Battaglie leggendarie

Electronic Arts ha il più grande booth della Gamescom 2017, e la cosa non stupisce più di tanto. Il publisher americano concentrerà nell’ultimo trimestre del 2017 un gran numero di titoli molto attesi dai giocatori, ma nulla catalizzerà l’attenzione più di Star Wars Battlefront II. Dopo il buon successo della sua prima iterazione, infatti, lo sparatutto di DICE ispirato alla saga di George Lucas sembra deciso ad imporsi sul mercato con una formula fedele al passato ma ricca di novità.

Nell’area dedicata alla stampa, abbiamo avuto modo di provare una porzione della modalità multigiocatore del titolo, per la precisione le battaglie spaziali, la cui evoluzione è un perfetto esempio di come lo studio svedese sia riuscito a migliorare il gameplay del gioco.

La prima novità rilevante arriva nel momento in cui ci ritroviamo a scegliere la navicella da pilotare, una scelta che non si basa più sul mero aspetto estetico, grazie all’introduzione delle classi: saranno infatti ben tre le tipologie di navi, ognuna con proprietà specifiche. Abbiamo ad esempio le Interceptor, navi contraddistinte da un’elevata agilità e velocità perfette per effettuare fughe rapide in caso di pericolo, al contrario delle Bomber che però compensano la bassa manovrabilità con una potenza di fuoco elevata; nel dubbio, la classe Fighter offre all’occorrenza un assetto bilanciato utile soprattutto per chi si approccia per la prima volta a questa modalità. A queste opzioni, DICE ha affiancato il sistema delle Star Card: tra i vari collezionabili a disposizione, le Star Card permetteranno ai giocatori di ottenere bonus che innalzeranno determinate statistiche, ad esempio il tempo richiesto per il raffreddamento delle armi, suddivise in quattro gruppi in base alla rarità e la conseguente efficacia delle stesse, ovvero comuni (bianche), non comuni (verdi), rare (blu) ed epiche (viola). Nella demo era possibile equipaggiare solo due carte, anche se non è escluso che si potrà equipaggiarne in numero maggiore, tuttavia gli effetti sulla nave si sono comunque rivelati notevoli e trovare la giusta sinergia sarà un ottimo modo per partire avvantaggiati in battaglia.

La battaglia spaziale che abbiamo giocato segue la medesima impostazione del multiplayer conosciuta nel primo Battlefront, ovvero scontri suddivisi in fasi con obiettivi intermedi da compiere per garantirsi la vittoria. Nello specifico il livello a nostra disposizione ha visto i Ribelli tentare di distruggere uno Star Destroyer, per capirci la nave utilizzata da Darth Vader in Episodio IV, mentre gli imperiali cercano di contrastare l’attacco. La prima fase del combattimento vede i Ribelli infiltrarsi nelle linee nemiche annichilendo le numerose torrette presenti nonché due Imperial Cruiser a difesa della nave più grande, mentre nella seconda i Ribelli devono infilarsi nello Star Destroyer per annnientare il reattore principale e disabilitare lo scudo dello stesso, per poi cercare di distruggere la nave imperiale, in una terza fase dell’attacco. Il nuovo sistema di informazioni del gioco ci terrà costantemente aggiornati sullo stato delle missioni, permettendoci di avere un feedback quasi in tempo reale di ciò che accade in entrambi gli schieramenti, così da permettere di sviluppare le strategie più adatte soprattutto nel caso in cui giocheremo con degli amici o in team.

Pad alla mano, le prime sensazioni sono nettamente positive: il sistema di controllo delle navi ha subito grosse modifiche e adesso volare non è solo più semplice, ma anche comodo. L’ottimizzazione dei controlli consente infatti di guidare ogni nave in modo più preciso rispetto al passato, senza però compromettere la libertà di movimento, permettendo evoluzioni già effettuabili in passato ma in modo più efficace, limitando al massimo il numero di pulsanti a disposizione per farci padroneggiare ogni veicolo in poco tempo.

gamescom star wars battlefront II

L’efficacia in combattimento si traduce poi in un gran numero di Star Point, nome altisonante che non rappresenta più solamente la nostra esperienza di gioco bensì una valuta utilizzabile in ogni match per sbloccare eroi speciali o, in questo caso, navicelle esclusive con cui combattere. Nel livello dimostrativo a disposizione era possibile guidare due navi speciali per fazione: per i Ribelli la scelta era tra l’X-Wing di Poe Dameron di Episodio VII e il mitico Millennium Falcon di Han Solo, mentre per la fazione imperiale il gioco ha messo a disposizione lo Slave 1 di Boba Fett e la Scimitar di Darth Maul da Episodio I. Ovviamente tutte queste navi godono di statistiche elevate, a partire dai punti armatura alla capacità di fuoco, oltre ad abilità speciali che possono fare la differenza se ben utilizzate.

Nel complesso, le nostre aspettative nei confronti di Star Wars Battlefront II non vogliono smettere di crescere e l’attesa del suo rilascio si è fatta ormai spasmodica, per via di un numero sempre maggiore di novità in procinto di essere scoperte e che potrebbero rendere il gioco uno dei titoli di punta di fine anno, grazie anche all’arrivo di Episodio VIII.

Francesco Paternesi
Pur essendo del 1988, Francesco non ha ricordi della sua vita prima del ’94, anno in cui gli regalarono un NES: da quel giorno i videogiochi sono stati quasi la sua linfa vitale e, crescendo con loro, li vede come il fratello maggiore che non ha mai avuto. Quando non gioca suona il basso elettrico oppure sbraita nel traffico di Roma. Occasionalmente svolge anche quello che le persone a lui non affini chiamano “un lavoro vero”.