I misteri irrisolti in One Piece

Attenzione: sconsigliamo la lettura a coloro che non siano al passo con l’opera

Sono passati già 22 anni da quando un giovane aspirante marinaio prese il largo, partendo dall’isola di Foosha, per realizzare il suo sogno: diventare il Re dei pirati. Era il 1997 quando il maestro Eiichirō Oda riuscì a far pubblicare il primo capitolo di quello che è, tutt’oggi, il manga più venduto della storia. Durante questi anni di attività, Oda ha dato vita ad una miriade di personaggi, di storie e di sottotrame. Tuttavia, One Piece non è ritenuto interessante solo per i suoi personaggi e per l’intreccio narrativo, ma anche per i misteri, le domande irrisolte che Oda si è lasciato di proposito indietro e che svelerà solo a tempo debito.

Questi non sono affatto pochi, tanto che i lettori e i fan si sbizzarriscono ormai da parecchio con teorie ed elucubrazioni varie. Alcuni interrogativi pendono su argomenti alquanto importanti all’interno dell’economia del mondo pirata di Oda, altri invece su aspetti un po’ meno centrali, ma tutti sono ugualmente interessanti e, conoscendo il mangaka in questione, non ci sarà da stupirsi se la risposta a determinati misteri sarà alquanto stramba.

Dalla miriade di interrogativi lasciatici dal creatore di One Piece, ne abbiamo pescato qualcuno su cui poter fantasticare. Ovviamente sconsigliamo la lettura a coloro che non siano al passo con l’opera per evitare possibili spoiler.

One Piece misteri

La nuova cicatrice di Zoro

Dopo la separazione della ciurma alle isole Sabaody a causa dell’intervento di Bartholomew Orso, ogni componente è rimasto ad allenarsi per due lunghi anni. Ogni pirata della ciurma di Cappello di Paglia ha avuto la fortuna di trovare un maestro che lo ha addestrato, migliorando nella propria specialità. Fra di loro, particolare fortuna ha avuto Zoro, capitato fra le mani di Drakul Mihawk, il più grande spadaccino del mondo e, di conseguenza, futuro rivale del guerriero dai capelli verdi.

Pur sapendo quale sia l’obiettivo ultimo di Zoro, Mihawk accetta comunque di addestrarlo nella sua Kuraigana. L’aspetto di Zoro subisce un mutamento proprio alla fine dei due anni di addestramento: una vistosa cicatrice sull’occhio sinistro. Tale cicatrice desta sospetto, in quanto non è ancora chiaro se Zoro abbia effettivamente perso un occhio, che in effetti non viene mai aperto, oppure se Mihawk gli abbia fatto dono di qualche tecnica particolare.

Secondo alcune teorie, molto simili alla storia dello sharingan di Kakashi, parrebbe invece che Zoro abbia preso possesso di uno degli occhi di Mihawk, anche se non è dato sapere se questi siano dotati di poteri o meno, nonostante – almeno dall’aspetto – sembrino essere fuori dal normale, molto simili a quelli di un rapace. Queste teorie potrebbero anche concretizzarsi in un nulla di fatto, in quanto Oda potrebbe aver modificato l’aspetto di Zoro puramente per gusto estetico.

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Joyboy e i cento anni di vuoto

Il Governo Mondiale, per ragioni sconosciute, ha volontariamente eliminato qualsiasi documento che riportasse delle notizie o informazioni relative ai 100 anni precedenti la sua formazione. Questo periodo storico è stato ribattezzato col nome di “100 anni del grande vuoto” o “secolo vuoto”.

Su questo periodo praticamente sconosciuto girano molte voci, una delle quali è legata alla persona di Joyboy. Egli sarebbe un uomo vissuto durante questi misteriosi cento anni, e una delle sue volontà sembra fosse quella di riportare in superficie l’arca Noah con l’aiuto della principessa Poseidon. L’arca Noah, infatti, era stata progettata e costruita proprio durante i 100 anni di vuoto dagli Uomini Pesce, in modo da consentir loro di emigrare verso la superficie terrestre. L’enorme imbarcazione si sarebbe potuta muovere solo col potere di Poseidon, ossia quello di poter comunicare con i possenti Re del Mare. Tuttavia, Joyboy non riuscì a mantenere la promessa, e lasciò alla principessa un Poignee Griffe contenente le sue scuse.

