Volemose bene (o Bat-Mattoncini)

Quando eravamo piccoli tutti abbiamo giocato con i LEGO. Lo storico brand danese è infatti uno dei nomi più noti nel mondo dei giocattoli, e probabilmente sono pochissime le persone al mondo a non conoscerlo. Negli ultimi anni l’azienda ha evidentemente saputo adattarsi all’evolversi dei tempi, e forte dell’assurda quantità di licenze a sua disposizione, ha iniziato a inondare il mercato con una cascata di videogiochi a tema LEGO, destinati ad un pubblico certamente giovane, ma apprezzati anche dai più grandi. Ha poi pensato bene di sfruttare i brand a sua disposizione per sbarcare al cinema, con The LEGO Movie, un ottimo prodotto di animazione in CGI, fresco, divertente e adatto a tutte le fasce di età. Il mattatore del film non era però il protagonista, ma Batman, doppiato dal bravissimo Claudio Santamaria. A Warner Bros. devono aver fiutato l’affare, perché come avrete letto dal titolo siamo qui a parlare del secondo film a mattoncini, LEGO Batman, tutto dedicato all’uomo pipistrello e ai suoi acerrimi rivali.

Partiamo subito con la storia di LEGO Batman, che non racconta certamente nulla di memorabile, quanto invece è un buon pretesto per inanellare un’enormità di gag comiche e mettere in luce le tematiche del film, oltre ad essere una piacevole carrellata dei tanti personaggi dell’universo dell’Uomo Pipistrello (e non solo). Il film si apre con un attacco a Gotham City da parte di Joker e dei diversi antagonisti di Batman, ovviamente sventato dal nostro nero protagonista. Capiamo subito che la pellicola vuole giocare sul rapporto tra Batman e Joker, capovolgendo le tinte cupe che caratterizzano la perversa dipendenza reciproca, e rendendo la relazione come una storia d’amore capovolta nei termini utilizzati. Poco dopo la scena si sposta sulla festa per il pensionamento di Jim Gordon, a cui succede la figlia, Barbara (non nelle vesti di Oracle). Il party si conclude con un nuovo attacco da parte della cricca dei villains, che però si consegnano alle autorità spontaneamente. Quali sono i piani di Joker? Non vi diremo oltre, per non fare spoiler, ma è importante dedicare qualche riga ai temi che il film tocca, che sono un interessante contraltare alle scene comiche (ovviamente queste ultime presenti in quantità estremamente maggiore), su cui torneremo più avanti.

Il personaggio di Batman è interamente costruito sulla solitudine che vive e sulla boria che usa per reazione, il tutto grazie alla totale assenza di relazioni umane che lo hanno incattivito dalla morte dei genitori, che è data per scontata e non viene mai mostrata esplicitamente, così come tutte le altre scene potenzialmente forti sono sempre dissimulate sotto una coltre di ironia, a servizio dei più grandi che riescono a capire il discorso di fondo mentre per i più piccoli nessuno si sta facendo male. La solitudine di Bruce Wayne è dipinta attraverso scene in cui è solo nella sua immensa magione, mentre veste la maschera di Batman anche dentro casa. L’unica via d’uscita alla situazione è ovviamente quella dell’amicizia, dello stare tutti insieme appassionatamente, tema presente anche nel film precedente.

