Un grosso update che cambia in maniera corposa la sostanza del titolo.

Come ben sapete, Street Fighter V è inizialmente uscito come un guscio semi vuoto, privo di molte features, con problemi di bilanciamento e tecnici, un roster piuttosto limitato e poche modalità di gioco ed extra. Il titolo uscì sostanzialmente per sostenere la scena competitiva internazionale che aveva bisogno del suo nuovo picchiaduro di punta quanto prima, ma per queste mancanze lasciò piuttosto scontento il resto della sua fanbase. Nel tempo, poco alla volta, tra aggiornamenti, nuove modalità come la modalità storia, e una caterva di nuovi personaggi, Street Fighter V ha preso sempre più la forma di un prodotto completo per gli standard attuali, dettati dai ben più ricchi titoli di NetherRealm e Arc System, per quel che riguarda il numero di contenuti.

Ieri però, con l’arrivo di un corposo aggiornamento gratuito (di ben 21 GB) per tutti i possessori del gioco, Street FIghter V ha raggiunto la sua forma presumibilmente definitiva, salvo per quel che riguarda quella che speriamo sia l’ultimo gruppo di personaggi, che andranno come sempre comprati in separata sede con il season pass (o con i fight money del gioco se siete così bravi da accumularne abbastanza), che corrispondo a Sakura (che potrete provare gratuitamente fino al 23 gennaio),  Blanka, Falke, Cody, G e Sagat. Al di là quindi degli ovvi contenuti “spilla quattrini”, tra cui troviamo anche arene aggiuntive, vestiti alternativi, e chi più ne a più ne metta, lo “scheletro” e “l’immagine” di SFV si rinnovano totalmente, tanto da rinominarlo Arcade Edition.

Appena fatto partire il gioco, veniamo subito accolti da una intro nuova di zecca, sempre in CG e che presenta tra gli altri i personaggi sopracitati che usciranno nel 2018. Entrati nel menù principale è già chiaro come il lavoro di restyling sia abbastanza capillare: nuove grafiche, nuovi dettagli, anche per quel che riguarda le schermate dinamiche della selezione dei personaggi in VS, ora più accattivanti, danno l’idea di un prodotto più fresco. Cambiamenti superficiali ma che donano un po’ di stile in più al titolo. Ma veniamo alla “ciccia”.

Arcade Mode

La più importante novità introdotta, tanto richiesta dai fan, è la modalità arcade per giocatore singolo. Capcom per farsi perdonare l’attesa, ha fatto con questa modalità un lavoro particolare per renderla ben più interessante di quanto ci si poteva aspettare. Innanzitutto essa è divisa in 6 diverse sotto-modalità, che richiamano i nomi di alcuni capitoli della saga, ovvero Street Fighter I, SF II, SF Alpha, SF III, SF IV e SF V. A seconda del capitolo scelto, cambieranno i personaggi che potrete utilizzare. Ad esempio per SF avrete a disposizione solo i combattenti classici della saga, che richiama quindi il roster originale. Inoltre, sempre a scopo citazionistico, cambierà  anche il numero di incontri per concludere la partita e il “boss” finale. Quindi per rimanere su SF II avremo 8 incontri e Bison come scontro finale. Inoltre, sono stati aggiunte le ending personali per ogni personaggio, che consistono in schermate disegnate che con delle vignette che riassumono velocemente qualche evento riguardante il guerriero con cui avete superato la sfida. Niente di particolarmente trascendentale ma fa veramente piacere ritrovare un po’ di cura in queste piccole cose. Il punteggio di ogni partita avrà le sue classifiche in rete e, dulcis in fundo,  a seconda della difficoltà a cui finirete l’Arcade, potrete sbloccare una illustrazione storica della saga (ce ne sono circa 200 da collezionare). Ah, è presente anche una riedizione del classico bonus stage dei barili, giusto per non farsi mancare nulla.

