Dalla carta al piccolo schermo

L’annosa questione è sempre aperta: la trasposizione di un’opera letteraria in una cinematografica o televisiva è un tradimento nei confronti dell’idea originale o vedere sullo schermo i personaggi finora solo immaginati è un piacere per gli occhi?

Lungi da noi voler risolvere questo dubbio amletico o prendere una parte piuttosto che un’altra, dato che anche in redazione non siamo tutti d’accordo sull’argomento. Oggi vogliamo solamente concentrarci sulle migliori serie TV tratte da romanzi.

Game of Thrones


Cominciamo dalla più famosa, la serie che ha sdoganato il fantasy per il grande pubblico, con buona pace dei puristi del genere. Game of Thrones è tratta dalla serie di romanzi della saga de Le cronache del ghiaccio e del fuoco, scritta da George R. R. Martin e pubblicata a partire dal lontano 1996. Lo scrittore americano – che finora ha realizzato cinque romanzi della saga – ha la fama di essere particolarmente lento nella sua produzione. Vi basti sapere che il sesto libro è stato annunciato in uscita almeno due volte negli ultimi anni, lasciando i fan a bocca asciutta, e che quello prima, quindi l’ultimo, risale al 2011. Ecco perché gli sceneggiatori dello show hanno dovuto allontanarsi dalla struttura originale e inventare di sana pianta tutta la sesta e la settima stagione. Voci di corridoio dicono che i fan dei romanzi troveranno accadimenti diversi e quindi dovremmo tutti essere al sicuro dal demone dello spoiler…

House of Cards

Cambiamo completamente genere per una serie ambientata a Washington, nei corridoi del potere. L’ispirazione diretta per questo serial sugli intrighi della politica statunitense è un’opera britannica del 1990 che a sua volta nasceva come adattamento dell’omonimo romanzo uscito nel 1989, scritto da Michael Dobbs. La storia originale è ambientata alla fine del governo di Margaret Thatcher e durante le successive elezioni, mentre la serie TV statunitense si aggira tra le fila del Partito Democratico e Repubblicano, all’ombra di ben due elezioni presidenziali. Uno show il cui successo è stato dato anche dalle ottime interpretazioni di Robin Wright e Kevin Spacey, nelle vesti della coppia presidenziale. Vedremo cosa accadrà dopo la decisione di Netflix di estromette Spacey dal cast, in seguito alle accuse di molestie ricevute dall’attore.

Dexter

Rimaniamo sul suolo americano ma cambiamo ancora genere. La prima stagione di questo show sul serial killer dei serial killer è tratta dal romanzo La mano sinistra di Dio, di Jeff Lindsay. Le prime puntate sono molto fedeli ad esso, sia per quanto riguarda i personaggi che dal punto di vista della storia: dalla seconda in poi, invece, la serie ha una propria continuity, completamente slegata se non per il protagonista. Un piccolo gioiello letterario, da cui è nata ormai una trasposizione di culto.

Romanzo Criminale

Approdiamo in Italia grazie a Romanzo Criminale, il romanzo del giudice Giancarlo De Cataldo, da cui è stato tratto prima un film e poi una serie in due stagioni. Un libro che scava a fondo negli anni ’70 italiani, tra bande criminali, connivenze politiche e segreti di Stato, che ha anche il pregio di essere piacevole da leggere. La serie è stato un grande successo di pubblico e ha lanciato una nuova generazione di attori, da Francesco Montanari a Vinicio Marchioni o Alessandro Roja.

Gomorra

Rimaniamo in Italia e anche nell’ambiente criminale per un’altra serie di grande successo, una delle prime produzioni televisive italiane ad essere stata molto apprezzata pure all’estero. Gomorra è tratta dell’omonimo romanzo di Roberto Saviano, uscito nel lontano 2006, con cui lo scrittore ha tratteggiato le attività della camorra nelle zone del napoletano e non solo. Il libro è stato un immediato successo, sia grazie allo stile di Saviano sia al fatto che si basasse su atti giudiziari, quindi su eventi accertati. La reazione dei clan camorristi non si è fatta attendere, purtroppo, e lo scrittore vive sotto scorta da oltre dieci anni. La serie, liberamente tratta dal romanzo, racconta le vicende delle famiglie camorriste che gravitano intorno al quartiere di Scampia, tra faide per il controllo del territorio, velleità espansionistiche e vendette sanguinarie.

