saber. Naturalmente, si consiglia di completare l’intera novel, disponibile in due versioni: una più classica in cui le scene erotiche non sono fini a sé stesse in quanto parte integrante dello sviluppo della relazione tra i due protagonisti della route; l’altra con illustrazioni più caste e romantiche.

Attenzione: di Unlimited Blade Works esistono un film e una serie anime. Ignorate il lungometraggio, poiché anche questo non è abbastanza fedele all’opera originale. La route di Heaven’s feel, invece, è stata divisa in tre film: i primi due, presage flower e lost butterfly, li trovate su Netflix, così come Unlimited Blade Works. Spring song, il terzo film di Heaven’s feel, rinviato causa pandemia, sarà disponibile in Giappone a ferragosto, dunque per noi ci sarà da attendere, probabilmente, l’anno venturo.

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Come proseguire l’esperienza nel mondo di Fate: prequel e sequel

Nel frattempo, avendo comunque giocato alla novel, dovreste essere già a conoscenza del finale della terza route, quella di Sakura, perciò ora potreste concentrarvi sugli anime di Fate/Zero e Fate/hollow ataraxia, rispettivamente prequel e sequel della serie principale.

Il prequel Fate/Zero si svolge dieci anni prima della serie principale e narra della quarta guerra per il Sacro Graal, alla quale partecipano master appartenenti alle tre famiglie fondatrici, ovvero i Matou, i Tousaka e gli Einzbern, tutti ovviamente imparentati con i protagonisti di stay night. L‘anime di Fate/Zero, infatti, si ricollega, sul finale, proprio alla serie principale, dando così nuove informazioni che, col senno di poi, renderanno quest’ultima ancora più cristallina.

Il sequel Fate/hollow ataraxia, invece, non ha ancora una sua serie anime, tuttavia si può giocare la visual novel subito dopo aver finito la route di Heaven’s feel: Hollow ataraxia si svolge solo sei mesi dopo gli eventi della quinta guerra ma ne stravolge, in parte, il risultato, poiché Shirou e altri nuovi personaggi si ritroveranno invischiati in un misterioso loop temporale che li riporta al quarto giorno della guerra appena conclusa.

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Prequel e sequel non hanno un ordine specifico con cui essere visti/letti, l’importante è che ne usufruiate solamente a seguito di tutta la serie principale!

Fate: dimensioni parallele per anime e visual novel spin-off

La vostra avventura nella timeline principale di Fate potrebbe dirsi conclusa. Come dicevamo all’inizio, però, questo è un universo espanso e sono state prodotte serie parallele che nulla hanno a che vedere con anime e novel di Fate/stay night. Addirittura, nel caso di alcune, come Fate/Apocrypha o Fate/EXTRA, gli eventi della saga iniziale non sono nemmeno contemplati, come se non esistessero.

Apocrypha, infatti, sviluppa la guerra per il Sacro Graal attraverso lo scontro di due fazioni, i Rossi e i Neri, rispettivamente Associazione dei Maghi e famiglia Yggmillennia. Fate/EXTRA, invece, prevede un elemento in più, ovvero il mana, potere spirituale che col tempo è completamente scomparso dal mondo. Questo ha fatto sì che la battaglia venisse replicata in una sorta di torneo virtuale a eliminazione, con un sistema computerizzato chiamato Moon Cell Automaton, al quale si possono collegare ben 128 partecipanti. Sia la novel di Apocrypha che il videogioco di EXTRA hanno ricevuto il loro adattamento anime, che trovate sempre su Netflix!

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Infine, sulla stessa piattaforma streaming, ci sarebbe da vedere anche Fate/Grand Order, l’anime dell’omonimo videogioco free to play per cellulari. Ancora una volta la storia è ambientata in un universo alternativo, nel quale l’umanità sarebbe destinata a estinguersi nel 2017. Per questo l’organizzazione Chaldea progetta la spedizione Grand Order, che consiste in un viaggio nel tempo verso il 2004, anno in cui è stato trovato un indizio per una possibile causa che porterebbe al tragico evento. Anche qui, naturalmente, incontreremo personaggi a noi familiari ma al contempo diversi, cosa che contribuirà all’approfondimento della loro psicologia.

Insomma, ci sarebbero ancora molti altre visual novel, giochi e/o serie anime da aggiungere alla lista, poiché il cosiddetto Nasuverse (dal nome dell’autrice, Kinoko Nasu) va oltre i limiti del solo franchise Fate, ma crediamo di avervi già fornito una solida base da cui partire per accertarvi di essere stregati dalla magia dell’universo Fate. Ora non vi resta che cominciare questo epico viaggio spazio-temporale!

Alessia Trombini
Torinese, classe '94, vive dal 2014 a Treviso e si è laureata all'università Ca' Foscari di Venezia in lingua e cultura giapponese, con la fatica e il sudore degni di un samurai. Entra in Stay Nerd nel luglio 2018 e dal 2019 è anche host del podcast di Stay Nerd "Japan Wildlife". Spende e spande nella sua fumetteria di fiducia ed è appassionata di giochi da tavolo, tra i quali non manca di provare anche quelli a tema Giappone.