Ruby Rose parla del pesante clima sul set di Batwoman: condiviso il testo delle mail sugli abusi subiti da cast e troupe

La scorsa settimana ha trovato una motivazione l’addio di Ruby Rose al ruolo di Batwoman, una motivazione riassumibile in due parole: Dougray Scott. L’attrice ha rivelato come il collega avesse mantenuto un comportamento non professionale sul set dello show prodotto da The CW.

Rose ha accusato Scott di aver fatto male a una controfigura e di aver urlato più volte pesantemente sul set nei confronti delle donne presenti. Stando all’attrice, Scott aveva un’agenda tutta sua, arrivava e se ne andava quando voleva, e lavorare con lui sarebbe stato un vero e proprio incubo. Addirittura, Rose aveva chiesto alla produzione di applicare la regola del non urlare sul set, che sarebbe stata rifiutata. Questo l’avrebbe portata ad abbandonare la serie, accusa rigettata sia dallo stesso Scott che da Warner.

La casa di produzione sta infatti sostenendo che ad avere un comportamento non professionale sarebbe stata la stessa Rose. “Nonostante la storia revisionista che Ruby Rose sta condividendo […] Warner Bros Television ha deciso di non esercitare l’opzione di rinnovare Ruby […] per via di numerose lamentele riguardo il suo comportamento sul set”.

Adesso Rose sta cercando di far pendere di nuovo la ragione dalla sua parte. E, per farlo, ha condiviso gli screen di una serie di messaggi e mail su Instagram su quanto subito da cast e troupe sul set. Potete vederne alcuni screen qui di seguito.

Scott nei guai per il suo atteggiamento sul set di Batwoman: le critiche di Ruby Rose scoperchiano il vaso di Pandora?

Gli screen di Ruby sembrano rivelare molto più di una semplice situazione malsana tra la troupe e qualche membro del cast. In generale sembra che l’intero clima fosse avvelenato e che ci fossero problemi da parte della produzione. Tra le altre cose Rose ricorda come fosse stata costretta a partecipare alle riprese poco dopo aver subito un infortunio sul set. Inoltre sembra accusare di una solidarietà LGBT “di facciata” da parte della produzione.

A questo punto c’è da chiedersi se l’enorme materiale di mail condivisi (che trovate nella fonte) porterà a una nuova replica da parte della Warner in merito all’intera vicenda.

(fonte: CBR)

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.