Netflix e l’atmosfera natalizia

Natale e Cinema, un binomio eterno e indissolubile. Parte dell’atmosfera natalizia, ogni anno, passa inevitabilmente dai tanti film a tema, alcuni dei quali col tempo sono diventati cult.
Pensiamo ad esempio a Una poltrona per due, classico della vigilia, o Miracolo sulla 34a strada o ancora Mamma ho perso l’aereo, e tanti altri.
Da oggi, la succitata atmosfera passa anche da Netflix attraverso le vesti insolite di Kurt Russell, che indossa i panni di un Santa Claus atipico, nonostante la chioma bianca e la folta barba, ma comunque certamente meno dissacrante e più autentico del Babbo Bastardo di Billy Bob Thornton (che tuttavia abbiamo amato, sia chiaro n.d.R.).
Questo è il “Babbo” a tutti gli effetti, pur senza quei 40 kg in più con cui “lo disegnano”, e del resto non potevamo aspettarci niente di meno dal produttore Chris Columbus, già regista dei due Mamma ho perso l’aereo, e sceneggiatore di Gremlins.

È lui la guida spirituale di Clay Kaytis in questo percorso che ammicca a tutta una filmografia di genere e non solo, citando persino Star Wars.

La famiglia Pierce ha sempre festeggiato il Natale e documentato il tutto attraverso dei filmati presentati anche a noi in apertura, ma purtroppo ora che il padre è venuto a mancare, per i giovani Teddy (Judah Lewis) e Kate (Darby Camp) e per la loro mamma nulla è più come prima. In particolar modo Teddy rischia di prendere una brutta strada, e durante le feste pensa ad uscire con degli amici non proprio raccomandabili anziché stare a casa, come faceva un tempo e come la sorellina vorrebbe.
La piccola Kate crede ancora nel Natale e soprattutto a Santa Claus – che qui rappresenta anche allegoricamente l’essenza della festa e dello stare in famiglia – e quando ottiene la prova della sua esistenza si tuffa di nascosto, insieme al fratello, nella slitta guidata dalle renne. Qui però un improvviso incidente metterà a rischio i tanti regali di tutti i bambini del mondo e i due ragazzini dovranno aiutare Babbo a far sì che questo non accada, trasformando la loro notte della vigilia in quel magico viaggio che è il sogno, rispettivamente nascosto e dichiarato, di grandi e piccini.

Christmas Chronicles (questo il titolo originale) scorre piuttosto fluidamente nell’arco di circa 1 ora 40, raccontandoci una storia di certo un po’ banalotta ma che ci regala un’endovena di allegria e positività, facendo il suo dovere e calandosi con dignità nel calderone dei tanti film “natalizi”, abusando di cliché come non ci fosse un domani e finendo nel citazionismo in maniera delicata e piacevole, che si tratti del già menzionato Star Wars o del più affine The Grinch.

È anche visivamente che questo film ci fa fare il pieno di gioia, offrendoci scene di uno straripante tripudio cromatico che mette in risalto la variegata palette, che si accende a intermittenza come le luci di un albero e ci fa brillare gli occhi, accerchiandoci sempre di più con un’atmosfera gioviale e briosa, a cui contribuiscono i simpatici elfi in stile minions.

A salvare il Natale, dunque, ci pensa Kurt Russell, manifestandosi indubbiamente come il plus dell’intera opera, con la sua incredibile presenza scenica e la versatilità e capacità di calarsi in qualsiasi tipo di ruolo, che sia Jena di 1997: Fuga da New York o questo Santa Claus che ci sembra quasi la versione pacioccona del Boia di Hateful Eight.

Sarà proprio lui che, tra qualche anno, ricorderemo come simbolo di questa pellicola un po’ macchiettistica e che non può non sapere di già visto, ma a cui si perdona di tutto e di più grazie al suo protagonista e al senso di leggerezza che sa trasmetterci.

qualcuno salvi il natale

Verdetto

Qualcuno salvi il Natale è un film Netflix orchestrato da Chris Columbus, già regista di Mamma ho perso l’aero e sceneggiatore di Gremlins, e qui produttore di un’opera che vede al timone il cineasta Clay Kaytis, ma soprattutto un Santa Claus particolare: Kurt Russell.
L’attore mette in scena un Babbo Natale atipico ma sorprendente, accompagnandoci durante l’ora e 40 di proiezione di un film di certo colmo di stereotipi e che sa di già visto, ma che è in grado di trasmetterci tutta la gioia e lo spirito di natalizio di cui è costituito, grazie ad un ritmo incalzante, a un tripudio di colori e, ovviamente, ad un protagonista eccellente.
Un film da vedere in famiglia durante le feste, per corroborare quella gioviale e rasserenante atmosfera natalizia.

Se avete apprezzato Qualcuno salvi il Natale…

Oltre ai grandi classici citati in fase di recensione, come ad esempio Mamma ho perso l’aereo, vi suggeriamo nuovamente la visione di Babbo Bastardo e Babbo Bastardo 2, commedie assolutamente divertenti e dissacranti. Non possiamo poi non consigliarvi SOS Fantasmi, col solito incredibile Bill Murray.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.