Jundo è la piattaforma online che permette di conoscere il lavoro delle giovane promesse del mondo fumettistico

Jundo è una recente realtà ideata e guidata da un equipe di giovanissimi che vogliono distruggere le barriere del fumetto e portare l’arte ad un altro livello crossmediale, la piattaforma online infatti viene declinata sotto forma di app e sito tradizionale per permettere ai propri lettori di usufruire dei fumetti come meglio credono. Oltretutto Jundo è un’alternativa legale ed etica per leggere opere online ad un costo ridotto senza ripiegare sulla deprecabile pirateria online.

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Potete usare Jundo con semplicità sia dai dispositivi iOS che Android, basterà registrarsi, creare il proprio profilo personalizzato e aderire all’abbonamento mensile dal valore di 1,99 euro. L’abbonamento permette di sbloccare contenuti originali, inediti in Italia o altri lavori e in particolar modo potrete sostenere gli artisti emergenti; Jundo infatti non è solo un portale dai fini commerciali ma in ottica di una specie di mecenatismo pop permette ai nostri talenti di uscire dalla nicchia e ritagliarsi una propria community appassionata e interattiva. La barriera che Jundo vuole abbattere non si erge solo nella distinzione di cartaceo e digitale, di classico e moderno, bensì di opportunità perché con il fumetto online si distruggono le barriere editoriali classiche, del selfpublishing e dell’autofinanziamento.

Il catalogo di Jundo

Jundo è il Netflix del fumetto, vi basterà mettervi comodo e navigare nel mare magnum del catalogo finché qualcosa non attirerà la vostra attenzione. Per fortuna Jundo cerca di rispondere a tutte le esigenze della community, selezionando le mie preferenze (horror, fantasy, storico, fantascienza) ho avuto modo di interfacciarmi con un buon numero di contenuti che già dall’impatto visivo potevano fare a caso mio; e infatti molte letture sono state a dir poco piacevoli. Ci sono opere “Jundo Original”, quindi create per l’occasione, ma anche artisti già impegnati su vari lavori e titoli stranieri come X-Ray Robot della Dark Horse Comics, scritto e disegnato da Michael Allred con colorista Laura Allred. Tra gli italiani mi hanno molto colpito alcune giovani promesse.

Memento di Arianna Calabretta, classe ’92, mi ha attirato subito nella sua ragnatela onirica condannandomi a una lettura stratificata di bellissimi disegni che trasudano un lirismo color pastello, notevole l’intero mix di palette cromatiche che tessono una sottotrama di colori e tratteggi che vanno in parallelo allo script del racconto e della sua profondità psicologica. Il comparto artistico messo in atto è di grandissimo livello e trascina le emozioni del lettore in un tour de force di esperienze crepuscolari alternate a un realismo claustrofobico.

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Impressionanti sono i retelling dark dei racconti popolari e folklorici contenuti in Fiabe Nere di Andrea Milana, classe ’93. L’autore dimostra di avere già una certa maturità artistica azzannando il racconto con il bianco e il nero e la fuliggine della sua immaginazione corrotta e dannata. I disegni supportano una storia decadente e cimiteriale, vere necrosi iconografiche capaci nel ritrarre un mondo fantastico eppure familiare, il mondo dei vivi e i morti. I generi sono molteplici dal western alle narrazioni chambara con samurai, fino alla pura fantascienza e il fantasy. Jundo è capace di coprire varie aree di interesse e lo fa promuovendo i giovani artisti.

Esperienza di lettura e interfaccia

Chi scrive è uno strenuo sostenitore della lettura su supporto cartaceo, ovvero libri e fumetti tradizionali, eppure l’esperienza di lettura con Jundo si è rivelata estremamente piacevole, merito di un’interfaccia intuitiva e snella che orienta il lettore nella navigazione nel sito o nello scorrimento delle pagine del fumetto in lettura. Jundo inoltre mette a disposizione dei box di approfondimento che vanno ad incuriosire il fruitore, la prima sezione presenta un apparato che racchiude la trama del fumetto e un rapido accenno ai generi trattati, su un’altra colonna sono presenti gli artisti e gli scrittori che hanno collaborato nel progetto e la data di pubblicazione. In una seconda infografica è inscritto il profilo autore, una breve biografia artistica e culturale che ci permette di approfondire il suo background, ho trovato molto utile e interessante l’inserimento dei canali social degli autori così da raggiungerli su Instagram o Facebook; ciò crea non solo un rapporto empatico con gli autori e accorciare le distanze comunicative ma offre l’opportunità di visualizzare i work in progress dei fumettisti ed esplorare meglio la loro arte.

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Con Android l’esperienza Jundo si è rivelata ugualmente accattivante, il reader è comodo e risponde bene ai comandi di scroll. Il sito si presenta come un recruit camp dove i lettori-recluta sono invitati a combattere nella rivoluzione dei webcomics il tutto è supportato da estetiche e slogan di stampo motivazionale e bellico.

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Con meno di 2 euro al mese Jundo offre davvero molto e ha tutte le felici intuizioni delle grandi piattaforme di streaming legale, oltre a sostenere artisti emergenti può fungere da bacino per i talent scout per ricercare nuove voci del panorama fumettistico; tant’è che la piattaforma Jundo ha una sezione che permette a un potenziale autore di candidarsi per esporre il proprio lavoro sul sito e l’app. Jundo richiede un pitch, un soggetto, il target dell’opera, il tono e il mood del racconto e una scaletta dei vari capitoli, allegando un PDF con i dati personali e del fumetto in questione con cinque tavole complete. Questo il campo minato per unirsi agli squadroni rivoluzionari del fumetto.