Tu fai video di tutorial, però sappiamo che in genere disegnatori e artisti di solito sono gelosi dei propri trucchetti.

In effetti è vero ed è anche per questo che do consigli sbagliati (ride). Ma, oltre a dare consigli sbagliati, diciamo che i trucchetti quelli un po’ più segreti si possono catturare non tanto dai video tutorial, ma dagli speed drawing, in cui si trova qualche spunto in più sulle tecniche e i modi di utilizzare i vari strumenti all’interno di Photoshop. Il problema è che poi questi video sono velocizzati a 2000x e quindi il trucco si nasconde lì, devi essere bravo a riuscire a captarlo, ma devo dire che tutti quanti ci siamo passati, tutti quanti noi andiamo a vedere gli speed drawing e poi a un certo punto succede una cosa che sembra quasi magia e allora mandiamo indietro il video per cercare di capire cosa sia. Io l’ho fatto, molte volte. Però non è facile. Se capita che si apra qualche finestra particolare e allora riesci ad immortalare l’attimo, lì sì, però per il resto…

Fraffrog
Come è nata l’idea per il tuo fumetto “Il fantastico pianeta che sta nel sistema solare ma nessuno lo sa perché nessuno lo ha mai visto”?

Intanto, il titolo serve per far imbarazzare le persone quando vanno a chiederlo in libreria. Il libro è nato quattro anni fa, quindi possiamo parlare di un’opera di una me passata, durante un corso di grafica nel quale mi era stata richiesta una consegna scolastica, ma io non avevo voglia di farla e ho inventato questa storia su un pianeta che si trova nel sistema solare. Inizialmente erano solo venti tavole, poi però ho vinto una nomina come miglior fumetto a un concorso e da lì è nata l’idea di svilupparlo e renderlo l’opera completa che vedete oggi.

Questa è stata la tua opera prima, ma come nasce Fraffrog, come artista?

Quando avevo quattordici anni ero così socialmente emarginata e senza amici che mi chiudevo in camera e scrivevo. Il mio sogno era di diventare un’autrice di libri fantasy. Ho scritto anche la mia trilogia fantasy che per ora si compone di un solo libro ed è tipo Naruto con un po’ di Eragon e un po’ di Harry Potter, forse ha anche un po’ delle Cronache del Mondo Emerso. Ero una grande fan di Licia Troisi e di tutti i fantasy italiani e stranieri, anche se uno che non mi piaceva proprio era Terry Brooks, giusto per ricollegarci alla Serie TV di Shannara, uscita da poco.

Hai cominciato con il digitale, o con la classica carta e penna?

Diciamo che ho iniziato a disegnare a due anni, volendo risalire proprio all’inizio, quando mi hanno messo un pastello in mano. Il passaggio al digitale, per me, è stato molto precoce, ma personalmente ho sempre apprezzato molto la carta, diciamo che la cosa più comoda, quando devi disegnare a scuola, resta sempre la carta. Io disegnavo moltissimo durante le ore di matematica, quindi per me è stato importantissimo avere della carta. Però devo dire che il digitale semplifica molti passaggi: la stesura del colore è semplicissima, realizzare una campitura uniforme, a mano, è molto complesso, non è una cosa che ti viene al primo colpo, mentre in digitale basta che tu prema “riempi” e hai fatto. Diciamo che il tradizionale serve molto per raffinare la tecnica, tutt’ora comunque molti autori sono costretti a passare al digitale soprattutto per i tempi dell’editoria, in un certo senso. Quello che in digitale puoi realizzare in poche ore, potrebbe richiedere giorni interi per essere fatto tradizionalmente. Io consiglio comunque, anche a chi si appassiona al digitale, di scoprire quello che gli piace nel tradizionale, perché hanno entrambi qualcosa da offrire, anzi, molto da offrire e privilegiare l’uno sull’altro a volte è una necessità, ma il tradizionale resta sempre quella cosa che, guardando un’opera, ti stupisce sempre di più rispetto a quanto possa fare il guardare la stampa di un’opera in digitale. La matericità delle pennellate, hanno un altro impatto, secondo me.

fraffrog tube

Youtube ti ha aiutato a crescere in qualche modo, dal punto di vista creativo, oppure lo vedi solo come un hobby?

