Jonathan Hickman e le saghe dei nuovi inizi

Negli ultimi anni sono stati veramente in pochi gli autori che sono riusciti a lasciare un segno, un solco profondo, nelle testate di cui si sono occupati. In pochi hanno saputo rivoluzionare il concetto di supereroe, l’approccio narrativo ed il coraggio di prendere in mano delle testate storiche giocandoci con la leggerezza e la passione di un bambino, introducendo concetti tosti e importanti quali il sacrificio e la sopravvivenza del prossimo. Riprendendo queste caratteristiche è impossibile non pensare a Jonathan Hickman, l’autore a cui la Marvel ha affidato le chiavi delle sue testate storiche e che, ad oggi in tutte le sue saghe, non ha mai deluso. Vediamo quali sono le sue opere che hanno avuto l’impatto più grande nella sua carriera, imparando a conoscere il suo approccio ed il suo estro narrativo.

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Secret Warriors

Impossibile non parlare di Secret Warriors, la prima serie affidata dalla Marvel ad Hickman. Durante i primi numeri, Jonathan venne affiancato da Brian Michael Bendis, ma il connubio durò poco, non per incomprensioni artistiche o ideologiche, anzi, Hickman si dimostrò già da subito degno di fiducia. Si trattò più di una sorta di passaggio di testimone dal vecchio autore al nuovo. Con il nuovo corso, Secret Warriors, si focalizza sulla costruzione della Squadra Bianca da parte di Nick Fury. Il team è composto da alcuni elementi apparsi in seguito anche sul piccolo schermo, come Daisy Johnson (Quake) e Yo Yo Rodriguez, oltre al figlio del dio greco Ares, Alexander Aaron detto Phobos, il Druido, Hellfire, Stonewall ed Eden Fesi. Questi dovranno combattere insieme altre organizzazioni “ombra” oltre che migliorarsi di giorno in giorno come spie di primo livello.

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Pax Romana

Si tratta di uno dei primi lavori di Jonathan Hickman per la Image Comics. In quest’opera vediamo Hickman impegnato sia dal punto di vista autoriale che come disegnatore, cosa non proprio nuova per lui, visto che per The Nightly News, uno delle opere dei suoi albori, aveva già rivestito entrambi i ruoli. In Pax Romana, Hickman inizia a sviluppare idee riguardanti vari argomenti quali la religione, la guerra oltre al viaggio nel tempo. Tutti questi elementi verranno però poi ripresi ed approfonditi maggiormente nelle sue opere successive. Pax Romana è ambientato nel 2045 e si focalizza sugli studi di un’equipe del Vaticano che ha scoperto i segreti nel viaggio del tempo. In seguito a tale scoperta, il papa in persona manda una squadra indietro nel tempo, all’epoca del primo imperatore cristiano, Costantino, per alterare il corso della storia.

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Fantastici Quattro

La Marvel, visti gli standard qualitativo e i risultati ottenuti con Secret Warriors, decide di affidare ad Hickman una delle testate più importanti di sempre: i Fantastici Quattro. Ad Hickman viene dato il complicato compito di portare avanti un ciclo particolare del quartetto che finisce per sciogliersi. È proprio durante il nuovo ciclo di Hickman che i FQ si sciolgono in seguito ad un incidente nella Zona Negativa per far sì che Mr. Fantastic dia vita alla Fondazione Futuro (le cui iniziali, in inglese, sono sempre FF. coincidenze?). Grazie a questa trasformazione Jonathan Hickman introduce nel team sia vecchie (qualcuno ha detto Spider-Man?) che nuove conoscenze, oltre a nuovi avversari, senza dimenticare uno degli elementi principe del vecchio quartetto, ossia il viaggio.

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Avengers

In seguito ai Fantastici Quattro, a Jonathan Hickman vennero affidate le redini di un’altra importante testata della Casa delle Idee: The Avengers. Durante questi tre anni, Hickman portò a casa ben 44 numeri scritti e diretti, in compagnia di diversi disegnatori che venivano fatti ruotare ad ogni arco narrativo. Fu proprio grazie alle idee di Hickman che gli Avengers cambiarono modo di intendere l’idea di “gruppo”, aprendosi all’universo, e facendo prendere piede all’idea di un “Avengers World”, un mondo di Vendicatori, il cui scopo sarebbe stato quello di proteggere non solo la Terra ma l’universo stesso. Si trattò di un vero e proprio cambio di rotta per gli Avengers, seppur l’idea di aprirsi all’universo venne da due dei membri storici del gruppo: Iron Man e Captain America.

New Avengers

Quasi parallelamente alla testata principale, Hickman si occupò anche dei New Avengers, gruppo costruito già anni prima dal solito Bendis. Così come accadde per i Secret Warriors toccò quindi ad Hickman guidare il gruppo verso nuovi orizzonti: fu così che nacquero gli Illuminati. Si trattava di una sorta di concilio ristretto e segreto delle menti più geniali ed argute del mondo, composto da Tony Stark (Iron Man), T’Challa (Black Panther), Namor, Steven Rogers (Captain America), Stephen Strange (Doctor Strange), Blackagar Boltagon (Black Bolt), Charles Xavier (Professor X) e Reed Richards (Mr. Fantastic). Il gruppo si formò in seguito ad una delle numerose guerre Kree/Skrull per prendere decisioni particolarmente importanti ed agire nell’ombra, senza coinvolgere nessun altro all’infuori del gruppo.
Già all’epoca di Bendis gli Illuminati avevano avuto un peso considerevole all’interno dei grandi crossover quali World War Hulk e la Guerra Civile dei Superumani. Con Hickman, grazie anche alla piega presa da Avengers, il gruppo indaga sul letale problema delle Incursioni, un fenomeno che causa il collasso delle varie realtà del Multiverso, cosa che porterà al rilancio dell’intero universo Marvel così come lo conosciamo oggi.

House of X/Powers of X

Quando si tratta di rinascita e di rilanci spesso e volentieri si parla degli X-Men, simbolo della rivalsa, della lotta al razzismo e alla prevaricazione. Per cambiare le sorti della serie, per arrivare alla nuova alba degli X-Men ( la saga di Dawn of X) la Marvel si affidò nuovamente all’estro di Jonathan Hickman. In queste due saghe di Hickman lafigura di reietti dei mutanti viene totalmente ribaltata, facendoli divenire una delle grandi potenze del mondo. Hickman fa sì che il sogno di Charles Xavier si avveri: una nazione dove i mutanti vivano in pace fra loro, sotterrando l’ascia di guerra. Per costruire queste saghe, Hickman dimostra di avere una profonda conoscenza della storia dei mutanti della Casa delle Idee e sfrutta ogni minimo particolare per dar vita a un lavoro minuzioso che riesce a rivoluzionare la concezione che i lettori hanno avuto fino a quel momento degli X-Men.

Salvo Cifalinò
Ingegnere per vocazione, nerd per passione. Tecnologia, videogames e fumetti, senza dimenticare la birra, sono ormai un mix quotidiano che lo sfama da quando era un frugoletto (ok, la birra forse no). Inizia a scrivere sulle testate online nell'ormai lontano 2010 senza mai essersi allontanato dalla tastiera.