Fulmine Kame Rasengan GomuGomu Bankai di Hokuto

Lo scorso inverno davamo ormai impossibile il lancio di J-Stars Victory VS nella vecchia Europa, e Bandai Namco ci ha fregato alla grande, annunciando in pompa magna il porting occidentale; il gioco è arrivato sugli scaffali dei negozi proprio qualche giorno fa, con un bel Plus stampato nel titolo e addirittura tradotto in italiano (che delizia). Di cosa si tratta? Fondamentalmente è un picchiaduro che permette di menare le mani mettendosi nei panni dei personaggi più famosi apparsi nella rivista giapponese Weekly Jump in 45 anni di onorata carriera nelle edicole nipponiche, dai più famosi come Goku, Ken, e Naruto fino ai più improbabili come Arale, Kenshin e LuckyMan, della serie: il fanservice è servito. Anzi, ve li si elenca tutti e 39, così per dispetto:

  • Da Dragon Ball: Goku e Freezer
  • Da Naruto: Naruto, Sasuke
  • Da One Piece: Luffy, Boa, Akainu e Portgas
  • Da Saint Seiya: Seiya
  • Da Bleach: Ichigo, Aizen e Rukia
  • Da Bo-bobo: Bo-bobo
  • Da Hokuto no Ken: Kenshiro e Raoul
  • Da Kenshin: Kenshin e Shishio
  • Da Jojo’s Bizarre Adventure: Jonathan e Joseph
  • Da Dr. Slump: Arale (con Gatchan)
  • Da Assassination Classroom: Koro-Sensei
  • Da Beelzebub: Oga (con bebe Beel)
  • Da Chinyuuki: Taro Yamada
  • Da D-Gray Man: Allen
  • Da Gintama: Gintoki e Kagura
  • Da Haikyuu!!: Hinata
  • Da Hell Teacher Nube: Nube
  • Da Hunter x Hunter: Gon, Killua e Hisoka
  • Da Kuroko’s Basketball: Kuroko
  • Da Medaka Box: Medaka e Kumagawa
  • Da Nogami Neuro, il detective demoniaco: Neuro
  • Da Nisekoi: Chitoge
  • Da Fururírorí Sopla Jaguar: Jaguar
  • Da Reborn: Tsuna (con Reborn)
  • Da Saiki Kusuo no Psi Nan: Saiki
  • Da Sakigake!! Otokojuku: Momotaro e Edajima
  • Da Sket Dance: Sket Dan
  • Da Such a Luckyman!: Luckyman
  • Da Kochikame: Ryotsu
  • Da To Love-Ru: Lala
  • Da Toriko: Toriko e Zebra
  • Da Yu-Yu Hakusho: Yusuke, Toguro e Hiei

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Si parla dunque di un picchiaduro all’altezza della situazione, o l’unica attrattiva sono e rimangono soltanto i suoi (numerosi) personaggi famosi?

Botte semplici, Fanservice di qualità

Diciamoci la verità, non è la prima volta che abbiamo a che fare con questi giochi che raccolgono a strascico serie di anime e manga giapponesi e le buttano in un pentolone in salsa Budokai: il famoso Jump Super Star e il suo successore Jump Ultimate Stars per Nintendo DS hanno stravenduto sia in Giappone che nel resto del mondo, diventando di prepotenza i due giochi più importati per il portatile di casa Nintendo. Un altro gioco sulla stessa falsariga è stato D.O.N. (Dragon Ball, One Piece, Naruto), picchiaduro avente per protagonisti i tre eroi di queste serie. Ai giapponesi non pareva vero: sono scoppiati di felicità e ne hanno fatto incetta manco fosse sushi. J-Stars Victory VS è quindi uscito su PlayStation 3 e PSVita l’anno scorso, e ci si aspettava che quest’ultimo non varcasse i confini del Sol Levante. Ma Bandai Namco ci ha visto lungo e con un colpo di coda degno di una carpa giapponese ha annunciato questo porting occidentale per PlayStation 3, Vita e PlayStation 4, giusto in tempo per festeggiare i 45 anni della rivista Jump.

