E poi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata…

Dopo la recensione di Noi Siamo I Guardiani della Galassia, siamo qui oggi per parlarvi di un altro bel volumone Panini Comics pubblicato in puntuale coincidenza con l’uscita cinematografica di Guardiani della Galassia Vol. 2, e cioè Rocket Raccoon: Il Guardiano del Quadrante Keystone E Altre Storie. Trattasi di nuova edizione di un volume già pubblicato in passato come 100% Marvel, con il nome (peraltro meno ingannevole) di Rocket Raccoon & Star Lord: Mondi sul Precipizio. Questo perché, al di là della menzione nel titolo riservata oggi esclusivamente al procione spaziale preferito della Casa delle Idee, il fumetto contiene anche parecchie storie di Star Lord, disegnate tra l’altro da nomi nient’affatto irrilevanti. Ma, inutile mentirci, l’interesse primario, ancor più che per il personaggio di Rocket, qui in un’incarnazione diversa da quella odierna molto più “cazzona”, è per qualcun altro ancora: il disegnatore creditato in copertina, sua maestà Mike Mignola.

rocket raccoon: il guardiano del quadrante keystone

Il Guardiano del Quadrante Keystone è infatti la mini-serie dedicata a Rocket Raccoon firmata dal padre del personaggio, Bill Mantlo, e da un Mike Mignola anni ’80 in grandissimo spolvero. I lettori e/o artisti di voi che seguono il lavoro di quest’ultimo troveranno pane per i propri denti nel retro-tracciare una continuità temporale del segno di Mignola, che qui si sbizzarrisce forse come non mai, in una sequela di tavole assolutamente folli e infarcite di azione.

Ritmo e bizzarria sembrano andare di pari passo e di gran carriera, parole d’ordine della storia in quattro parti di un pianeta di animali parlanti intelligenti, giocattoli benevoli ma soprattutto assassini e umani… folli. Beh, non è proprio una sorpresa, a questo punto. Rocket Raccoon altri non è che un ranger, chiamato a difendere la pace di “Mezzomondo”, nonché innamorato della bella Llyla, una nutria, e fedele amico di Trichi, la cui specie potete ben immaginare da soli.

rocket raccoon: il guardiano del quadrante keystone

Ma questa mini-serie non è solo sfrenato eclettismo, allegorie psichedeliche e deliziose citazioni storico-letterarie (su tutte, la maschera del “respiro rosso”, in inglese “red breath”, invece della “morte rossa” di Poe, “red death”). È anche una pietra miliare nell’evoluzione del personaggio, di cui possiamo comprendere le origini, oggi più che mai poco chiare e lasciate volutamente nebulose, o persino il lampo di folle genialità, il gusto per l’avventura, gli inizi rocamboleschi, la provenienza geo-spaziale. Elementi quali la Bibbia di Mezzomondo e Blackjack O’hare, leader dei conigli neri assassini, sono stati ripresi in storie più recenti (come la run di Skottie Young, recentemente ristampata in volume) ma ci sono già, nel Guardiano del Quadrante Keystone, probabilmente contestualizzati meglio che da qualsiasi altra parte.

Insomma, se non vi dispiace lo stile dei fumetti degli anni ’80, se vi interessa saperne di più, ma tanto di più, sul procione dei Guardiani della Galassia, o semplicemente se siete folli abbastanza per gettarvi nella guerra dei giocattoli concepita da Mantlo e Mignola, non esitate ad accaparrarvi questo volume, comprensivo anche dell’episodio di esordio assoluto di Rocket Raccoon, su e con l’Incredibile Hulk e disegnato da Sal Buscema.

rocket raccoon: il guardiano del quadrante keystone

A tali storie dal pelo decisamente arruffato fanno da contraltare quelle componenti il ciclo di Star Lord collocato appena dopo la Corona Vuota (recentemente edito ne I Grandi Tesori Marvel), con l’episodio finale di Chris Claremont e i successivi di Doug Moench. È buffo come questo Star Lord sia totalmente agli antipodi sia della sua incarnazione moderna, che di quella originaria di Rocket, rappresentando la versione Marvel di un certo tipo di fantascienza letteraria, molto più “seriosa”, del tempo.

Inutile dire come queste storie non costituiscano il piatto dominante del volume, che difatti in questa ristampa rimuove persino dal titolo ogni menzione a Peter Quill, ma sono comunque una degna variazione sul tema, considerati gli autori coinvolti: oltre ai due sceneggiatori già citati, le matite spettano a Tom Sutton, Gene Colan, Carmine Infantino e Bill Sienkiewicz. Non male, eh? Ultimo avvertimento obbligatorio: anche qui, non aspettatevi lo Star Lord sbruffone e truffaldino che conoscete, o rischiate di rimanere piuttosto delusi.

rocket raccoon: il guardiano del quadrante keystone

Verdetto

Una mini-serie in 4 parti interamente dedicata a Rocket Raccon e alle sue origini sul folle pianeta di Mezzomondo, più il suo debutto fumettistico in coppia con Hulk, più una manciata di episodi del ciclo di Star Lord successivo alla Corona Vuota. Una gamma di autori, tra sceneggiatori e matite, da far girare la testa, compresa l’accoppiata da urlo Mantlo-Mignola a dipingere la propria versione weird-action dei funny animals Barksiani (era l’intenzione esplicita dello sceneggiatore, come spiegato nell’introduzione al volume). Se considerate i soliti moniti quando ci si avvicina a ristampe di storie anni ’80, ovvero tenendo presente che stile e personaggi differiscono davvero parecchio dalle controparti odierne, e non temete reazioni allergiche, non c’è altro motivo per perdersi questa perla.