Il film sui Fantastici 4 che ci meritiamo

Niente di meno. Gli Incredibili 2 arriva quasi 14 (14!) anni dopo il primo capitolo, figlio di “un’era” in cui i supereroi erano concepiti diversamente, dentro e fuori dal grande schermo. Basti pensare che nel 2004 ancora non era uscito Batman Begins, film d’esordio della trilogia di Nolan, destinata a cambiare, se non per sempre, decisamente a lungo le sorti dei cinefumetti. Probabilmente non è casuale che questo secondo capitolo del franchise Disney-Pixar esca proprio ora, quando si è ormai tornati verso una concezione del supereroistico più spensierata e votata al fantastico, grazie ai suoi paladini James Gunn e… beh, James Gunn.

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La trama, che ricomincia precisamente dove si era fermato il film precedente, è un divertente omaggio a dinamiche semi-cliché del mondo dei supereroi: da una parte, quest’ultimi sono diventati fuorilegge dopo un’iniziale “epoca d’oro”, temuti e guardati con sospetto dall’opinione pubblica; dall’altra, c’è la famiglia Parr, con Mr. Incredibile e Elastigirl come genitori, l’adolescente Violetta, il preadolescente Dash e l’infante Jack-Jack come figli. Prendete un pugno bello grosso di Fantastici 4 e immergetelo in olio bollente di animazione Pixar, conditeli con atmosfere da Civil War quanto basta e otterrete qualcosa di molto simile a Gli Incredibili 2. E, badate, è una ricetta gustosissima.

Le suddette dinamiche, infatti, sebbene siano concentrate più sul duo padre-madre / marito-moglie, con i figli a fare da contrappeso, sono portate avanti con maestria e grande esperienza. Non è banale, oggi, mettere in scena un nucleo familiare costretto a dividersi pacificamente, per sopravvivere in un mondo ostile. Figuriamoci se deve fare i conti con i propri superpoteri segreti. Dopo un primo film che rifletteva, giustamente, l’energia travolgente di Mr. Incredibile, lui sarà costretto in questo sequel a fare… il padre, un mestiere forse ancora più difficile del forzuto protettore degli innocenti. Elastigirl, invece, che conoscevamo come super-madre super-responsabile, sarà portata a “godersi” il suo retaggio di eroina idolo delle masse. In ballo ci sono nuovi personaggi, che ampliano (di poco, ma va bene così) il respiro familiare, vecchie conoscenze (Edna è sempre uno spasso) e un nuovo villain intrigante.

A dirla tutta, la trama non è niente di sconvolgente, in fatto di colpi di scena. Uno spettatore smaliziato non faticherà ad anticiparne le svolte principali, tuttavia, è anche perché queste sono puntuali e, dal punto di vista della drammaturgia, “inevitabili”. L’azione e l’intrattenimento, d’altro canto, sono sempre di altissima qualità, con effetti speciali da leccarsi le sopracciglia. Chiude il cerchio una regia (dell’anche sceneggiatore Brad Bird) giocosa, divertita e divertente, che elargisce chicche e strizzate d’occhio a destra e a manca. Saltano alla mente un prologo da spy-thriller, un paio di gag su Star Wars, momenti di puro Bond-ismo (sottolineati dalla colonna sonora di Michael Giacchino) e tonnellate di consapevoli déjà-vu dall’universo espanso dei supereroi, entrato ormai di prepotenza nell’immaginario culturale di questo paio di generazioni fortunate.

Se proprio vogliamo addentrarci nella pellicola fino a parlare dei difetti, compito ingrato quando si esce dal cinema con un sorriso a così tanti denti, si può dire che Gli Incredibili 2, nonostante ne avrebbe tutte le possibilità, va un po’ con il freno a mano tirato, quando si tratta di botte da super-orbi. Il conflitto tra supereroi, altro topos narrativo abusato che qui, però, ritrova una certa “ingenua” freschezza, mette in scena scontri un po’ leggeri, mentre la potenza di calcolo Disney-Pixar mostra i muscoli soprattutto quando si tratta di coordinarsi per evitare un potenziale disastro. Succede almeno tre volte e mezza, ed è sempre convincente, ma le zuffe tra supereroi rimangono confinate ad ambienti interni, sequenze di raccordo e spazi angusti, troppo angusti. Peccato, anche perché per tutto il resto sarà un altro lavoro davvero ben fatto, al cinema dal prossimo 19 settembre.

Verdetto

Gli Incredibili 2 gioca e si diverte con gli stilemi ormai classici di un genere, quello supereroistico, che ha davvero bisogno di esponenti così. La concezione fantastica del supereroe (quella di Sam Raimi o di James Gunn) ritrova nello stile animato Disney-Pixar una dimensione che gli calza a pennello, la dimensione che forse è sempre mancata al più famoso e, al cinema, più sfortunato nucleo familiare dei Fantastici 4. Gli Incredibili sono, anche consapevolmente, un sincero e commosso tributo a quel mondo, ai supereroi non comuni con super-problemi comuni, e raccontano una nuova storia capace di appassionare e smuovere nel profondo senza essere, ahem, incredibile. Dinamismo, azione e risate a non finire, forse solo un pizzico in meno di scontri di quel che avremmo voluto.

Ovviamente il consiglio è di vedere prima di questo sequel il primo bellissimo capitolo della serie: Gli Incredibili, che potete comodamente recuperare in blu ray.