Il mio canale Youtube è la parte centrale del mio percorso formativo perché l’aver pubblicato il volume è una cosa collaterale al canale, in un certo senso, perché è stato quello che mi ha spinto più di tutto a concentrare la mia attività sulla creazione di opere visive multimediali. Anzi, io spero che si veda una sorta di miglioramento, dai miei vecchi video a oggi, di perfezionamento delle animazioni, che all’inizio non erano neanche animazioni, ma anche nel tempo ho pensato di affinare la tecnica e tutto il resto. Poi ovviamente lo strumento di YT è appunto un mezzo, sta a te scegliere come usarlo. Per me è stata una gran fortuna aver modo di incontrare persone che mi hanno stimolata molto artisticamente e mi hanno aiutata a crescere. Sono persone insospettabili, che non si vedono nei video, ma anche RichardHTT mi ha aiutata molto. Ma spesso le persone che non compaiono sono quelle con cui ho uno scambio più frequente, come per esempio Enrico ZeroDx, anche lui un bravissimo youtuber, ma anche altri come i Licaoni, anche loro toscani. Diciamo che il confronto con loro mi ha aiutata moltissimo, però da una parte sono dell’idea che non si debba neanche sottostare troppo alle dinamiche della piattaforma. Quando si fanno video su Youtube per lo scopo principale di avere successo per la piattaforma, molto spesso si tende a sacrificare la qualità e l’interesse nel migliorare se stessi, per fare i numeri. Io ho trovato un ottimo compromesso prendendomi del tempo durante la realizzazione di video più semplici per realizzare video più complessi e mi rendo conto che, anche se questa scelta è criticata da alcuni perché l’idea è: se tu riesci a catturare il pubblico con dei video più semplici, poi questo stesso pubblico potrebbe non interessarsi agli altri video. Ma secondo me il pubblico può essere educato e il pubblico è in grado di distinguere, nonostante sia anche molto giovane, qualcosa nel quale hai davvero messo impegno, in cui ti sei sforzato di realizzare qualcosa che abbia più qualità visiva e che sia apprezzabile su più livelli. Un po’ come i film Disney, che sono apprezzabili sia da bambini che da adulti.

fraffrog

Hai anche una grandissima capacità comunicativa, che credo sia la fonte del tuo successo su Youtube.

Un po’ credo sia grazie alla versatilità. Diciamo che io non mi permetterei mai di criticare nessuno al mondo, però è anche vero che in questo momento quello che viene richiesto è di essere molto versatili, di saper fare mille cose, l’importante che ho imparato sulla mia pelle ricevendo tante batoste lavorative, è di essere disponibili, versatili, ma senza mai sacrificare le proprie capacità mettendole al servizio di qualcun’altro svendendoti. Perché questo alla fine non crea problemi solo a te che alla fine hai lavorato per poco, ma all’intera categoria che alla fine viene completamente svalutata anche agli occhi delle persone. Come quelli che hanno un cugino che sa usare Photoshop e quindi lo considerano un grafico e poi si trovano una capra photoshoppata nel cielo sopra una nuvola.

Prossimi progetti editoriali e su Youtube?

Dal punto di vista editoriale non posso dirti molto, ma quest’anno c’è in ballo qualcosa, ma non so di preciso quando. Per quanto riguarda il canale, l’idea è di continuare sempre sulla scia dei video che sto facendo adesso, la solita categoria, ma in realtà mi piacerebbe concentrarmi soprattutto sulle storie e i video narrativi in cui si mostra un contenuto originale dal punto di vista autoriale, scritto da me senza concentrarmi solo sui trend del momento. Vorrei concentrarmi di più sui messaggi e le storie che mi interessa veramente veicolare.

Angela Bernardoni
Toscana emigrata a Torino, impara l'uso della locuzione "solo più" e si diploma in storytelling, realizzando il suo antico sogno di diventare una freelancer come il pifferaio di Hamelin. Si trova a suo agio ovunque ci sia qualcosa da leggere o da scrivere, o un cane da accarezzare. Amante dei dinosauri, divoratrice di mondi immaginari, resta in attesa dello sbarco su Marte, anche se ha paura di volare. Al momento vive a Parma, dove si lamenta del prosciutto troppo dolce e del pane troppo salato.