Konami chiude le tre divisioni che si occupano della produzione di videogiochi: è il definitivo addio all’industria?

Arriva direttamente dal sito ufficiale dell’azienda una notizia che potrebbe segnare la fine di un’era, dato che Konami ha annunciato un’imminente ristrutturazione interna: la software house chiude dal 1 Febbraio le tre divisioni responsabili della produzione dei videogiochi, e molti fan temono che sia il definitivo addio di un gigante dell’industria.

Che Konami abbia ridotto nel tempo il suo impegno con i videogames è infatti cosa nota a tutti: la casa che ci ha regalato opere come la saga di Metal Gear Solid, Castlevania e Silent Hill, giusto per citarne alcuni, negli ultimi anni era praticamente attiva solamente con la serie videoludica di Pro Evolution Soccer, quella di Bomberman (ancora piuttosto remunerativa) e poco altro.

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Una prima riorganizzazione interna aveva infatti fatto virare l’azienda in direzione del gioco d’azzardo e dei pachinko, estremamente popolari e redditizi in Giappone, spingendosi addirittura verso la produzione di PC da gaming, gli anime e una serie di prodotti molto diversi rispetto al suo core business originale.

Una scelta che forse molti fan delle saghe videoludiche dell’azienda non hanno apprezzato molto, ma che hanno risollevato la stessa Konami dalla crisi economica che l’aveva colpita.

Adesso l’azienda sul proprio sito ufficiale annuncia una nuova ristrutturazione dell’organigramma interno, rendendo noto appunto lo scioglimento delle tre divisioni relative alla produzione di videogiochi, che erano nate circa sei anni fa.

Di sicuro ci sono diversi interrogativi ancora aperti: come saranno trattate le IP esistenti? I dipendenti delle tre divisioni resteranno in seno all’azienda o saranno licenziati? E ancora, c’è la possibilità che le tre divisioni siano magari fuse in una nuova che continui l’attività già esistente?

Insomma, per capire se si tratti di un vero e proprio addio al mondo dei videogiochi probabilmente bisognerà attendere qualche chiarimento ufficiale. Nel frattempo però il timore dei giocatori e dei fan è fondato.

Che ne pensate della situazione?

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.