Nuove precisazioni sul controller di Google Stadia

Mentre si avvicina la data di lancio di Google Stadia, alcune novità giungono dalla rete per dare più informazioni sul controller.

Da quanto è emerso in una conversazione avvenuta su Reddit, pare che il controller di Stadia sarà wireless solo con Chromecast Ultra. Il cavo USB-C sarà perciò necessario per poter giocare tramite Stadia su Smartphone, PC e altri dispositivi, mentre per i televisori con Chromecast non sarà necessario.

Queste le parole di un addetto ai lavori di Google al riguardo, avvenute come detto nel corso di una Q&A con gli utenti.

“Avrete bisogno di un controller Stadia per giocare tramite il Chromecast Ultra collegato alla TV. Per quanto riguarda il gameplay wireless, questo è limitato a Chromecast Ultra. Se collegato tramite cavo USB, il controller Stadia funge da controller HID USB standard e può funzionare su altre piattaforme a seconda del gioco e della configurazione”.

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Ricordiamo che la data di lancio di Google Stadia è stata svelata ufficialmente nei giorni scorsi via social

Tramite l’account Twitter ufficiale dedicato alla nuova piattaforma di Gaming di Google è stato infatti rilasciato un post, nella quale viene annunciato che Stadia uscirà in Nord America ed Europa il 19 Novembre di questo anno.

Avranno per primi accesso alla piattaforma tutti gli utenti che saranno in possesso dell’abbonamento Founder’s e Premiere Edition. Nella prima fase i giocatori potranno accedere a un servizio “ridotto”, giocando in 4K con un framerate a 60fps. Il lancio definitivo della piattaforma avverrà nel corso del 2020, con lo sblocco di tutti i servizi di gioco.

Stadia non utilizzerà il 4G, ma è assodato che sia un servizio pensato principalmente per l’uso domestico. Sarà dunque sì possibile spostarsi da uno schermo all’altro e da un dispositivo all’altro, ma all’interno delle proprie mura domestiche.

(fonte: Reddit.com)

 

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.