Ubisoft va a segno per due volte di fila, con un contenuto aggiuntivo economico, divertente e longevo!

A circa un anno dal suo straordinario arrivo su Nintendo Switch, Mario+Rabbids torna a deliziarci sol suo stupefacente mix di funghi, idraulici e folli e sconclusionati conigli bianchi, in quello che è il primo, e probabilmente unico, DLC narrativo che Ubisoft dedicherà alla nuova e fortunata IP nata in seno agli studi milanesi della compagnia, a fronte dei due contenuti minori contenenti qualche arma e poco più. Le coordinate sono sempre le stesse: mondi Nintendo che si fondono con lo stile chiassoso dei Rabbids, il tutto sullo scheletro di un tattico a turni sul modello di Xcom, che nonostante la profondità resta accessibile più o meno per tutti, corredando ore e ore di gameplay strategico ad una buona componente esplorativa. Messo un attimo da parte il team capitanato da Mario, vivremo questa nuova avventura per mezzo di un team di soli tre componenti, capitanato da però dall’amatissimo Donkey Kong che, con grande dispiacere di molti fan, era stato lasciato da parte nel corso dell’avventura principale. Nasce così questa “Donkey Kong Adventure”, vera e propria espansione dal carattere stand alone, che tuttavia richiede comunque il possesso del gioco base per essere esplorata, a patto tuttavia di aver concluso almeno il primo mondo dell’esperienza originale.

Hai una banana nei pantaloni, o sei solo felice di vedermi?

Messe un attimo da parte le avventure di Mario e compagni, Donkey Kong Adventure decide di scollarsi dalla trama originale, lasciando comunque alla portata del giocatore questo bellissimo e chiassososo melting point nato dalla fusione delle icone Nintendo e dei Rabbids Ubisoft. Il pretesto è quello di un involontario viaggio di Rabbid Peach, ormai assurta a amatissima icona del brand, e qui suo malgrado coinvolta in un nuovo guazzabuglio orchestrato dai conigli Ubisoft, come sempre incapaci di starsene bellamente con le mani in mano. L’artefice del disastro che darà il la a questa avventura è, che con uno sganassone finirà per mandare in corto circuito (e poi distruggere) la lavatrice che permette ai Rabbids di viaggiare nel tempo e nello spazio, coinvolgendo suo malgrado la versione coniglio di Peach, che si troverà quindi catapultata su di un’isola dal caratteristico aspetto tropicale. Qui si imbatterà in Donkey Kong, ma anche in un nuovissimo personaggio, ovvero Rabbid Cranky, anziano coniglio con una certa propensione per gli attacchi volanti. Da qui comincerà il viaggio del gruppo che, salvo qualche divagazione in termini di abilità dei singoli componenti, si manterrà più o meno sullo stesso mood del gioco base, con il giusto compromesso tra l’esplorazione, piccoli enigmi ambientali e tanta, ma tanta strategia, offertaci per altro al convenientissimo prezzo di €14,99.

 

E dunque, se il peregrinare dello stravagante trio incederà con lo stesso ritmo dell’avventura principale, è nei due nuovi protagonisti DK e Rabbid Cranky, che il gioco offre le doverose diversificazioni tattiche, rendendo l’approccio ai combattimenti più serrato e scavezzacollo, in linea a quanto ci si aspetterebbe dal nerboruto Donkey Kong. DK è molto più forte degli altri personaggi, ed è inoltre dotato di una grande mobilità sul terreno di gioco, complici nuove piattaforme esclusivamente dedicategli, che gli permettono di utilizzare dei soffioni per coprire lo spazio di un baratro, o per volteggiare in posizione soprelevata rispetto ai nemici. Questa mobilità, unita a terreni di gioco leggermente più sconnessi che nei livelli del gioco base, rende l’azione più dinamica, e obbliga il giocatore a movimenti più ampi ma non per questo meno ponderati, specie in quelle situazioni in cui il gioco ci richiede di sconfiggere ampi gruppi di nemici prima che questi raggiungano un determinato punto del livello, da cui poi sarà game over. Altra grande novità è poi la possibilità per DK di prendere qualunque copertura, cassa, o persino alleato e di scaraventarla in un altro punto della mappa o, perché no, direttamente addosso ad un nemico.

