Il Dracula di Moffat & Gatiss avrà una seconda stagione? Parla il protagonista Claes Bang

Approdata a inizio anno sul catalogo Netflix, la mini-serie in tre episodi con protagonista il Dracula di Claes Bang ha fatto parlare di sé.

Lo show, scritto da Steven Moffat e Mark Gatiss, si è dimostrato in grado di far convivere la tradizione del personaggio raccontato da Bram Stoker con il panorama contemporaneo delle serie televisive. I riscontri sono stati generalmente positivi e, proprio per questo motivo, si è anche parlato tra gli spettatori di una seconda stagione. Anche se in realtà produzione e sceneggiatori non avevano previsto questo scenario.

A tale proposito si è espresso l’attore protagonista, quel Claes Bang che ha prestato il proprio volto al Conte Dracula. Da parte sua l’interprete sarebbe felice di poter nuovamente indossare il manto di uno dei villain più carismatici e conosciuti nella storia della letteratura e del cinema.

dracula claes bang

“Mi piacerebbe dire qualcosa al riguardo, ma non posso perché penso, ‘no, la cosa riguarda Netflix e la BBC'”, ha detto l’attore. “Non credo che sia stata presa la decisione di non farne un seguito. Ma a questo punto non è stata presa nemmeno la decisione di farlo. L’unica cosa che posso dire è che mi piacerebbe farne una nuova stagione. Mi piacerebbe tornare a lavorare con quelle persone. È stata una delle cose migliori in cui sia mai stato coinvolto”.

Bang ha quindi aggiunto “È stato un vero piacere lavorare con loro. Voglio dire, è stato davvero, davvero adorabile. Tutto, i registi, gli scrittori, i produttori e Dolly Wells, e John Heffernan, e Morfydd Clark e tutti gli altri. È stato davvero, davvero, davvero fantastico”.

Insomma, Dracula c’è. La palla adesso passa alla produzione, che dovrà decidere cosa fare per il futuro dello show. Voi lettori cosa ne pensare? Vi piacerebbe rivedere il Dracula di Claes Bang?

(fonte: DigitalSpy)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.