Maledetto Toad…

Arrivato giusto in tempo per colmare il vuoto che sussiste tra una partita di Zelda e un’altra, Mario Kart 8 Deluxe arriva su Nintendo Switch carico di aspettative e con un’attesa, da parte della nuova utenza Nintendo, a dir poco spasmodica. Lasciamo per un attimo da parte ogni critica o facezia relativa al parco titoli della console. Mario Kart lo si aspetta sempre e comunque. Parliamo del re indiscusso del divertimento su ruote, con quel suo spirito goliardico e cazzaro che negli anni ha unito amici e scisso famiglie (più vittime, dicono gli annali, le ha fatte solo il Monopoly, ma non siamo convinti). Mario Kart non è la religione su 4 ruote, lasciamo il compito a contendenti più squisitamente simulativi, ma è uno di quei titoli che ha indubbiamente fatto la storia, su cui si sono costruiti innumerevoli emuli e che, in sostanza, rappresenta forse meglio di qualunque altro titolo la filosofia multiplayer di Nintendo. Locale o online che sia, Mario Kart non delude mai, ed ecco perché, nonostante si parli qui della riproposizione di un gioco che ha sul groppone ben 3 anni dalla sua uscita originale su Wii U, l’attesa era comunque altissima. Che abbiamo oggi su Switch (evitate battute)? Semplicemente il miglior Mario Kart di sempre, con una lunga carrellata di contenuti, un roster da capogiro ed alcune delle più belle piste su cui potrete mai arrivare secondi nel corso della vostra carriera videoludica. O anche a vincere, se troverete il modo di evitare quel fottuto guscio rosso che vi attende prima di ogni primo posto. Maledetto Toad…

“Deluxe”?

Abbiamo messo da parte i pensieri sulla line-up della console, allora mettiamo da parte anche ogni pensiero su Toad (o l’altrettanto infame usurpatore di primi posti Yoshi) e concentriamoci, prima di ogni cosa, sul titolo del gioco, o meglio sulla dicitura “Deluxe” che differenzia l’uscita dall’originale su Wii U. Cosa rende questa edizione di Mario Kart 8 degna della lussuriosa nomenclatura? Semplicemente l’inserimento all’interno della cartuccia di ogni ben di Dio scaricabile e sbloccabile con cui Nintendo si è prodigata di supportare Mario Kart nei suoi anni su Wii U, più qualche piccola chicca. Il risultato è una versione del gioco non solo rivista sotto il profilo delle performance tecniche, ma anche rimpolpata dal punto di vista del gameplay sicché, non pensiamo ci siano dubbi, Mario Kart 8 Deluxe è, ad ora, l’episodio della serie più completo, corposo e variegato di sempre.

Nello specifico parliamo di ben 12 piloti extra, ossia quelli che furono rilasciati sotto forma di DLC (Tanuki Mario, Peach Gatto, Link, Abitante, Isabelle e SkeleBowser), cinque completamente inediti (Inkling Boy & Girl, King Boo, Tartosso e Bowser Jr.), ed un ultimo personaggio segreto che vi lasciamo scoprire da soli. A ciò si aggiungono ben 16 tracce audio ispirati ai temi di franchise come Animal Crossing, Splatoon e Zelda, e ben 3 nuovi veicoli. Poi ci sono costumi per i Mii sbloccabili grazie agli Amiibo ma, soprattutto, una nuova Modalità Battaglia, con cinque diverse tipologie di sfide e ben 8 arene di gioco inedite! A ciò si aggiunge la conclamata (e fuori di testa) Classe 200cc ereditata da Wii U, e un supporto semplicemente magnifico per multiplayer locale (8 giocatori) e online (12 giocatori). Insomma, un pacchetto niente male. Ovviamente, ma ci pare anche superfluo dirlo, non ci sono contenuti che possono davvero fare la differenza per chi ha passato parte della sua recente vita sul gioco originale. Seppur con una nuova modalità multiplayer, Mario Kart 8 Deluxe è pur sempre Mario Kart 8, e chi avrà sviscerato a dovere ogni pista, chi avrà sbloccato ogni gingillo, non troverà – forse – alcun motivo per riacquistare il gioco. Gli stessi nuovi personaggi presenti nel roster, per quanto un gradevole companatico, viaggiano decisamente tra il “meh” e il “ah, c’è pure lui?”, pur mantenendo dalla loro l’impareggiabile qualità di modellazione e animazione cui Nintendo ci ha da tempo abituati.