Sebbene l’uomo non fosse riuscito a tener fede alla parola data, gli Uomini Pesce conservarono l’arca negli anni, e il potere di Poseidon passò poi di principessa in principessa (da qui il nome dell’arma ancestrale). Secondo alcune teorie, pare che Joyboy fosse una figura di spicco di un antico regno andato distrutto durante una grande guerra verificatasi durante il secolo vuoto. Sull’Isola degli Uomini Pesce sopravvisse la leggenda di Joyboy, la quale vuole che in futuro arriverà qualcuno portare a temine la sua impresa, iniziata secoli prima proprio dal misterioso individuo.

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I Poignee Griffe

Restando in tema secolo vuoto, si è detto che non ci sono testimonianze riguardo a questo preciso periodo storico, ma non è del tutto vero. Le uniche fonti di conoscenza sono i Poignee Griffe, degli enormi blocchi di pietra sui quali sono stati incisi dei caratteri all’apparenza incomprensibili e senza senso. In verità, i simboli appartengono ad una lingua ormai dimenticata e che in pochissimi sanno decifrare: lo studio di tale lingua è inoltre vietato dal Governo Mondiale, in quanto ritenuto un crimine gravissimo, come dimostrato dagli eventi di Ohara.

Sembrerebbe che questi blocchi siano stati costruiti da una famiglia del paese di Wa, e che ne esistano solo trenta esemplari. Fra questi ve ne sarebbero quattro, di colore rosso, chiamati Road Poignee Griffe che indicherebbero le coordinate di quattro isole: al centro di queste quattro si troverebbe Raftel, isola dove pare sia custodito l’ambito One Piece. I restanti esemplari, invece, riportano informazioni sulle armi ancestrali e sulla storia dei 100 anni di vuoto, in particolare quella riguardante il Regno antico, paese natale di Joyboy.

Pare che il Regno antico sia stato distrutto durante il secolo vuoto, in un conflitto di dimensioni globali, che lo avrebbe visto fronteggiare una coalizione di più stati. Questa coalizione, dopo aver eliminato totalmente il proprio avversario, senza lasciarne traccia, sarebbe quella che ha poi dato vita al Governo Mondiale. Non si è però ancora scoperto nessun dettaglio riguardante il secolo vuoto, oltre a quelli riportati.

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Le armi ancestrali

Nel mondo di One Piece esistono tre armi ancestrali, così chiamate in quanto hanno il potere di distruggere il mondo così come lo si conosce. Il loro potere è tale da considerarle come delle potenziali armi di distruzione di massa, tanto che ad esse sono stati dati dei nomi di divinità antiche.

Una di queste è Poseidon, di cui abbiamo parlato in precedenza. Vi è poi Pluton, l’arma ancestrale che per prima viene nominata all’interno della storia: a introdurla è Crocodile, al tempo membro della flotta dei Sette, secondo il quale si tratterebbe di una nave da guerra progettata dai mastri carpentieri di Water Seven per il Regno antico. L’eterna cascata nei pressi di Water Seven potrebbe addirittura essere uno dei risultati dell’uso di tale arma, la cui posizione è al momento sconosciuta. Ultima arma, ma non per questo meno importante, è Uranus. Di questa non si conosce esattamente l’entità ma, secondo le teorie, partendo dal nome, avrebbe a che fare coi giganti. Nella mitologia greca, Urano è la personificazione del Cielo, oltre che il padre dei primi Giganti.

Questo farebbe pensare agli esperimenti del dottor Vegapunk riguardo la gigantificazione: nella saga di Punk Hazard, la ciurma di Rufy ha ritrovato dei resti di gigante, probabilmente esito degli esperimenti del celebre scienziato, a cui Caesar Clown stava cercando di dare un seguito, usando barbaramente i bambini come cavie. Altre teorie vogliono invece che Uranus sia legata al cielo, e che sia la causa dell’innalzamento del livello del mare. La prima ipotesi ha molto più seguito, essendo supportata da vari probabili indizi disseminati da Oda, ma il tutto risiede ancora nel campo delle ipotesi.

