Lo sceneggiatore assicura “Il prossimo Death note di Netflix sarà fedele all’opera originale”

L’idea di un nuovo live-action di Netflix su Death Note non pare aver scaldato i cuori dei fan dell’opera. Complice il discusso risultato dell’ultima opera i lettori del manga di Tsugumi Ōba appaiono diffidenti all’idea di vedere ancora una volta Light e Ryuk in carne e ossa sulla piattaforma di streaming.

Chi, al contrario, appare del tutto tranquillo è lo sceneggiatore dell’opera, Greg Russo. Attualmente impegnato nella promozione di Mortal Kombat, Russo è riuscito tuttavia a parlare anche di quesot nuovo live action. E, da quanto promesso, sarà fedele all’opera originale, dando ai lettori qualcosa in cui sperare per la futura trasposizone.

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Le parole dello sceneggiatore sul prossimo Death Note di Netflix

Parlare di un ritorno alle origini per questo nuovo Death Note, dopo l’esperienza precedente, appare come qualcosa di difficile da credere per i fan. E lo stesso Russo, nelle sue dichiarazioni, sembra consapevole di ciò.

“È divertente, perché suona come un cambiamento di genere, ma in realtà si tratta delle stesse cose. Si tratta di adattare una proprietà intellettuale. Si tratta di portare sullo schermo qualcosa di straordinario, di amato dei fan e cercare di farlo bene”.

“È Death Note, e io sono un grande fan del manga. Sono un grande fan dell’opera e penso sia uno dei più grandi manga mai scritti. Quindi io, che non ho interpretato alcun ruolo nel primo film che Netflix ha fatto, sono arrivato con una specie di punto di vista diverso su ciò che volevo fare in un sequel. E in parte volevo tornare al materiale originale. Volevo tornare a ciò che ha reso quest’opera così grande”.

“Stiamo facendo qualcosa di veramente ben fatto al riguardo. Spero che presto ci saranno più informazioni, ma… non sarà esattamente quello che ci si potrebbe aspettare. E intendo questo nella maniera più positiva possibile”.

(fonte: MovieWeb)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.