Demon Slayer ha conquistato il pubblico mondiale anche per le numerose curiosità e peculiarità che lo contraddistinguono

Il manga di Koyoharu Gotoge e, soprattutto, l’incredibile anime realizzato dallo studio Ufotable, sono diventati un fenomeno di proporzioni bibliche, ridefinendo totalmente la classifica degli shonen più amati dai lettori di tutto il mondo. Demon Slayer, infatti, nella sua versione cartacea caratterizzata da un tratto molto “old school” e, invece, nella sua avveniristica trasposizione animata, resa epica da animazioni al limite dell’immaginabile, in pochissimo tempo ha conquistato i favori di tutti coloro i quali si siano imbattuti nelle avventure di Tanjiro e dei suoi compagni. Nonostante questo successo, non tutti sono a conoscenza della miriade di piccole chicche, spesso e volentieri strambe, che caratterizzano quest’opera. Per questo abbiamo deciso di racchiudere in un solo articolo, le migliori curiosità su Demon Slayer.
Preparate la vostra katana, l’avventura vi attende.

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Tanjiro distruttore di demoni e d’incassi

Più che una curiosità su Demon Slayer, questa è una vera nota di merito che rimarrà nel cuore di tutti gli addetti ai lavori dell’opera.
Cosa ormai nota, sia ai più accaniti lettori di manga del mondo, sia ai neofiti dell’ambiente, è che il leggendario One Piece, opera del Maestro Oda, è il Re delle vendite nel mondo (oltre che dei pirati). Il regno di Monkey D. Rufy, è però stato sgominato, recentemente, dall’incredibile successo dell’opera di Gotoge che poco dopo l’inizio del 2020 ha sfondato la barriera delle 38 milioni di copie vendute, diventando il manga con il maggior numero di vendite in un solo anno. Un record che farebbe paura persino a Muzan.

 

Nomi iconici

Gotoge – sensei, senza alcun dubbio, quando ha prefigurato nella sua testa la storyboard della sua opera, ha deciso di donare ai suoi protagonisti tutti quanti nomi iconici e congeniali al loro Io.
In primis bisogna menzionare il nostro eroe Tanjiro Kamado, il quale impersona perfettamente le radici della propria famiglia. Il primo kanji del suo cognome infatti significa “forno a legna”, mentre il suo nome contiene il termino “carbone”. Significati che si rifanno allo storico mestiere della sua famiglia di artigiani.
A questa lista si aggiungono anche Giyu, il leggendario pilastro dell’acqua, il cui nome significa “coraggio, eroismo e lealtà”, il terribile Muzan che porta con sé i termini “miserabile, pietoso e spietato”, o l’inquietante pilastro degli insetti, Shinobu, che ha come cognome il termine “farfalla”.

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Il pilastro degli insetti e delle curiosità

Tra i pilastri visti fin’ora nell’anime, Shinobu è senza dubbio quello che, in tutto Demon Slayer, vanta più curiosità. Oltre al già menzionato cognome legato alle farfalle, Shinobu è anche un rimando  al  dizionario dei ninja. Una peculiarità che è rispecchiata perfettamente nella sue estetica elegante, pacata, ma al tempo stesso brutale e volta alla distruzione, e nel suo stile di combattimento silenzioso e letale. Una sete di sangue incisa anche sulla sua spada tramite le parole “demone malvagio” e “distruggi e uccidi”. A dimostrare, ulteriormente, il vulcanico quanto nascosto, carattere di Shinobou, è stato il gesto di distruggere la sua originale divisa, spaccata frontalmente come quella di Mitsuri Kanroji, pilastro dell’amore, perché non congeniale ai suoi gusti.

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Cibo e molto altro

Tra le centinaia di curiosità legate al mondo di Demon Slayer, ce ne sono molte, per quanto possano sembrare buffe e strampalate, legate ai gusti personali dei personaggi.
Giyu Tomioka, il già menzionato pilastro dell’acqua, oltre ad essere l’unico personaggio dell’opera ad avere uno spin-off tutto suo, dove vengono narrati gli avvenimenti dopo l’incontro con Nezuko e Tanjiro, è un grandissimo amante del salmone cucinato con il daikon (un ravanello invernale).
A lui si accoda il buon Rengoku, l’esplosivo pilastro del fuoco che sarà protagonista dell’imminente film di Demon Slayer, è un grande amante delle orate grigliate e delle patate dolci, oltre che ammiratore del sumo e del wrestling.


Spade per tutti i colori

L’ultima curiosità legata al mondo di Demon Slayer è collegata alle leggendarie spade anti demone.
Queste katana sono famose con il nome Nichirin (che significa “anello del sole”) e sono forgiate, prevalentemente, attraverso l’unione di due materiali molto rari quali la sabbia di ferro e, l’ancor più raro, minerale cremisi scarlatta. Entrambi devono la propria abilità anti demone per il fatto di assorbire costantemente l’energia solare e possono essere trovati solo su antichi ed altissimi monti, tra i  quali, la più famosa, è la Montagna del Sole. Oltre a ciò, le lame delle Nichirin ottengono una colorazione diversa in base all’abilità di controllo della respirazione del proprio padrone. I colori conosciuti, oltre al celebre nero di Tanjiro, sono il giallo, il verde, il rosso, il bianco, il grigio, l’indaco, il rosa e il blu.

Leonardo Diofebo
Classe '95, nato a Roma dove si laurea in scienze della comunicazione. Cresciuto tra le pellicole di Tim Burton e Martin Scorsese, passa la vita recensendo serie TV e film, sia sul web che dietro un microfono. Dopo la magistrale in giornalismo proverà a evocare un Grande Antico per incontrare uno dei suoi idoli: H. P. Lovecraft.