Facciamo il punto sulla storia di Shenmue

Ormai ci siamo: mancano pochissimi giorni al debutto di Shenmue III, che avverrà il prossimo 19 novembre, rispettivamente a diciannove e a diciotto anni (giorno più, giorno meno) dalla pubblicazione di Shenmue e seguito in Europa sul magico Dreamcast. Qual emomento migliore per recuperare la storia dell’IP? 

A differenza di molti progetti recenti di rilancio di vecchi brand, Shenmue III non sarà né un remake né un reboot, bensì un sequel diretto di Shenmue II, a sua volta sequel diretto del capostipite della serie, in senso letterale: ciascun capitolo inizia proprio dove finisce il precedente.

Ma c’è di più: sappiamo già che la storia di Ryo non si concluderà con il gioco in uscita, che, anzi, ci porterà al 40% della saga, secondo le recenti dichiarazioni di Yu Suzuki (che ha tutto il materiale pronto dal 2000…): il primo Shenmue copre i primi due capitoli (il secondo, in realtà, è raccontato da un fumetto incluso nella versione per Xbox di Shenmue II), mentre Shenmue II quelli dal terzo al quinto; tenendo conto che i capitoli sono in tutto 16, Shenmue III dovrebbe includere il sesto, il settimo e forse l’ottavo.

Ma ogni cosa a suo tempo. Oggi ci prepariamo per l’uscita di Shenmue III, concentrandoci sulla storia nota fino ad ora, cioè quella narrata nei primi due episodi della serie. Chiaramente, l’opzione migliore sarebbe quella di giocare ai due titoli, che giusto l’anno scorso sono stati pubblicati in accoppiata su PlayStation 4, Xbox One e PC.

Quella che segue sarà una ricapitolazione, utile tanto a rinfrescare la memoria di chi ha messo mano a Shenmue nella scorsa decade, quanto ai neofiti che sono intrigati da Shenmue III ma non hanno avuto modo o voglia (peccato mortale, secondo gli shenmuisti ortodossi!, NdR) di recuperare i primi due, peraltro invecchiati non benissimo, a parere di chi scrive (che, per queste parole, sarà lapidato dalla potente congrega degli shenmunisti di cui sopra, NdR). Proprio per questo sarà piena zeppa di spoiler.

La storia di Shenmue…

Shenmue si apre con un’arcana profezia pronunciata da una misteriosa ragazza, che apparirà al nostro eroe più volte in sogno prima di incontrarla nel quarto disco di Shenmue II.

L’epopea di Ryo Hazuki inizia a Yokosuka il 29 novembre 1986, il giorno del suo diciottesimo compleanno. Ryo entra nel dojo di famiglia, dove trova il padre Iwao alle prese con un uomo di nome Lan Di. Lan Di sconfigge Iwao e Ryo rapidamente ed estorce al primo l’informazione che gli interessa, sull’ubicazione del Dragon Mirror, un antico manufatto cinese nascosto dal padre di Ryo. Recuperato l’oggetto, Lan Di pronuncia il nome di Sunming Zhao e accusa Iwao di averlo ucciso, quindi compie la sua vendetta, ma risparmia Ryo, instillandogli, a sua volta, il desiderio di vendetta.

Shenmue storia

Il 3 dicembre un’intempestiva lettera rivolta a Iwao, per di più scritta in cinese antico, raggiunge la residenza Hazuki. Firmata da Yuanda Zhu (ricordatevi di lui, torneremo a parlarne), la missiva suggerisce di fare attenzione agli uomini che stanno cercando lo specchio (troppo tardi!) e di chiedere aiuto a Master Chen, magnate cinese residente a Yokosuka.

Cercando informazioni su Lan Di, Ryo scopre che è diretto a Hong Kong, quindi compra un biglietto aereo per seguirlo, ma un uomo di nome Chai gli sottrae il titolo di viaggio e lo… mangia. Chai è uno scagnozzo dei Chi You Men, cartello cinese che fa capo a Lan Di e ad altri due leader; si rivelerà una spina nel fianco anche in seguito e sappiamo già che tornerà in Shenmue III.

L’incontro con Master Chen e il figlio Guizhang dà nuova linfa alle indagini di Ryo, il quale scopre che i Mad Angels sono legati ai Chi You Men e, soprattutto, che esiste un secondo manufatto: esplorando i sotterranei segreti del dojo di famiglia, Ryo rinviene il Phoenix Mirror. Purtroppo questi progressi sono noti al nemico, visto che Chai (che potete ammirare qua sotto nella sua “gollumiana” bellezza) ha continuato a osservare Ryo, senza riuscire, però, a sottrargli lo specchio.

Shenmue storia

Ottenuto il Phoenix Mirror, a Ryo non resta che battere l’altra pista, quella dei Mad Angels, quindi trova un lavoro al porto come “copertura” e continua a investigare. Tuttavia non passa inosservato: l’organizzazione criminale rapisce Nozomi Harasaki, la sua migliore amica (ma la vicenda sentimentale è appena abbozzata: colloquialmente, potremmo dire che si muovono lungo i confini della friend zone, NdR).

In una delle scene più “massicce” del gioco, Ryo si allea con Guizhang e sconfigge i Mad Angels. Tutti e settanta. Il loro boss rivela che Lan Di ormai è già ad Hong Kong, quindi Ryo, dopo un ultimo (per il momento…) scontro con Chai, si imbarca. Master Chen gli dà solo un nome, quello del maestro Tao Lishao.