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I Cinque Astri di Saggezza

Il Governo Mondiale, come è facilmente intuibile, è un’entità che è al centro di molti misteri e causa di numerosi eventi, spesso catastrofici. Ha a che fare con diversi organi, fra cui la Marina, i Cipher Pol, la Flotta dei Sette ecc. A capo di tutto vi sono i Cinque Astri, ossia cinque uomini la cui autorità sta sopra a ogni altro ente governativo, e le cui menti stanno dietro al Buster Call di Ohara, la nomina dei membri della Flotta dei Sette, e molto altro ancora.

Sebbene possa sembrare che non vi sia niente e nessuno sopra i Cinque Astri, in verità non è così. Segretamente, fra le ombre, essi seguono le direttive di un individuo di nome Im, la cui esistenza è nota solo ed esclusivamente ai Cinque Astri. Im si reputa al di sopra di tutto, tanto da sedersi sul Trono Vuoto di Marijoa, rimasto vacante proprio per simboleggiare l’eguaglianza fra le varie nazioni che fanno parte del Governo Mondiale. Fino ad ora, Im è comparso solo una volta, ma quel poco che si è visto ha fatto nascere già numerosi interrogativi: in poche vignette, lo vediamo strappare i manifesti di Rufy e Barbanera, conficcare una lama in quello di Shiraoshi, ed ammirare quello di Bibi.

L’infilzare il manifesto della Principessa Sirena è un gesto che potrebbe stare a significare la “perdita” di una delle tre armi ancestrali, in quanto, nella probabile ottica di Im, Shiraoshi difficilmente si schiererebbe a fianco del Governo Mondiale. L’occhiata lanciata verso il manifesto di Bibi potrebbe invece riferirsi a Pluton, poiché secondo Crocodile, l’arma ancestrale dovrebbe trovarsi proprio nel regno di Alabasta.

Im, inoltre, porta con sé un altro interrogativo: quando contempla i manifesti lo si vede di fronte ad un enorme cappello di paglia, all’interno di una cella frigorifera nei sotterranei di Marijoa. Questo cappello è praticamente uguale a quello di Shanks/Rufy, se non per le dimensioni. Che abbia qualcosa a che fare col tesoro mondiale di Marijoa? E per quale motivo Rufy ne porta uno praticamente uguale? Il cappello, inoltre, sembra abbastanza simile a quelli che indossavano gli abitanti della Luna in alcuni affreschi di Skypea. Tutto questo ci porta a pensare che questi elementi non siano semplici coincidenze, ma rimandi ad un’antica cultura, forse collegata al Regno antico. Un altro grande mistero di One Piece.

Le ombre del triangolo Florian

Il triangolo Florian rappresenta un vero e proprio incubo per i marinai, essendo una delle zone più pericolose del Grande Blu. I tre vertici di questo triangolo figurativo sono Impel Down, Enies Lobby, e il QG della Marina. In questa zona, la nebbia e le nuvole sono così fitte da non lasciar passare neanche un raggio di Sole, tanto che vige una notte eterna: è proprio dentro il triangolo Florian che Rufy e la sua ciurma arrivano su Thriller Bark, facendo la conoscenza di Gekko Moria.

La pericolosità e l’alone di mistero che rende famoso questo tratto di mare, però, non è da attribuirsi solo all’equipaggio del membro della Flotta dei Sette. Sebbene molte delle scomparse avvenute dentro il triangolo Florian siano attribuite a lui, la maggior parte delle navi e dei suoi equipaggi non sono più state ritrovate per altri motivi. Tali fenomeni, infatti, hanno avuto inizio ben prima che Gekko Moria arrivasse all’interno del triangolo Florian.

A destare sospetti sono le enormi ombre che si possono intravedere navigando proprio in questo tratto di mare: sembrano esseri assurdamente grandi, molto più di Thriller Bark (che ricordiamo essere praticamente un’isola). Potrebbero essere specie di animali simili a Zunisha o Re del Mare ancora più grandi del normale, ma cosa li abbia portati lì e perché non ci è ancora dato saperlo.

Le origini di Dragon

Monkey D. Dragon è il capo supremo dell’Armata Rivoluzionaria, nonché padre di Rufy e figlio di Garp. Il suo scopo è quello di rovesciare il Governo Mondiale, e proprio per questo è il criminale più ricercato al mondo. Intorno a lui aleggia un alone di mistero: è comparso poche volte e per brevi tratti, all’interno dell’opera.