Nuove V-Triggers e tecniche di combattimento

La seconda più interessante introduzione è senza dubbio la seconda inedita V-trigger disponibile per ogni personaggio. Come ben sapete le V-triggers fanno parte delle fondamenta del sistema di combattimento di SF V. Capcom ha deciso di approfondire drasticamente le variabili in gioco dando ad ogni combattente due differenti V triggers, ovviamente che potrete scegliere all’inzio dell’incontro. È ovvio che questo cambia profondamente le meccaniche di gioco e ci dà sostanzialmente uno SF totalmente da imparare e nuovamente imprevedibile. Ora ogni personaggio avrà nuove possibilità offensive e difensive grazie a queste nuove skill, e si potrà cambiare stile di gioco e approccio all’avversario con maggiore versatilità, andando a coprire, con la scelta oculata della V-Trigger, vari punti deboli del vostro avatar preferito. Se andiamo ad aggiungere il fatto che è stato fatto un corposo lavoro per levigare il bilanciamento generale di gioco e rivedere il moveset dell’intero roster, capiamo quanto il lavoro fatto da Capcom per rendere una struttura di gioco, da molti accusata troppo semplicistica, molto più solida e stratificata, sia davvero importante. Ad esempio Ryu con la nuova V-Trigger II potrà performare una parry potentissima in grado di lasciare l’avversario totalmente scoperto e inerme (molto più che con la parry classica), pronto a subire una devastante combo. Ha inoltre una inedita mossa presa direttamente da Street Fighter III, il Donkey Kick, che nelle giuste mani apre spiragli per moltissimi nuovi approcci offensivi e nuove possibilità di combo. Questo solo come esempio dell’entità e rilevanza delle nuove modifiche di questa Arcade Edition.

Extra Battle

Altra importante nuova feature del gioco è la modalità Extra Battle. Con L’arcade edition cambiano un pochino le dinamiche dei Fight Money e i loro impieghi. Purtroppo non sarà più possibile accumularli con alcuni metodi classici, tipo finendo le storie dei personaggi o con la modalità survival.  Sarà possibile invece continuare a guadagnarli con gli scontri in rete e tramite questa nuova modalità chiamata Extra Battle. Con essa, investendo una certa somma di Fight Money come quota per partecipare, avremmo un tot di tempo per concludere alcune sfide che consistono in una serie di combattimenti. Riuscendo nell’impresa potremmo ottenere esperienza, titoli e costumi esclusivi e una grossa vincita in Fight Money. Le sfide cambieranno sempre e saranno un buon espediente per tornare con costanza sul gioco al fine di accrescere il proprio bottino e collezionare oggetti altrimenti non ottenibili in altri modi.  

Team Battle

Forse la novità meno interessante del gruppo, non va comunque sottovalutata per chi continua a mettere l’esperienza online in primo piano. La modalità Team Battle, come suggerisce il titolo, permette di comporre 2 squadre che andranno a sfidarsi. Una modalità adatta per i gruppi di amici che hanno voglia anche di cooperare e non solo di mettersi l’uno contro l’altro. Team fino a 5 giocatori, possibilità di cambiare tutte le regole del caso (come la vita recuperata e le modalità con cui alternarsi in battaglia) e di giocare contro la CPU, vanno a comporre quella che è l’ultima e più rilevante feature di questa nuova edizione del gioco. Un pacchetto più che completo che per quanti fossero stati titubanti fino ad oggi, vale finalmente la pena di acquistare senza remore, volendo anche in versione retail, completa ovviamente di tutti gli aggiornamenti

Davide Salvadori
Cresco e prospero tra pad di ogni tipo, forma e colore, cercando la mia strada. Ho studiato cinema all'università, e sono ormai immerso da diversi anni nel mondo della "critica dell'intrattenimento" a 360 gradi. Amo molto la compagnia di un buon film o fumetto. Stravedo per gli action e apprezzo particolarmente le produzioni nipponiche. Sogno spesso a occhi aperti, e come Godai (Maison Ikkoku), rischio cosi ogni giorno la vita in ridicoli incidenti!