Interrompiamo questi discorsi lugubri però, e torniamo a parlare di quella che è in fondo la vera ragion d’essere di LEGO Batman: divertire. Il film è un susseguirsi serratissimo di gag e situazioni paradossali. Anche nei momenti che descrivono le situazioni più “pesanti“ di cui vi abbiamo parlato nel paragrafo precedente, c’è sempre un elemento leggero che strappa un sorriso allo spettatore. La costante serietà di Batman, il suo essere un duro, ed il suo essere consapevole di esserlo, costruiscono il primo strumento utilizzato per far ridere lo spettatore. Descrivere in quanti modi viene declinato lo status di “superfigo” di Batman sarebbe inutile e vi rovinerebbe la sorpresa, ma sappiate che le idee non sono mancate e che il giocare su questo aspetto non viene mai a noia. Un altro aspetto molto apprezzabile è l’estremo citazionismo alle precedenti incarnazioni dell’Uomo Pipistrello, soprattutto per quanto riguarda il cinema e l’animazione: a più riprese vengono scimmiottate situazioni pescate dalle passate opere, che probabilmente sfuggiranno ai più piccoli ma che non potranno che far piacere ai loro accompagnatori adulti. Non mancano inoltre cammei di personaggi esterni all’universo Batman, sia provenienti dal mondo DC che da opere distantissime, ma vi vogliamo lasciare il piacere della sorpresa. Sul versante comico quindi, LEGO Batman non può che essere promosso, rivelandosi un caleidoscopio di invenzioni in grado di tenere sempre di buon umore lo spettatore, facendolo ridere, e soprattutto non rallentando mai il rimo, così da non venire mai a noia.

Veniamo ora all’aspetto tecnico di LEGO Batman, un altro motivo di vanto della produzione Warner Bros. Il film è realizzato in CGI, ma partendo da una serie di mattoncini digitali montati poi al computer per realizzare le varie strutture, e i personaggi, che vediamo a schermo. I diversi mattoncini presentano differenti segni di usura e utilizzo, così da risultare più realistici. L’effetto è garantito, e tutto quello che ci passa davanti agli occhi ha il sapore di qualcosa davvero costruito con i LEGO e animato in stop motion. Cura estrema è riposta anche negli altri aspetti, così i mantelli sembrano veramente di stoffa grazie a delle textures tanto eccezionali quanto realistiche, e il casco di Batman è ruvido proprio come nei mattoncini reali, ma più in generale possiamo affermare che tutto sembra davvero un pezzo LEGO, se escludiamo alcuni effetti come il fumo o l’acqua. Il film è impreziosito da un doppiaggio di prim’ordine, e ci riferiamo al doppiaggio italiano, con i protagonisti interpretati da Claudio Santamaria (Batman), Alessandro Sperduti (Robin), Geppi Cucciari (Barbara) e Roberto Pedicini (Alfred). Chiude il cerchio un’ottima selezione musicale, con canzoni iconiche che certamente risulteranno note alla maggior parte degli spettatori. Peccato, soltanto, che il brano finale non sia memorabile come quel “Everything is Awesome” di The LEGO Movie, per quanto ci troviamo comunque di fronte ad un pezzo simpatico.

Conclusioni

LEGO Batman è un film che ci sentiamo di promuovere sotto ogni punto di vista. È divertente e manda un bel messaggio ai più piccoli, senza snaturare eccessivamente il personaggio dell’Uomo Pipistrello, ma solo edulcorando gli aspetti più violenti e oscuri. Diverte attraverso una pioggia di battute, gag, situazioni paradossali e citazioni, in modo sempre intelligente e senza perdere mai un colpo. Inoltre è graziato da una computer grafica eccezionale, che ci fa dimenticare di trovarci di fronte ad un lavoro fatto digitalmente, e quasi ci convince che ci troviamo di fronte a mattoncini LEGO che hanno preso vita. Insomma, in una parola: vedetelo.

Luca Marinelli Brambilla
Nato a Roma nel 1989, dal 2018 riveste la carica di Direttore Editoriale di Stay Nerd. Laureato in Editoria e Scrittura dopo la triennale in Relazioni Internazionali, decide di preferire i videogiochi e gli anime alla politica. Da questa strana unione nasce il suo interesse per l'analisi di questo tipo di opere in una prospettiva storico-politica. Tra i suoi interessi principali, oltre a quelli già citati, si possono trovare i Gunpla, il tech, la musica progressive, gli orsi e le lontre. Forse gli orsi sono effettivamente il suo interesse principale.