I primi quattro Transformers in un’unica Collection

Recentemente abbiamo recensito su questi fogli virtuali il quinto episodio di Transformers. La recensione, pur strappando la sufficienza, è riassumibile con un “mobbastaveramenteperò”, perché effettivamente la saga di Michael Bay comincia a stancare. Un po’ stanchi, quindi, ci siamo rivisti la quadrilogia originale in Blu-Ray, così da poter capire se valga la pena investire i vostri soldi nel cofanetto proposto da Paramount, o se fosse preferibile spenderli in coriandoli di scuse da utilizzare nel caso facciate un torto a qualcuno.

Esegesi del Cofanetto

Iniziamo subito con l’aspetto tecnico dei film in questione, piuttosto importante se pensiamo a quanto il perno dei film altro non siano che le esplosioni e gli schiaffi metallici. La qualità video è ottima per tutti e quattro i dischi, mentre quella audio, comunque sempre di ottimo livello, non presenta le stesse tecnologie, come il Dolby Atmos, in tutti i film. Questo perché, crediamo, la quadrilogia è stata realizzata accorpando le vecchie versioni Blu-Ray. Cosa ce lo fa pensare? Vediamo l’edizione com’è, fisicamente: tolto il cellophane ci si trova davanti ad una semplice scatola in cartone, aperta da un lato, nel quale si trovano quattro canonici box di Blu-Ray, con una grafica comune. I dischi contenuti all’interno sono tutti esteticamente diversi tra loro (cosa che potrebbe far uscire di senno il collezionista più puntiglioso). Uno dei film, il secondo, presenta addirittura la scritta “disc one”, come fosse stato estratto da un’edizione doppio disco e infilato in questa raccolta. D’altra parte, non ci sentiamo di essere troppo critici, per il semplice fatto che la quadrilogia viene venduta a circa 18 euro, ma certamente un po’ più di cura sarebbe stata cosa gradita.

Per quanto riguarda i contenuti speciali, c’è da fare un discorso analogo, ovvero riscontrare un livello qualitativo altalenante. Nel quarto disco, ad esempio, non c’è alcun contenuto speciale. Nel primo ce ne sono molti, la maggior parte dei quali però visibili solo in streaming, non dal disco, e soprattutto ad una risoluzione vergognosa. Per il resto, la tipologia di contenuto è quella che chiunque abbia mai preso in mano un home video conosce bene: commenti del regista, dietro le quinte e scene tagliate. Ci ripetiamo, quindi: nonostante non si tratti di un’edizione super-lusso, o di una che punti a restituire la massima completezza di tutto quello che ruota attorno ai Transformers, un po’ più di impegno sarebbe stato ben accetto. Ma passiamo ai film!

Fenomenologia della Saga

Transformers, in quanto saga, parla di poco, e bisogna prenderla così com’è, semplicemente perché non vuole fare altro. Ognuno dei quattro film mette in scena lo scontro tra Autobot e Decepticon, con la razza umana che prende posizioni diverse di pellicola in pellicola. I personaggi sono stereotipati, le battute scontate e autocelebrative come solo un certo cinema americano sa fare, la telecamera indugia in troppe scene al rallentatore e gira inutilmente attorno alle cose, perché a Bay piace così. Esplosioni, aerei, flotte di navi, riprese aeree, tutto sembra essere messo dov’è solo per alzare di volta in volta l’asticella di quanto è possibile fare un film ignorante. Eppure, in fondo, va bene in questo modo. Perché Transformers è una saga di puro intrattenimento, che non vuole raccontare niente di più elevato dei buoni che prendono a schiaffi i cattivi, né vuole mostrare altro se non puro spettacolo. Certo, quindi, che chi cerchi qualcosa di più significativo ha sbagliato direzione in cui guardare. Ma per gli altri, che vogliono passare un paio d’ore e mezza circa con il cervello staccato, osservando solo casino ben messo in scena, è sicuramente la scelta giusta. Perché Bay le botte le sa mettere in scena, il livello di spettacolo è costante ed elevato, soprattutto perché sempre accostato a un impianto tecnico di prim’ordine, sia per scelte cromatiche che per inquadrature o effetti speciali. L’azione è tanta, è serrata e ben gestita, quasi sempre perfettamente leggibile e intrigante.

La domanda è un’altra, ed è importante dato l’argomento trattato: vale la pena spendere soldi per il cofanetto? Ha senso vedere ancora una volta i film? Mah, nutriamo dei dubbi. Di action movie ne escono a pacchi, e certamente non sono film che è interessante rivedere perché, banalmente, da una seconda visione non si trae nulla di nuovo. Non si ha neanche un gran senso di progressione tra un film e l’altro, perché la saga non porta avanti una vera e propria epopea: ogni volta, per motivi labili, è necessario che volino schiaffi tra le due parti in lotta. Certo, c’è spesso il piacere della scoperta di quale nuovo assurdo motivo si siano inventati gli sceneggiatori per infilare i Transformers in improbabili epoche storiche, ma si tratta di film che, anche visti alla rinfusa, non perdono più di tanto. Fare una maratona di Transformers, probabilmente, risulterebbe tedioso. Senza dimenticare che il quarto film è veramente poco digeribile, funestato da problemi di ritmo e da momenti vuoti, mentre il primo ed il terzo sono certamente i punti più alti della saga, con il secondo capitolo un po’ sottotono.

Conclusioni

Quindi? Il quindi è molto semplice: la collection costa poco e non è granché sotto il punto di vista collezionistico né sotto quello contenutistico. Se non avete mai visto Transformers, meno di 20 euro per circa 10 ore di proiezione si possono tranquillamente spendere, a prescindere dal fatto che poi la saga vi piaccia o meno. D’altro canto però, se li avete già visti, non ha davvero senso acquistare questa raccolta, anche se siete super-appassionati. Il perché è a sua volta semplice: il quinto film, appena uscito, non è incluso, e sicuramente apparirà in una collection successiva. La cosa migliore sarebbe sicuramente quella di aspettare che la serie finisca (prima o poi dovrà succedere), per acquistare un’edizione più di pregio, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto collezionistico e nella speranza di un output video 4K, qui mancante. Questo non per togliere qualcosa alla qualità dei film come action movie caciaroni, dal momento che sotto questo aspetto funzionano mediamente bene, bensì perché, oltre alla saga cinematografica di per sé, parliamo pur sempre e soprattutto di una specifica edizione Blu-Ray casalinga.

Luca Marinelli Brambilla
Nato a Roma nel 1989, dal 2018 riveste la carica di Direttore Editoriale di Stay Nerd. Laureato in Editoria e Scrittura dopo la triennale in Relazioni Internazionali, decide di preferire i videogiochi e gli anime alla politica. Da questa strana unione nasce il suo interesse per l'analisi di questo tipo di opere in una prospettiva storico-politica. Tra i suoi interessi principali, oltre a quelli già citati, si possono trovare i Gunpla, il tech, la musica progressive, gli orsi e le lontre. Forse gli orsi sono effettivamente il suo interesse principale.