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Andiamo subito al punto della questione, senza girarci intorno. Come gioco di combattimento, la profondità di J-Stars Victory VS + è appena sufficiente. Con quadrato e triangolo per gli attacchi (deboli e forti) e R1 più cerchio per quelli speciali c’è veramente poco da fare. Questa semplicità dei controlli porta ad una varietà di combo e di prese molto bassa, ad essere generosi. Si combatte in ambientazioni aperte sullo stile di Budokai Tenkaichi in incontri 2 vs 2 (o 1 vs 1 volendo, ma così si perde anche il mordente) dove si può correre, saltare, chiamare un compagno per realizzare un attacco speciale e, menando a dovere l’avversario, riempire una barra chiamata Furia V, in grado di generare un colpo veramente devastante, premendo L3. Sono chiaramente presenti schivate, parate e guard breaker, ma non troverete tecnicismi di sorta: la chiave di volta è quella di essere accessibile a tutti, compresi i giocatori che si avvicinano per la prima volta a questo genere. La semplicità del gameplay è aggravata dalla telecamera, che diventa nostro malgrado, un altro nemico contro cui confrontarsi. Questa infatti se ne andrà in qualche occasione per fatti suoi nonostante il sistema di puntamento automatico del nemico, rendendo talvolta davvero frustrante terminare una partita. Fino a quattro giocatori possono prendere parte al combattimento (due per ogni squadra) e se non avete amici o ne avete solo di immaginari, CPU-Sensei si prenderà la briga di usare i personaggi rimanenti. Sarebbe sempre meglio giocare però contro avversari umani, dato che molto spesso i combattenti usati dalla CPU hanno qualche vizietto strano: a volte lanciano una miriade di attacchi in successione, altre invece li trovi a correre con la faccia contro il muro, insomma non sono esattamente dei geni. I combattimenti sono molto frenetici, e si bada poco a quello che accade lontano dal personaggio usato. Grosso errore però, dato che la vittoria è assegnata a seconda di quanti KO ricevono i membri di una squadra, quindi bisogna comunque buttare un occhio a cosa combinano i vostri compagni poco svegli. Per quel che riguarda le modalità di gioco, J-Stars si difende più che bene: Battaglia Individuale, sia in locale che in split screen, che online contro altri avversari (partite classificate e possibilità di creare stanze dedicate) e in più in’immancabile modalità storia chiamata Avventura J, che permette di scegliere tra Ichigo, Toriko, Naruto o Rufy. Anche se l’avventura rimane la stessa, i combattimenti saranno diversi a seconda del personaggio scelto, fattore che unito assieme alla quantità dei personaggi, crea parecchia varietà, ampliando notevolmente la modalità in single player del gioco. La spina dorsale di questo Story Mode è una mappa nella quale si può navigare per raggiungere diverse regioni, ispirate a vari manga: il Villaggio Pinguino, la Soul Society e via dicendo; i combattimenti infine sono intervallati dalla ricerca di oggetti o dialoghi con personaggi secondari, utili per progredire lungo la trama o per allungare ulteriormente il brodo di ramen, a seconda delle situazioni.

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A questa si aggiunge la modalità Verso la Vittoria, simile alla classica modalità Storia ma senza dialoghi e scene di intermezzo, e una modalità Arcade, con una serie di obiettivi da soddisfare durante i combattimenti. Questa modalità è stata aggiunta appositamente per la versione occidentale (stranamente la versione nipponica non aveva la modalità arcade, che si sa che i giapponesi sono pippe), ha una difficoltà leggermente più marcata ed è ovviamente quella che si giocherà più di una volta terminati gli Story Mode dei protagonisti.

PLUS: Europa mon amour

Come accennato prima, la versione europea del gioco distribuita da Bandai Namco è stata riveduta e corretta rispetto a quella uscita l’anno scorso in giappolandia. Oltre alla modalità Arcade citata poco fa, il roster è stato ri-bilanciato e gli attributi dei vari combattenti sono stati rivisti per migliorare il bilanciamento degli scontri (nei tornei della versione giapponese, i giocatori si prendevano sempre i soliti 2-3 personaggi uber forti e Sayonara al divertimento). Nella versione da noi provata per PlayStation 4 c’è stata una pulizia di parecchi difetti grafici che affliggevano la versione PlayStation 3, come rallentamenti o texture che sembravano uscite direttamente da giochi di 7-8 anni fa. Anche il frame rate sembra essere stato leggermente migliorato. I fondali tuttavia rimangono sempre spogli, scarni e poco definiti, messi in risalto ancor di più dall’alta definizione che invece sfoggiano i personaggi. Decisamente un passo indietro rispetto a titoli come Dragon Ball Xenoverse o l’imminente Naruto Shippuden Ultimate Ninja Storm 4. Menzione particolare per la possibilità di scegliere anche il doppiaggio giapponese, chicca senz’altro gradita ai fan dei rispettivi anime.

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Verdetto finale

J-Stars Victory VS Plus è un gioco che pone gran parte della sua attrattiva sulla pletora di personaaggi famosi che offre. Da qui si dirama un bivio: Sei un otaku duro e puro che non vede l’ora di chiudersi in infinite battaglie per decretare quale sia il più forte tra i tuoi personaggi preferiti di sempre? Compralo, nonrimarrai deluso. E alzati pure il punteggio finale di un buon punto. Hai appenato finito di lucidare il tuo grosso “Arcade Stick”, sei cresciuto a pane e Street Fighter e veneri Tekken, Mortal Kombat e King of Fighters? Dopo un paio d’ore ti sarai già stancato.