…e di Shenmue II

Shenmue II inizia il 23 febbraio 1987, se non viene caricato il file di salvataggio del primo capitolo, ma in ogni caso prima del 15 aprile, dal momento che se Ryo si trova ancora a Yokosuka in quella data il gioco termina con l’uccisione del protagonista da parte di Lan Di: si tratta di un bad ending non canon, ovviamente.

Shenmue storia

Ryo è appena sbarcato a Hong Kong, dove fa subito la conoscenza di Joy, un’esuberante ragazza che lo aiuterà durante la sua permanenza nella città. Pochi istanti dopo viene derubato del suo zaino, contenente anche il prezioso Phoenix Mirror. Il ladro è il giovane Wong dell’organizzazione criminale The Heavens, due nomi da tenere a mente per il prosieguo.

Recuperato lo zaino (ma non i soldi), Ryo si mette alla ricerca di Lishao Tao, che potrà incontrare solo dopo aver dominato i quattro wude. Con grande sorpresa, Lishao Tao è un’avvenente fanciulla di nome Xiuying Hong. Xiuying si rifiuta di aiutare Ryo, in quanto è mosso da una motivazione meschina, cioè la vendetta, quindi al nostro eroe non resta che battere l’altra pista, quella che lo porterà a Yuanda Zhu (vi avevo detto ri ricordarvi di lui, NdR). Secondo Shuqin Zhang, Wuying Ren potrebbe aiutarlo a trovare Zhu. Ren è capo della banda The Heavens, quindi è Wong ad aiutare Ryo a mettersi in contatto con “Ren of Heavens”.

Dopo l’inevitabile scontro, Ren, attirato dalle ingenti somme di denaro legate alla vicenda, decide di allearsi con Ryo e gli rivela l’ubicazione di Yuanda Zhu: egli si trova a Kowloon, ispirata alla Città murata di Kowloon demolita nel 1993.

Ma non sono gli unici a cercare Zhu: gli Chi You Men hanno incaricato la gang locale degli Yellow Heads di trovarlo. Ryo e Ren vengono catturati, ma il provvidenziale intervento di Wong, giunto a Kowloon con Joy, li libera. Riescono a trovare Zhu, ma vengono sorpresi da Dou Niu, capo degli Yellow Heads.

All’esito dello scontro Zhu viene rapito e Ryo viene sconfitto. Xiuying lo soccorre e lo scoraggia nuovamente dal cercar vendetta, ma il nostro eroe è determinato a proseguire: torna al nascondiglio di Ren, dove Joy lo informa che Zhu è nella sede degli Yellow Heads.

Grazie alle informazioni fornite da Kai, vecchio amico di Iwao Hazuki, Ryo e Ren riescono a infiltrarsi nelll’edificio, ma Wong e Joy vengono rapiti. Ryo salva Joy sconfiggendo Master Baihu, un misterioro maestro di arti marziali che adopera lo stesso stile di Lan Di (chi è? Lo scopriremo! Baihu dice a Ryo che si ricorderà il suo nome, suggerendo così un ritorno in scena, magari già in Shenmue III), e poi raggiunge il piano dove si trova Zhu e salva quest’ultimo e Wong all’esito dello scontro finale con Dou Niu, da cui questa volta esce vincitore. Tuttavia Lan Di, che era sul luogo per prelevare Zhu, riesce a fuggire.

Yuanda Zhu svela delle informazioni molto importanti: i due manufatti custoditi nella residenza Hazuki sono la chiave per la restaurazione di un antico ordine noto col nome di Qing Dynasty; l’unico modo per scoprire di più è recarsi a Guilin, nel villaggio di Bailu, dove è diretto anche lo stesso Lan Di.

Nell’ultima fase del gioco (il quinto capitolo della lunga saga di Ryo), il nostro eroe conosce finalmente Shenhua Ling, la ragazza del prologo che aveva già incontrato nei suoi sogni; non a caso, la famiglia di Shenhua è legata ai due specchi. Shenhua conduce Ryo fino alla sua casa, dove il giovane può ammirare l’antico albero chiamato Shenmue: il nome della ragazza è quello del frutto dell’albero.

Purtroppo, però, il padre adottivo di Shenhua è scomparso. I due, cercandolo, si introducono in una grotta, dove trovano una spada (Sword of the Seven Stars) e un messaggio criptico scritto dall’uomo. Utilizzando la Sword of the Seven Stars e il Phoenix Mirror, riescono a rivelare due enormi raffigurazioni dei due specchi. Shenhua declama la profezia già udita nel prologo e il gioco si conclude.

Nel video sotto potete vedere i momenti salienti del sorprendente finale, in cui fa timidamente capolino anche l’elemento sovrannaturale, con la spada fluttuante.

Chiaramente, esiste un bad ending non canonico anche per Shenmue II: alla notte del 31 luglio Lan Di uccide Ryo e, presumibilmente, anche Shenhua.

Con questo è tutto: abbiamo rapidamente (ma non troppo) coperto i primi cinque capitoli della storia di Shnemue, legati ad altrettanti luoghi: il primo si svolge a Yokosuka, il secondo sulla nave per Hong Kong (ma non viene coperto dai giochi), il terzo a Hong Kong, il quarto a Kowloon e il quinto a Guilin.

Speriamo di aver contribuito a riaccendere l’hype per l’imminente Shenmue III!

 

 

Giovanni Ormesi
Scrivo di videogiochi (più o meno bene) dal 2008, dopo una decina abbondante di anni passati fra le pagine delle bellissime riviste cartacee, che purtroppo si sono perse con il tempo e con il progresso. Oltre ai videogame, sono anche un buon lettore, specialmente – per quanto attiene all'ambito nerd – di Dylan Dog. Nel bene e nel male.