In soldoni essendo determinati contenuti, come la famigerata categorie di gare 200cc, disponibili ora sin da subito, restano al giocatore – vittorie escluse – solo gli oneri relativi allo sblocco dei miglioramenti come scocche e ruote, ancora una volta vincolati al numero di monete collezionate durante le varie coppe. Insomma, se Mario Kart 8 non aveva più nulla da dirvi su Wii U difficilmente conquisterà il vostro cuore, di nuovo, su Switch.

mario kart 8 deluxe

200cc da sogno

Ma, analizzando il titolo di per sé, Mario Kart 8 era un capitolo imperdibile della serie su ruote Nintendo, e Deluxe non fa che ereditarne ogni pregio, potendo contare anche su un aggiornamento tecnico non di poco conto, che rimette tutto in lustro a ben 1080p, graziati da 60 frame al secondo a dir poco granitici. Bellissimi su TV, bellissimissimi sul piccolo schermo di Switch, che lontana dalla sua Dock Station non risente in alcun modo dell’assenza del supporto HDMI, regalandoci un’esperienza divertente e chiassosa a casa, come altrove.

Dal punto di vista del gameplay siamo ovviamente dinanzi alla stessa sfida che Nintendo sta aggiornando per noi dal 1992, cui si vanno ad aggiungere delle piccole chicche tecniche, palesemente a vantaggio dei giocatori “pro”, che probabilmente rivolgeranno la loro attenzione squisitamente verso l’ultima modalità torneistica, la velocissima 200cc. A farla da padrona è la derapata, che ne esce qui rinata e soprattutto potenziata. Il boost in derapata, si sa, è un must, ma con Mario Kart 8 Deluxe acquista ancora maggior spessore grazie a ben tre diversi potenziamenti, praticamente fondamentali se si vuole avere un minimo di competitività sui circuiti più veloci. Il gioco, comunque, ha un comodo menu in cui spiega al giocatore per filo e per segno i suoi trucchi ed i suoi segreti, e a quel punto è tutta questione di pratica e controllo.

mario kart 8 deluxe

Il gioco, è questo è importante, si prende infatti la briga di tutelare e coccolare anche i giocatori di primo pelo, tanto con aiuti di vario genere che grazie ad una feature di Guida Assistita con cui lasciare che anche i novizi, o magari i più piccoli, si possano divertire e il cui smacco è, ovviamente, l’impossibilità di poter effettuare le manovre più ardite. Il punto è che la guida assistita non è per nulla macchinosa o limitante, e fa semplicemente da supporto per chi potrà (o magari no) avere bisogno di farsi le ossa prima di lasciarsi andare alle più estreme sperimentazioni su due o quattro ruote.

