I ninja del Sensei Wu approdano nella Next Gen

Sono ormai anni che i giochi dedicati ai LEGO imperversano su console di ogni tipo. Il lavoro incessante di Warner Bros su questi titoli continua a dare frutti e premiare ogni sforzo e anche quest’anno il booth della divisione entertainment del colosso cinematografico ci ha offerto una panoramica sul futuro dei mattoncini digitali, in quel di Colonia. The LEGO Ninjago Movie Video Game è forse la novità più importante, giacché avrà il compito di trainare gli incassi dell’omonimo film in uscita, permettendo a tutti di rivivere in prima persona le avventure dei Ninjago guidati dal Sensei Wu.

Per chi non fosse pratico della serie, i Ninjago sono dei maestri dello Spinjitsu, arte marziale di cui il Sensei Wu è l’ultimo maestro rimasto e che si ritrovano spesso a salvare il loro mondo da decine di pericoli. Buona parte del successo della linea si deve però alla serie animata dedicata, che ha accresciuto a dismisura la popolarità della linea fino ad arrivare ad un film spin-off e, ovviamente, a un videogioco. La trama di quest’ultimi sarà legata allo scontro della squadra Ninjago contro Lord Garmadon, fratello malvagio del Sensei Wu. Il team creato dal maestro vede al suo interno le sorelle Kai e Nya Smith, Jay Walker/Gordon, Zane Julian, Cole Bucket e Lloyd Montgomery, che si scoprirà essere figlio del cattivone del film. Nonostante abbiamo visto solo un breve trailer prima della demo del gioco, è evidente come il film sia già pieno del classico umorismo LEGO, sempre intento a dissacrare i cliché del cinema, primo fra tutti il duro rapporto tra padre malvagio e figlio, con in mezzo quella manciata di sano nonsense, che fa sempre bene.

Ovviamente la trama del film sarà la stessa del videogioco, che seguirà le vicende narrate su pellicola e ce ne farà rivivere gli incontri più emozionanti. Uno di essi era presente nella demo in oggetto, ovvero l’assalto di Lord Garmadon alla capitale di Ninjago, con i nostri eroi che impegnati a salvare baracca e burattini. Già all’avvio della prova, una breve sequenza cinematica ci getta direttamente nell’azione con una sezione shooter piuttosto inaspettata: siamo al comando di draghi volanti con i quali sparare alle decine di navicelle nemiche che stanno attaccando la città. Nonostante i controlli molto basilari, limitati al movimento del mirino e allo sparo, la sequenza riesce ad essere comunque adrenalinica e divertente, grazie anche al cambio dei personaggi che permette di vivere il tutto da molteplici prospettive. Come di consueto, avremo un certo numero di obiettivi da distruggere prima di proseguire e, dopo un’altra parentesi cinematica, ci troviamo in compagnia di Kai e Jay, rispettivamente maestri del Fuoco e del Fulmine, intenti a farsi strada nella città per raggiungere i loro mech da combattimento.

In questo frangente il gameplay torna ai suoi canoni originali, ovvero andare avanti nel livello raccogliendo più monete LEGO possibili e andare alla ricerca dei collezionabili segreti, alcuni dei quali inaccessibili finché non si completerà il gioco. Restano poi invariate altre meccaniche, come la distruzione di alcuni oggetti che andranno rimontati per raggiungere luoghi normalmente fuori portata o triggerare determinati eventi che porteranno avanti la nostra avventura. Al netto di una rivoluzione pressoché nulla, vengono in aiuto le arti marziali: in quanto allievi dello Spinjitsu, i ninja sono infatti dotati di diverse abilità utilizzabili sia in fase di combattimento che in fase di esplorazione, ad esempio la possibilità di concatenare combo diverse e sfruttare i poteri elementali per danni maggiori, ma anche abilità più “canoniche” come salti speciali o corse sui muri, tipiche del genere, che offrono nuove prospettive per quanto concerne il level design e una maggiore verticalità degli spazi tale da rendere l’esplorazione molto meno piatta rispetto al passato. Durante la prova non sono infatti mancate sezioni sviluppate verso l’alto di gusto classicamente platform, dando maggior profondità ai livelli.

Passando al comparto tecnico, il titolo si rivela davvero un portento: le sequenze cinematiche girate interamente con il motore di gioco vedono infatti un gran numero di oggetti in movimento, con il framerate che resta granitico in ogni momento, senza mai perdere un colpo. Gran parte del merito, però, è da ritrovarsi non solo nella sempiterna bravura degli sviluppatori, ma anche nell’abbandono delle piattaforme old gen come PS3 e Xbox 360, permettendo finalmente di poter sfruttare appieno la potenza delle console senza dover scendere a compromessi grafici. Buono anche il comparto audio, con un’ottima effettistica e un doppiaggio come sempre di ottima fattura.

The LEGO Ninjago Movie Video Game resta comunque un’esperienza LEGO da scoprire, anche se il rapido antipasto di Gamescom suggerisce che sarà sicuramente qualcosa di più rispetto ad un semplice tie-in, per quanto la mano LEGO in questo frangente non riesce quasi mai a deludere. Annoiare magari un pochino sì, in virtù di una formula che stenta a trovare (o a cercare) nuove strade, ma proprio in questo caso, forse, chi vorrà concedersi un’esperienza LEGO diversa dal solito potrebbe valutarne l’acquisto, oltre all’andare al cinema a gustarsi il film.

Francesco Paternesi
Pur essendo del 1988, Francesco non ha ricordi della sua vita prima del ’94, anno in cui gli regalarono un NES: da quel giorno i videogiochi sono stati quasi la sua linfa vitale e, crescendo con loro, li vede come il fratello maggiore che non ha mai avuto. Quando non gioca suona il basso elettrico oppure sbraita nel traffico di Roma. Occasionalmente svolge anche quello che le persone a lui non affini chiamano “un lavoro vero”.