Un nuovo Tweet di J.K. Rowling riaccende le polemiche sull’autrice?

A più di un mese di distanza dal suo ultimo Tweet, J.K. Rowling torna a far parlare di sé in una data particolare per il Regno Unito.

Il Governo di Boris Johnson ha infatti approvato il respingere la proposta di semplificare le procedure del Gender Recognition Act. Tramite questo documento per le persone con disforia di genere è possibile cambiare legalmente il proprio sesso agli occhi della legge britannica.

Che proprio questa giornata segni il ritorno dell’autrice di Harry Potter su Twitter sembra, come minimo, una strana coincidenza.

“Alle volte una maglietta parla per te” sostiene la scrittrice, per poi mostrare la foto della sua nuova T-Shirt, in cui possiamo leggere “Questa strega non brucia”. Un chiaro riferimento all’ondata di haters che ha coinvolto l’autrice negli ultimi tempi, in seguito alle sue dichiarazioni sulla disforia di genere, considerate transfobiche.

j k rowling lgbt

Le polemiche sono state riacutizzate dall’ultimo libro dell’autrice scozzese, Troubled Blood, nel quale un serial killer uomo cisgender si veste da donna per uccidere le proprie vittime. La scelta è stata vista come un attacco ai transessuali da parte della comunità di Twitter, portando all’hashtag #RIPRowling.

L’accusa di transfobia nei confronti dell’ultimo romanzo della Rowling viene considerata incosistente da parte di molti recensori (la letteratura presenta già diversi casi di serial killer che si travestono per compiere i propri delitti) e ha portato a una reazione nei confronti dell’hashtag citato poco fa, contrastato in breve tempo da quello #IStandWithJKRowling.

Comunque stiano le cose raccomandiamo ai lettori di leggere il romanzo e farsi una propria opinione. Tendenza che attualmente sembra andare per la maggiore, essendo Troubled Blood in testa alle classifiche del Regno Unito.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.