Del suo passato si sa pochissimo: è nato nel regno di Goa, ed era fra gli spettatori dell’esecuzione di Gol D. Roger a Rogue Town. Le ragioni per cui si è distaccato dalla famiglia, abbandonando il figlio, e non ha seguito l’esempio del padre, schierandosi quindi contro la Marina Militare ed il Governo Mondiale, sono avvolte dal mistero. Non è da escludere che possa essere stato un componente del Governo Mondiale o della Marina che, in seguito a determinate scoperte, ha deciso di sovvertire l’ordine globale.

Barbanera e i frutti del Diavolo

Marshall D. Teach, altrimenti conosciuto come Barbanera, è uno dei pirati più temuti nel mondo di One Piece. È il responsabile della morte di molti altri pirati, fra cui Barbabianca, suo ex capitano, durante l’epica guerra all‘ex QG della Marina Militare, Marineford. Sfruttando i poteri del suo frutto del Diavolo, Dark Dark, riesce a battere Barbabianca e a prendere il suo posto fra i quattro imperatori, mollando così la Flotta dei Sette.

Oltre a questo “scambio”, Barbanera ha prelevato dal corpo di Barbabianca anche i poteri del suo frutto del Diavolo, divenendo così il primo essere umano nella storia ad esser dotato dei poteri di due frutti contemporaneamente. Il procedimento grazie al quale sia stato possibile tutto ciò resta ancora un mistero: la soluzione all’interrogativo è quasi sicuramente da ricercare nella natura del frutto Dark Dark o in quella del suo corpo. Molto probabilmente, Barbanera non è da considerarsi in tutto e per tutto un normale essere umano: che sia veramente così?

Volontà della D

La questione è ormai nota a chiunque abbia letto anche solo parte dell’opera di Oda: all’interno di One Piece, sono presenti svariati personaggi che hanno una “D.” nel nome, fra cui Rufy, Dragon, e persino Roger. Questa lettera è come una sorta di marchio, anche se non è ancora chiaro cosa stia a significare. Lo stesso Barbabianca, durante i suoi discorsi, la menziona, dicendo che la morte di un portatore della “D.” non spegne la sua volontà, e che questa verrà ereditata da qualcun altro, il quale porterà avanti il suo volere. Probabilmente la “D.” è legata al tesoro su Raftel, così come il popolo dell’Antico Regno. Alcune voci vogliono, infatti, che i portatori della “D.” non siano altro che i discendenti (o le loro reincarnazioni, seguendo le parole di Barbabianca) di questo antico popolo che si è schierato a gran voce contro il Governo Mondiale.

Cosa è One Piece

Oda ha già parlato del tesoro più prezioso del mondo, ambito premio finale e sogno proibito di qualsiasi pirata. In molti pensavano che il tesoro fosse qualcosa di astratto, differente rispetto al classico forziere pieno di ricchezze, ma il mangaka ha già smentito questa voce, affermando che One Piece è qualcosa di concreto. Secondo le dicerie che girano fra i pirati, si celerebbe alla fine della Rotta Maggiore, probabilmente sull’isola di Raftel, dove Gol D. Roger lo avrebbe nascosto prima di essere giustiziato. Chiunque lo trovi per primo sarà il legittimo erede al “trono” di Re dei Pirati.

Gli unici a sapere effettivamente cosa sia e dove si trovi sono gli ex membri della ciurma di Roger, fra cui Rayleigh. Che anch’esso sia legato all’Antico Regno e ai cento anni di vuoto? Secondo Oda, dovremmo arrivare ad una risposta fra più o meno cinque anni, in quanto questo è l’intervallo temporale che il mangaka ha annunciato manchi alla conclusione della sua fantastica opera.

Salvo Cifalinò
Ingegnere per vocazione, nerd per passione. Tecnologia, videogames e fumetti, senza dimenticare la birra, sono ormai un mix quotidiano che lo sfama da quando era un frugoletto (ok, la birra forse no). Inizia a scrivere sulle testate online nell'ormai lontano 2010 senza mai essersi allontanato dalla tastiera.