Stiamo assistendo a un vero e proprio Rinascimento Micotico, con decine di libri, film e storie dedicati a funghi

Avremmo dovuto accorgercene prima: i funghi non sono solo quelle cose che si affettano per fare il risotto, ma hanno una funzione fondamentale per la vita sulla Terra. Fortunatamente proprio negli ultimi anni sembra che l’attenzione su di loro stia aumentando, e così adesso si possono trovare molti libri (e non solo) che ci aiutano a capire meglio il ruolo dei funghi nel mondo.

I funghi prima di noi

Il punto di partenza alla scoperta dei segreti dei funghi è il libro di Merlin Sheldrake, vero e proprio caso editoriale mondiale. L’ordine nascosto è un saggio che stempera le nozioni scientifiche con inserti storici e sezioni autobiografiche in cui l’autore racconta delle sue esperienze dirette durante le ricerche sui funghi svolte in tutto il mondo. Pur essendo ricco di questioni tecniche di biologia, chimica, ecologia, genetica e neuroscienze, questo libro sui funghi risulta accessibile anche a chi è privo di conoscenze in tali materie, proprio per l’approccio pragmatico di Sheldrake, che non ha mai temuto di sporcarsi le mani di terra umida e la testa di teorie coraggiose.

L’ordine nascosto è diviso in capitoli dedicati ognuno a un particolare aspetto della ricerca su queste forme di vita straordinarie. Il libro inizia spiegando come i funghi si sono evoluti e soprattutto come hanno plasmato la storia evolutiva di tutte le creature del pianeta, a partire dalla comparsa delle prime piante sulla terraferma. In effetti, secondo le ultime teorie, è stato solo grazie alla co-evoluzione dei funghi micorrizici (cioè quelli che si legano alle radici delle piante) che i vegetali hanno potuto colonizzare le terre emerse. E sappiamo bene che la diffusione delle piante ha portato nel giro di qualche milione di anni a un cambiamento della composizione dell’atmosfera tale da permettere lo sviluppo degli animali fuori dall’acqua.

L’interconnessione dei funghi con tutte le altre forme di vita è così profonda da essere pressoché inscindibile. Lo stesso concetto di “simbiosi”, oggi di pubblico dominio, è un’invenzione relativamente recente ed è dovuta proprio al rapporto ambiguo tra funghi e alghe che si ritrova nei licheni, forme di vita descritte solo alla fine del 1800 che sfuggono alle classificazioni. Nei licheni la compenetrazione tra micobionte e fotobionte è più facile da individuare, ma prestando più attenzione si può notare come molte altre creature dipendano in modo diretto o indiretto da un rapporto di reciproco scambio con varie specie di funghi.

I funghi insieme a noi

Si potrebbe pensare che è tutto molto interessante, ma si sta parlando comunque di “forme di vita inferiori”, qualunque cosa significhi. Noi umani, così unici e intelligenti, dei funghi possiamo farne a meno, salvo appunto mangiarne i corpi fruttiferi più saporiti. Sbagliato. I funghi hanno avuto e hanno tuttora un ruolo fondamentale nello sviluppo della biologia umana. Sempre il libro di Sheldrake ci spiega come i funghi che compiono la fermentazione (muffe e lieviti) siano stati determinanti nel permettere agli antenati dell’uomo di cambiare stile di vita e fondare quella che poi sarebbe diventata una società organizzata. La civiltà umana è nata con l’invenzione del pane e della birra, ed entrambe esistono solo grazie ai funghi.

Ma l’influenza dei funghi sulla nostra cultura non si limita soltanto a quello che mangiamo e beviamo. I funghi possono cambiare in modo sostanziale anche il nostro modo di pensare. Il riferimento immediato è ai funghi allucinogeni, che se tradizionalmente vengono collegati alle popolazioni originarie del centroamerica, in realtà erano ampiamente diffusi in molte parti del mondo fin dall’antichità. Recenti studi sull’effetto della psilocibina, il principio attivo presente in tutti i “funghi magici”, hanno dimostrato che anche assunzioni occasionali possono scatenare autentiche epifanie che stravolgono l’intera percezione della realtà, creando un solido senso di connessione con il mondo e oltre. Il consumo di questi funghi da parte dei nostri antenati potrebbe quindi aver indotto quello shift mentale che ci ha portato a immaginare mondi fantastici, divinità, ideologie, legami universali.

Di queste coraggiose teorie di micologia radicale ne parla di nuovo Sheldrake, ma si possono trovare spunti simili anche sul numero Zero della rivista Axolotl, periodico letterario-scientifico che ha dedicato la sua prima uscita proprio al mondo dei funghi. All’interno della rivista, liberamente consultabile online, si trovano brevi racconti e cenni scientifici che forniscono un’utile panoramica dello stato attuale della ricerca sui funghi.

I funghi dopo di noi

Come ci insegnano questi libri i funghi sono organismi adattabili, campioni di chimica che trovano il modo di sopravvivere in ogni ambiente e circostanza, come hanno dimostrato nel lontano passato ma anche di recente, per esempio proliferando nelle zone devastate dal fallout radioattivo causato dal disastro di Chernobyl. Ci si può quindi ragionevolmente chiedere se dobbiamo avere paura dei funghi: potrebbero essere loro la causa della nostra fine su questo pianeta?

Uno degli scenari più inquietanti arriva dai funghi della famiglia Cordyceps, che sono capaci di prendere il controllo del corpo di formiche e altri insetti e muoverle fino a raggiungere la posizione ideale nella quale far crescere i corpi frutteri (che escono dal corpo della formica stessa) e diffondere le proprie spore. A partire da questo concept è stato scritto il libro La ragazza che sapeva troppo, da cui è stato poi tratto anche un film con lo stesso titolo. Ma questo è anche il punto di partenza del videogioco The Last of Us, ambientato proprio in un mondo che è stato invaso da un fungo che trasforma gli umani in zombie aggressivi.

Non ci sono in verità prove sufficienti ad affermare che un fungo potrebbe alterare in modo così profondo il sistema nervoso umano, ma d’altra parte non è ancora del tutto chiaro come il Cordyceps riesca a “pilotare” gli insetti. Esistono comunque anche scenari molto più confortanti sul futuro di funghi e umanità in altri libri, come La bellezza, romanzo breve di Aliya Whiteley in cui le donne ormai scomparse dal pianeta ritornano come manifestazione su base fungina delle storie che gli uomini raccontano di loro. E sono allo studio ambiziosi progetti di micorigenerazione che puntano proprio sulla capacità dei funghi di ripulire l’ambiente dall’inquinamento e garantirci (forse) un futuro migliore. Male che vada, possiamo comprare una Infinity Burial Suit prodotta dalla Coeio in modo che dopo la morte il nostro corpo venga assimilato da funghi saprofagi, per tornare a far parte di quell’ordine nascosto di cui non sappiamo di far parte, di cui i funghi sono i custodi.

Andrea Viscusi
Nato sotto le esalazioni della nube di Chernobyl, laureato in statistica, consumatore di fantascienza e musica elettronica, autore sci-fi/weird/slipstream. Ha pubblicato una sessantina di racconti, tre raccolte personali, due romanzi e un libro illustrato sui mammiferi preistorici. Editor e writing coach, sul canale youtube STORY DOCTOR analizza la struttura narrativa dei film. Scrive sul blog UNKNOWN TO MILLIONS dal 2010 e ha fondato la rivista di speculative fiction SPECULARIA. Si definisce il maggior fan italiano di Futurama e nessuno l'ha mai smentito.