Forse non tutti avrete sentito parlare di Energy Sistem, in particolare nel campo della telefonia, ma si tratta di una società spagnola che si occupa principalmente di intrattenimento digitale. Già in passato abbiamo avuto modo di apprezzare alcuni loro prodotti ma, questa volta, non vi parliamo di speaker, bensì di Energy Pro 3, uno smartphone davvero interessante sotto diversi aspetti, ma che soffre di alcuni problemi non trascurabili, specialmente per la fascia di mercato in cui si colloca.

Confezione, Design e Materiali

Si parte con una delle note dolenti di Energy Pro 3, ovvero la confezione. Nonostante un pacchetto particolarmente carino, il contenuto della confezione si limita all’alimentatore e il cavo USB-C, oltre al classico oggettino per estrarre lo scomparto dedicato alla doppia SIM o SIM+micro SD. Il design non è particolarmente ispirato e ricorda molto quello di Honor 6x nella parte posteriore in metallo, dov’è posizionata la doppia fotocamera. Sulla scocca laterale troviamo, invece, il tasto di sblocco e il bilanciere del volume. Intorno allo schermo da 5.5” sono posizionati un tasto centrale sul quale si trova il sensore per la lettura delle impronte digitali, la fotocamera, il sensore di luminosità e un flash per utilizzare il sensore frontale anche in condizioni di scarsa luminosità. La parte metallica sul retro rende lo smartphone leggermente scivoloso, oltre ad essere particolarmente incline a trattenere le impronte. Le dimensioni di 76.4 x 8.2 x 154 mm non lo rendono adatto all’uso ad una mano, soprattutto per quanto riguarda la larghezza; scrivere con una mano, insomma, non è poi così comodo.

Hardware e Autonomia

Dopo aver parlato di alcune caratteristiche che inizialmente ci hanno lasciati perplessi, parliamo di hardware, e sotto questo aspetto Energy Pro 3 mostra i denti. Spinto da un processore Mediatek MT6750 Octa-core a 1.5 GHz, lo smarthphone vanta anche 3GB di RAM e 32 GB di spazio di archiviazione espandibile, come detto precedentemente, mediante micro SD, sacrificando la doppia SIM. Nei 160 grammi di Pro 3 sono presenti, inoltre, una batteria da 3000mAh e display IPS Full HD da 5.5” con 401 ppi. Dal punto di vista della connettività abbiamo 4G LTE 1800, 2100, 2600, 800 MHz, supporto agli standard Wif-Fi 802.11b, 802.11g, 802.11n, Wi-Fi Direct e Bluetooth 4.1. Gli altoparlanti stereo, posizionati sulla parte inferiore del dispositivo, offrono una discreta qualità audio ma ad un volume massimo che non spicca. La doppia fotocamera da 13 e 5 megapixel, con flash LED, consente di catturare scatti con profondità di campo, mentre il sensore frontale è supportato dal “selfie system” con flash. Il sensore di impronte digitali rappresenta il punto forte dello smartphone: su diverse prove, infatti, ci ha sempre consentito lo sblocco con una precisione che raramente si vede anche su pezzi di fascia alta. La batteria non offre prestazioni esaltanti, ma riesce ad arrivare tranquillamente a sera nella maggior parte dei casi anche se, date le dimensioni, avremmo volentieri apprezzato qualcosina di più sotto questo punto di vista.

Display e foto

Il pannello IPS Full HD da 5.5 pollici offre une resa tutto sommato buona, con colori saturi, nonostante qualche problemino sui bianchi che tendono ad essere leggermente “sporchi”. Buona la luminosità, anche se in generale si ha qualche problema in alcune situazioni per via della superficie particolarmente riflettente. Comparto fotografico sufficiente per Energy Pro 3, con la citata doppia fotocamera posteriore, da 13 e 5 Megapixel. Le foto però non soddisfano pienamente, soprattutto se confrontate con soluzioni diverse appartenenti alla stessa fascia di prezzo. Buone quando si è in presenza di luce naturale, ma il discorso cambia in condizioni di scarsa luminosità, dove lo smartphone non offre una qualità del tutto all’altezza. Usando la doppia fotocamera, quindi con i soggetti in primo piano in rilievo, si ottengono scatti piuttosto buoni, ricordando il costo del dispositivo che si attesta intorno ai 260 euro, dunque non aspettatevi quel taglio netto che tutti desideriamo tra lo sfondo e il primo piano. La fotocamera frontale da 5 megapixel si comporta bene, anche con poca luce, grazie al flash sulla parte anteriore dello smartphone.

Software

A supportare l’hardware di tutto rispetto di Energy Pro 3 troviamo un Android 7.0 in una sua versione quasi pulita, se non per alcune applicazioni proprietarie non particolarmente ingombranti, come il lettore musicale. Sulla parte bassa delle schermate sono presenti i classici pulsanti virtuali home, indietro e multitasking. Il software è davvero molto fluido e senza nessun rallentamento vistoso. Anche sulla navigazione, utilizzando Google Chrome (browser predefinito) non vi sono ostacoli degni di nota, se non per qualche micro-scatto nello scorrimento, classico nei dispositivi di fascia medio/bassa, ma tutto sommato la navigazione è godibile. La cosa che più di tutte ci ha fatto storcere il naso, è la presenza del tasto fisico centrale oltre a quelli su schermo che, di per sé, non ha importanti funzionalità, se non tornare sulla home (azione possibile anche con il tasto su schermo) e attivare la ricerca Google. Oltre a contenere il sensore di impronte digitali, che come detto poco sopra ci ha colpiti in positivo, il software non offre possibilità di personalizzazione del tasto centrale, come gesture o azioni e questo può risultare di conseguenza un ingombro che influisce sulle dimensioni dello smartphone data la sua quasi totale inutilità.

Verdetto:

Energy Pro 3 non è sicuramente un dispositivo che ci ha lasciato senza parole, per via di alcuni difetti come la qualità non eccelsa della fotocamera, il design non ispiratissimo e alcuni aspetti logistici quali la scarsa utilità del tasto centrale. A suo favore, però, troviamo un sistema fluido, pulito e reattivo, supportato da un degno comparto hardware. Sicuramente, sarà difficile trovarsi un posticino nel mercato, considerando soluzioni meno costose come quelle di fascia medio/bassa offerte da Honor (e Huawei stessa), ma se si presentasse tra qualche mese ad un prezzo accattivante, sarà un dispositivo da tenere sicuramente d’occhio.

Settimio Capozzoli
Ingegnere per hobby, Nerd di professione. Appassionato di Videogames, da quando mio padre mi regalò un Atari 7200 con MidnightMutants (avevo solo 2 anni) ed attratto da qualsiasi aggeggio elettronico. Odio profondo per Assassin’s Creed, dopo averlo lodato fino al terzo capitolo ed amante di Halo, Dragonage, The Witcher e di quel gran figo di Illidan Stormrage. Da grande sogno di diventare uno Spartan.