Sempre in termini di strategie, segnaliamo un gradito ritorno, quello ossia del doppio oggetto da poter utilizzare una volta colpito uno dei celebri item box disseminati sul percorso. Similmente a quanto accadeva in Double Dash, in Deluxe è possibile collezionare non uno, ma due power-up alla volta, aggiungendo, specie nelle gare più concitate, non poca strategia nel loro utilizzo. L’aggiunta di un secondo oggetto utilizzabile fornisce alla competizione non poco pepe, specie se si considera che tra gli oggetti (tra cui tornando due vecchie conoscenze, ossia il fantasmino Boo e l’inutile Piuma) c’è ancora una volta il fantastico e folle “Otto Matto”. Unica nota in negativo, il bilanciamento relativo all’ottenimento degli oggetti è un tantinello da rivedere. Taluni hanno una percentuale bassissima di essere sorteggiati, altri vengono invece favoriti per posizioni in cui, normalmente, non avrebbe senso apparissero. Tutto il gioco è generalmente devastato dall’angoscia che dai box escano fuori inutili monete. Mentre Toad, per qualche motivo, ha sempre un guscio rosso pronto per fottervi il primo posto (scusate la divagazione). In generale, si ha la sensazione che il bilanciamento vada rivisto e corretto, ma nulla che una patch riparatoria non possa migliorare. Se poi levano anche Toad dal gioco bene, ma questo probabilmente è un problema nostro.

mario kart 8 deluxe

La vita è un trattino nero tra le parole Bob-Ombe

Se, dunque, le gare restano saldamente aderenti allo standard dell’edizione originale (salvo le introduzioni di puro gameplay appena descritte), la vera e propria novità è rappresentata dalla modalità Battaglia, a dir poco funzionale se si considera la filosofia con cui viene concepita e venduta Switch (no, non quella di giocare sulla tazza), per quanto aspramente criticata nella sua versione originale su Wii U. 8 sono i tracciati inediti progettati per la modalità. Non parliamo ovviamente di vere e proprie piste, ma di arene la cui costruzione è messa al servizio delle diverse tipologie di sfide multigiocatore che, lo ricordiamo, sono ben 5, anche se non tutte memorabili. La prima è l’arcinoto Scontro coi Palloncini, in cui ogni giocatore dovrà impegnarsi per far scoppiare i palloncini attaccati ai veicoli degli avversari. Sconquassante e casinista, è qui presente anche nella sua amatissima variante “Bob-Ombe al Tappeto” e nella meno amata, ma comunque nota, “Acchiappamonete”, dove alla necessità di far scoppiare i palloncini si aggiunge quella di reperire il maggior numero di monete. Dai fasti di GameCube torna invece “Ruba il Sole Custode”, in cui i giocatori competono per l’ottenimento di un enorme (ed unico) stemma a forma di Sole in una gara che può essere affrontata tanto da soli quanto a squadre.

Tutto comunque passa in secondo piano se si considera quella che è forse la modalità meglio costruita di tutte (e per certi versi la più aggregante): Guardie e Ladri. Come l’arcinoto gioco della nostra infanzia, dovremo dividerci in cacciatori e prede, cercando, qualora fossimo Ladri anche di salvare i nostri sfortunati compagni finiti in gattabuia. Alle Guardie l’ingrato compito di catturarci e tenerci in cella, poiché solo con tutti i giocatori dietro le sbarre la partita può essere vinta. Ovviamente nulla di tutto ciò riesce anche solo lontanamente a rimpiazzare le sfide su pista. Mario Kart resta ancorato saldamente alla sua natura di racing game arcade, e proprio in questa veste ha i suoi migliori pregi. Tuttavia, se si considera la natura di Switch e la sua “portatibilità multiplayer” è ovvio che anche la Modalità Battaglia acquista un nuovo ed impagabile senso, dato soprattutto dalla velocità con cui queste sfide possono essere giocate e completate. Meno divertenti, ma forse più smart nell’ottica di un “party time” tra amici.

mario kart 8 deluxe

Effetto “Wow”

Sì, Switch ce la fa. Come abbiamo già detto la console si comporta egregiamente sia attaccata alla TV che da sola, tra le nostre mani, regalandoci sempre e comunque le gioie dell’alta definizione in 60 fotogrammi stabili il che, lasciate che ve lo si dica, se è una cosa bellissima nelle competizioni più semplici, lo è ancor di più quando si corre la 200cc. Le piste sono bellissime, complesse, colorate, e rappresentano forse gli stralci più belli in cui vi troverete a gareggiare, a prescindere dall’assoluta assenza di realismo tipica di questo genere di giochi. La costruzione, ma più che altro il carattere delle piste Nintendo è un qualcosa che vi strapperà il più delle volte un sincero “wooow”, misto di esaltazione e ammirazione per un lavoro certosino e pulito.

