La morte di Halyna Hutchins ha scosso Hollywood: revisione in vista per l’uso delle armi da fuoco sui set?

La morte di Halyna Hutchins, colpita da una delle armi di scena sul set di Rust, sembra aver scosso Hollywood dalle fondamenta. Nella capitale del cinema a stelle e strisce in queste ore è in corso un dibattito sull’utilizzo delle armi da fuoco sul set, una storia complicata e non certo priva di incidenti.

Ne è un esempio la tragica morte di Brandon Lee avvenuta nel 1993 sul set de Il Corvo, avvenuta proprio per la negligenza di alcuni membri della troupe nella preparazione dei proiettili a salve. Ma, al di là degli incidenti, l’intera industria dello spettacolo statunitense, è costretta a convivere in maniera decisamente malsana con la presenza delle armi da fuoco.

Il “rapporto libertino” tra le pistole e la popolazione degli Stati Uniti è cosa fin troppo nota, oggetto di dibattito da decenni. Non è questa la sede per approfondire l’argomento (vi rimandiamo al documentario Michael Moore, ancora tristemente attuale a vent’anni di distanza). La cosa ha effetti anche sugli show, nel cinema e nella televisione. Molto spesso le emettenti televisive sospendono la messa in onda delle trasmissioni violente e dove si fa largo uso di armi da fuoco. Ci sono stati anche interpreti, come Megan Boone di Blacklist, che hanno rifiutato di portare altre pistole o fucili in scena dopo tragedie come il massacro della Parkland high school.

La domanda di tutti quindi è: come può accadere ancora, nel 2021, un incidente assurdo come quello che è costato la vita ad Halyna Hutchins?

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Una presa di coscienza per Hollywood dopo la morte di Halyna Hutchins: non verranno più usate armi da fuoco vere sui set?

In queste ore si sta discutendo se bandire in maniera definitiva le armi da fuoco dai set delle pellicole e delle produzioni televisive. Alexi Hawley, showrunner di The Rookie, ha discusso la cosa in un memoriale. Hawley ha reso noto quanto fosse sconvolgente la morte di Hutchins, sostenendo che fosse ora di bandire le armi vere dai set.

A questo memoriale hanno fatto eco diverse iniziative, inclusa una (immancabile) petizione su Change, dove oltre 30000 persone hanno chiesto di utilizzare più armi da fuoco reali per girare scene d’azione. Anche il regista Craig Zobel ha sostenuto come ora, grazie alla computer grafica, sia sostanzialmente inutile rischiare la vita delle persone usando armi vere. La proposta è stata rilanciata anche da Eric Kripke. Il regista di The Boys e creatore di Supernatural ha sostenuto come ora sia possibile limitarsi all’uso dei muzzle flash per rendere realistiche le sparatorie.

Insomma, il dibattito è in pieno corso di svolgimento. E forse, proprio la presa di coscienza dell’industria di Hollywood sulla limitazione delle armi da fuoco, potrebbe rendere l’insensata morte di Halyna Hutchins meno priva di significato.

(fonte: Deadline)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.