 

Questa meccanica, apparentemente molto semplice, permette di spostare gli alleati, di utilizzare le casse capaci di infliggere stati alterati su nemici specifici, o semplicemente di utilizzare al meglio le abilità del nostro party che richiederebbero una distanza che, per qualche motivo,non sono in grado di coprire alla bisogna. Un’aggiunta che tutto sommato suonerebbe quasi come marginale se non fosse per l’ottimo lavoro di level design, capace sempre di dare quel quid tale da giustificare un ampio utilizzo delle abilità del team, e dallo stesso team che specie nella figura di Rabbid Cranky pare sposarsi alla perfezione alle nuove opzioni tattiche.

Per ciò che riguarda infatti Rabbid Cranky, il suo vantaggio è quello di offrire interessanti divagazione aeree all’azione, nella misura in cui la sua efficacia è data da un attacco ad area gratuito, effettuabile in occasione di un salto-team (ovvero quando si utilizza un membro del party come trampolino per raggiungere distanze maggiori) che, in combutta con l’abusatissima scivolata, permette al giocatore un gran numero di danni gratuiti, perfetto per fronteggiare nemici coriacei quanto gli ultimi affrontati nell’avventura originale.

Per quanto riguarda il restante apparato ludico, come detto questo DLC offre lo stesso mix di azione ed esplorazione, in cui la variante dei puzzle ambientali perde di centralità, pur espandendosi verso nuove soluzioni e difficioltà. Se nel gioco originale poteva essere, per taluni, opinabile la decisione di arrestare bruscamente il ritmo dell’avventura a causa di alcuni puzzle obbligatori, con questa Donkey Kong Adventure, Ubisoft ha corretto il tiro, rendendo puzzle (e ovviamente u gran numero di segreti) del tutto opzionali, e lasciando al giocatore una piena libertà decisionale sul quando affrontare gli enigmi e perché. Sono pochissime le occasioni in cui occorre fermarsi per risolvere un puzzle obbligatorio, ed il risultato è certamente quello di poter viaggiare ad un ritmo più serrato, specie se si vuole affrontare uno scontro in situazioni mordi e fuggi, come un viaggio in metro o simili.

Per il resto parliamo di un DLC messo su con ogni crisma, e con la giusta attenzione nel non stemperare lo straordinario risultato raggiunto col gioco base. Citazioni, comparto tecnico, musiche, animazioni: The Donkey Kong Adventure non ha nulla da invidiare al titolo da cui deriva, e riesce persino ad offrire una buona longevità, che richiederà circa 10 ore per l’avventura base, e almeno altre 5 per il completamento di ogni sfida e segreto reperibile dopo i titoli di coda.

Verdetto

The Donkey Kong Adventure è un DLC solido e divertente, il cui principale pregio è quello di non sottostimare le aspettative dei fan, consegnando loro un’avventura che non solo è perfettamente in linea con l’esperienza di Mario+Rabbids, ma che riesce persino a correggere quelle due o tre controversie evidenziate in origine. Con queste premesse è impossibile negare un futuro roseo perla IP di Ubisoft Milano, ed anzi è ammirevole (e spassoso) che un videogame con delle premesse tanto assurde sia oggi uno dei master piece della lineup di Nintendo Switch. Questa avventura ha tutto quello che potreste aver amato nel gioco base: una trama assurda, personaggio divertenti e ben congegnati, azioni e stile da vendere, con in più il pregio di aver portato al grande pubblico un genere, quello degli strategici a turni, che da sempre è appannaggio di una nicchia per lo più lontana dalle attenzioni del grande pubblico.

 

Se The Donkey Kong Adventure vi stuzzica…

Perché a questo punto non provare Tropical Freeze? L’avventura uscita originariamente per Wii U è ora disponibile su Switch! Una vera e propria pietra miliare del genere paltform, e certamente uno dei migliori titoli in assoluto dedicati al gorillone Nintendo. Se invece ti piace la strategia, Xcom 2 è quello che fa per te! Disponibile anche in edizione estesa con il DLC “War of the chosen” è quanto di meglio ci sia attualmente nel panorama dello strategico a turni.