Preciso nel suo incastrare situazioni che non avrebbero senso e continuità in nessun altro racing game arcade a base di pupazzetti o simili. Credeteci, al pari di Breath of the Wild, ma per motivi ovviamente diversi, Mario Kart 8 Deluxe è estasi visiva, particolarmente godereccia nella sua versione portatile, in cui i 1080p lasciano il posto ai più “contenuti” 720 senza particolari mancanze o facezie. Deluxe è, in questo senso, semplicemente perfetto, e mostra, come Zelda, quello che è il potenziale di una console che sa e può dire molto più di quanto il grosso di voi non creda. A sorpresa, persino il netcode è degno di nota, ed al netto di un’infrastruttura quanto mai scarna e anacronistica, ci offre un codice stabile e quasi del tutto privo di lag.

mario kart 8 deluxe

Ma ci posso giocare con il mio amico Toad?

Prima di chiudere una piccola nota. Sappiamo tutti che Switch nasce con l’idea di ridare una dimensione al multiplayer in locale, permettendo a 4 o più giocatori di divertirsi con le diverse configurazioni della console. Mario Kart 8 Deluxe non è il primo gioco con cui poter sperimentare il multiplayer sullo schermo della console (quello, cioè, senza Doc Station), ma è certamente quello che più aspettavamo per tirare le somme. È possibile, tanto per dirne una, giocare in 4 sullo schermino di Switch ad un gioco come Mario Kart? Non serviva un profeta per dirlo, la risposta è no. Nel modo più assoluto, no.

Giocare in 4 sullo schermo di Switch, a prescindere dalla grandezza dei paddini e dalla loro ergonomia (come sempre data più dalle dimensioni delle vostre mani che dal loro effettivo grip), è pura follia. Il gioco è troppo ricco, pomposo e caotico perché lo schermo riesca a gestire quattro finestre contemporaneamente. Rischiate semplicemente di uscire fuori dai gangheri o, più facilmente ancora, la cecità. Anche a 3 giocatori la situazione non cambia, mentre invece vi consigliamo l’esperienza in 2 giocatori: strana, un po’ estrema, ma molto pulita e funzionale. Per essere goduto con gli amici, e salvo il multiplayer online o quello su TV, Mario Kart 8 Deluxe va giocato in wireless, con ogni amico dotato di propria console e pronto a sgasare. Provateci pure, in 4 su quello schermetto, tanto tornerete qui a darci ragione.

mario kart 8 deluxe

Verdetto

Mario Kart 8 Deluxe è la rimasterizzazione di un classico moderno. In tal senso non v’erano dubbi che, almeno dal punto di vista del gioco in sé, avremmo avuto a che fare con un capolavoro annunciato. Si tratta, senza mezzi termini, del miglior Mario Kart possibile, e certamente del più consigliato tanto ai neofiti quanto ai più esagerati estimatori. In questa versione Deluxe le cose non cambiano di molto rispetto alle origini su Wii U, con il palese intento da parte di Nintendo di mettere su un’edizione integrale del suo masterpiece, ammodernandolo e ritoccando delle dinamiche solo apparentemente minori, che qui sfociano in novità per lo più appannaggio dei giocatori pro. A questo punto la decisione di acquistare o meno il gioco si rifà direttamente alla vostra voglia di tornare sulle piste che potreste aver ampiamente digerito su Wii U. Per tutti gli altri, per chi non ha tanta dimestichezza col brand, per chi non ha che giocato di sfuggita su Wii U, questo è un acquisto imprescindibile. Praticamente il secondo buon motivo, Zelda incluso, per avere una Switch. E sì, nonostante Toad.