The Man in the High Castle

Philip K. Dick è stato uno scrittore eclettico, fondatore della moderna fantascienza e creatore di mondi fantastici fondamentali per la cultura pop moderna. The man in the high castle trae spunto dall’omonimo romanzo, uscito in Italia con il titolo La svastica sul sole, che parte dall’assunto che la seconda guerra mondiale è stata vinta dai nazisti, dominatori assoluti dell’Europa e di buona parte delle Americhe, in alleanza con i giapponesi, che hanno preso possesso, invece, dell’oriente e della restante parte degli Usa. La serie, prodotta e distribuita da Amazon, ha già all’attivo due stagioni di dieci puntate ciascuna.

Philip K. Dick’s Electric Dreams

Uscita in Italia il 12 gennaio, la serie – come si evince facilmente dal titolo – è tratta dalle opere di Philip K. Dick. In questo caso però sono i racconti del maestro della fantascienza a fare da filo conduttore. I temi analizzati – dal rapporto tra uomo e macchina fino ai poteri della mente e ai contatti con le razze aliene – forniscono una inquietante visione del futuro prossimo. Da non perdere.

11.22.63

Non poteva mancare una menzione al re dell’orrore, Stephen King. Tra le tante opere tratte dai suoi romanzi – riuscite o meno che siano – abbiamo scelto questa chicca adattata sul piccolo schermo ed ispirata ad una delle sue ultime opere. James Franco è il protagonista di questa interessante storia ambientata, come suggerito dal titolo, all’inizio degli anni ’60: grazie a un portale temporale, che permette a chi lo attraversa di tornare indietro nel tempo di circa 60 anni, il protagonista Jake Epping proverà nientepopodimeno che a fermare l’assassinio del presidente John Fiztgerald Kennedy, ucciso a Dallas proprio il 22 novembre del 1963. Se ci riuscirà o meno starà a voi scoprirlo, seguendo gli otto episodi di questa miniserie.

Bonus

migliori serie tv tratte da romanzi

The Walking Dead

Non è una serie TV tratta da un romanzo ma da una serie a fumetti e, forzando leggermente le regole di questo elenco, ci sentiamo comunque di inserirla, visti la qualità del prodotto di provenienza e il successo di pubblico della serie. Ideata e scritta da Robert Kirkman, talentuoso prodigio del fumetto statunitense, colui che ha riportato gli zombie ai vecchi e gloriosi fasti, la serie a fumetti narra le avventure di Rick Grimes, ex poliziotto, e del gruppo di sopravvissuti che lo segue. Lo show per il piccolo schermo si discosta in gran parte dalla storia su carta, aggiungendo personaggi (come l’amatissimo Daryl Dixon) e creando nuove interazioni tra quelli partoriti dalla mente di Kirkman. Non sempre il pubblico televisivo ha apprezzato le puntate, soprattutto dell’ultima stagione, ma se siete appassionati di zombie & co. uno sguardo dovreste almeno darglielo. Invece non potete assolutamente perdervi la serie a fumetti, in Italia edita da SaldaPress.

Felice Garofalo
Fin da quando riesce a ricordare è stato appassionato di fumetti, di cui divora numeri su numeri con buona pace dello spazio in libreria, sempre più esiguo. Ogni tanto posa l’ultimo volume in lettura per praticare rigorose maratone di Serie TV, andare al cinema, videogiocare, battere avversari ai più disparati giochi da tavolo, bere e mangiare schifezze chiacchierando del mondo. Gli piace portare in giro la sua opinione non richiesta su qualsiasi cosa abbia visto o letto. Sfoggia con orgoglio le sue magliette a tema.