Io, tu, lui e lei, di Florian Gottschick, è un film di produzione tedesca rilasciato da Netflix il 15 ottobre 2021, e tratta un argomento scottante ma, allo stesso tempo, quasi primordiale: si può amare più di una persona?

Quattro amici, una casa sperduta, lontana dal traffico cittadino: questa, in sostanza, la trama di Io, tu, lui e lei. Quattro amici che sono, in realtà, due coppie che hanno stipulato un accordo particolare. Li vediamo in successione, immersi nelle loro vite di tutti i giorni. Ben è il primo a comparire, intento in un appassionato discorso motivante. Poi c’è Nils che incontra dei possibili compratori per vendere un appartamento. Maria sale le scale di casa sua piena di buste mentre è al telefono con la madre, che le fa la tipica domanda: “e quando arrivano i figli…?”. Janina è in ufficio, una redazione, e si fa una foto per tenere attivi i suoi profili social

Si riconoscono subito le coppie: Maria trova a casa Ben -che in realtà stava preparando un provino, e Nils va a prendere Janina a lavoro. Tutti preparano le valigie per un week end fuori, insieme, nella casa di famiglia di Nils. Finora nulla di strano, si direbbe. Se non fosse che, appena si incontrano, Janina bacia Ben e Maria bacia Nils. Un po’ strano, no? 

Senza andare troppo avanti, emerge fin dai primi minuti di Io, tu, lui e lei cosa sta succedendo: si è appena concluso un mese di scambio di coppie, in cui una ragazza ha vissuto una sorta di relazione con il compagno dell’altra – e viceversa, ovviamente. Una dinamica strana, se valutata con gli occhi della nostra società, per la maggior parte monogama. Il loro è un tentativo ma anche una prova: Janina ha testimonianze, provenienti dalla redazione, che molte coppie sono uscite rafforzate da queste situazioni. Sarà così anche per loro?

Io, tu, lui e lei sembra slittare da un genere all’altro. A tratti non si capisce se sia una commedia o un dramma. Ha diversi colpi di scena, alcuni grotteschi che strappano una risata – o anche un po’ di disgusto, altri più profondi e riflessivi. Porta alla luce un argomento che non è facile da affrontare, e non solo perché non se ne parla tanto in giro, quanto perché è facile a dirsi, ma non a farsi. All’inizio abbiamo visto Maria e Ben baciarsi con passione, con trasporto, ma poi tornano nelle braccia, rispettivamente, di Nils e Janina. Ma… perché?

Forse l’amore a un certo punto finisce? O forse si possono amare più persone? No, il film non ha la pretesa di dare la risposta giusta a questi quesiti. Li pone e basta, lasciando a noi abbastanza materiale per ragionarci un po’ su. 

io tu lui lei

Esistono diverse teorie, ad oggi, che affermano la non monogamia dell’essere umano, come anche delle religioni, ma, allo stesso tempo, esistono quelle che disprezzano la minima possibilità di poligamia in una relazione. E molto fa il “pensiero comune”. Eppure in Io, tu, lui e lei non sembra trattarsi solo di questo: a un certo punto viene pronunciata una parola importante, ossia poliamore, che mette un punto interrogativo importante su ciò che sta succedendo. Non si tratta di una pratica, una tradizione, ma di sentimenti ed emozioni: si possono amare più persone? Se non si può, a chi si rinuncia? Non sono domande da poco

Louis Nitsche è Ben, ed esprime alla perfezione la frustrazione di un attore che non ha ancora trovato la sua strada. Nils ha il volto di Jonas Nay, già protagonista di Deutschland 83, che ha il ghigno giusto per la personalità cinica di Nils. Nilam Farooq è la spavalda Janina, Paula Kalenberg è la dolce Maria. Molto spesso compaiono tutti insieme nelle inquadrature, altre volte l’immagine è divisa in più parti mettendo in risalto i loro primi piani, per mostrare nel dettaglio le loro espressioni. Ognuno di loro vive a pieno questa esperienza di scambi, ma non hanno colto fin da subito quanto possa essere dannosa, oltre che fruttuosa. C’è da dire, però, una cosa: a volte le crisi possono portare a una svolta. Basta liberarsi di ciò che pesa troppo, e si può ricominciare. 

Io, tu, lui e lei è su Netflix.

Sara Claro
Sono romana “de Roma”, nata nel 1995. Dopo un (noioso) percorso scientifico al liceo, mi sono laureata in Letteratura Musica e Spettacolo alla Sapienza. Amo il cinema e amo scrivere: due attività che, messe insieme, possono dare tanti frutti.