Si riaccendono le micce. Ecco la nostra recensione dell’ultimo episodio di Bomberman

Nemmeno un mese fa moriva Shoji Mizuno, designer di Bomberman, una delle icone videoludiche più longeve di sempre. Un po’ in suo onore, un po’ perché il bombarolo più famoso tra i nerd è approdato su PlayStation 4, Xbox One e PC, siamo lieti di parlarvi di SUPER BOMBERMAN R. Il titolo, già disponibile per Nintendo Switch dallo scorso anno, giunge finalmente sulle altre piattaforme, con tutti gli aggiornamenti disponibili, e con qualche chicca in grado di migliorare l’offerta. 

C’è da fermare l’imperatore Buggler… 

Inutile negarlo: il punto forte della serie Bomberman è il multiplayer, modalità che consente di mettere in risalto le proprie abilità nel posizionare bombe e ripararsi strategicamente nei riquadri per far male ai propri avversarsi. Tuttavia in SUPER BOMBERMAN R è presente una modalità Storia abbastanza godibile, sia in single-player, che in co-op. 
La trama parte con il risveglio dei cinque Bomberman cattivi per merito dell’imperatore Buggler. L’obiettivo di quest’ultimo è la conquista dei pianeti del Sistema Cielostellato. L’unico in grado di mettere i bastoni tra le ruote alle mire espansionistiche del cattivo imperatore è Bomberman Bianco, che in compagnia dei suoi sette fratelli, decide di avventurarsi nello Spazio per porre fine alle forze del male. 
Un incipit semplice ma congeniale per entrare subito nel vivo della modalità: essa è composta da sei mondi, a loro volta suddivisi in otto stage, più un nono che rappresenta la battaglia contro i boss, di cui parleremo meglio in seguito. 

Le meccaniche di gioco sono le classiche della serie, ovvero quelle da puzzle-game, in cui bisogna posizionare le bombe per far esplodere riquadri di muro, ottenere bonus o abilità, e arrivare alla fine del livello senza essere travolti dai propri ordigni o dai nemici disseminati nell’arena. Tuttavia, in SUPER BOMBERMAN R, ogni stage richiede il superamento di una specifica prova per poter passare a quello successivo. Capita dunque di dover sconfiggere tutti i nemici presenti nell’arena, o di dover portare in salvo un numero di abitanti tenuto prigioniero, o ancora di trovare delle chiavi, o sopravvivere per un determinato periodo di tempo dentro. Sebbene l’azione principale rimanga essenzialmente quella di far esplodere le bombe, il buon numero di sfide non fa altro che diversificare la giocabilità, la quale si assesta su una difficoltà avvincente e mai tediosa, sia nella modalità Pratico (aka normale), sia in quella Esperto. Ovviamente è presente anche la modalità per i Principianti. 

In ogni caso, morire in SUPER BOMBERMAN R non è certo difficile. Nella modalità Pratico si parte con sette vite, e una volta esaurite siamo costretti a usare la moneta di gioco per non dover ricominciare tutto da capo. Vero è che, in questa modalità, qualora non avessimo abbastanza denaro, è comunque possibile continuare la partita.
Oltre che per le vite, le monete – ottenibili con le prove sia del single-player che del multiplayer – possono essere spese nella sezione Negozio, in cui è possibile acquistare personaggi esclusivi (come Rachtet di Ratchet & Clank su PS4 4 o Master Chief di Halo su Xbox One) o accessori per i costumi, selezionabili prima dell’inizio di ogni battaglia. 
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Superati gli otto stage, si accede al livello contro il boss, ossia uno dei Bomberman cattivi. Lo scontro è suddiviso in due parti: una prima, nell’arena, in cui, in un adrenalinico scontro 1 vs 1, dobbiamo colpire il boss di turno, ognuno dotato di un’abilità particolare. Il ritmo è molto caotico, e bisogna fare attenzione alla velocità dell’avversario. Una volta colpito, si passa automaticamente alla seconda fase, in cui dobbiamo sconfiggere il boss in versione mecha. Si tratta di uno scontro molto particolare, non solo perché ambientato in un’arena libera, ma soprattutto perché è necessario scovare il punto debole del corpo meccanico nemico a suon di bombe. Il tutto facendo attenzione ai suoi potenti attacchi.

La modalità Storia rappresenta solo una piccola parte dell’offerta di SUPER BOMBERMAN R, incentrato principalmente sul multiplayer, vero punto di forza della serie. Le modalità dedicate a più giocatori sono due: Gran Premio, novità di questa edizione di gioco, e Battaglia. La prima, anch’essa narrata attraverso un intramezzo cartoonesco, ci porta a sconfiggere le forze male, rappresentate dalle icone dei giochi Konami, come Silent Hill, Castelvania, e, per buona pace dei fan di Kojima, anche di Metal Gear Solid.
In essi squadre composte da massimo quattro giocatori possono sfidarsi nel recupero di cristalli, nel prendere possesso dei punti di controllo, o nell’eliminare più volte lo stesso nemico. Le diverse sfide possono essere giocate non necessariamente online, e soprattutto non per forza in compagnia di altri giocatori. Nel caso non avessimo nessuno con cui condividere questa esperienza, è possibile affidarsi ai personaggi guidati dalla CPU. L’IA – compresa anche quella dei nemici – è ben calibrata, il che permette di godersi comunque il gioco. 

Per quanto riguarda la modalità Battaglia, include scontri multiplayer sia online che in locale. In questo caso si può giocare per un massimo di otto giocatori. La struttura di gioco è abbastanza semplice, in quanto consiste in un deathmatch in cui vince l’ultimo sopravvissuto. Tuttavia in SUPER BOMBERMAN R è stata introdotta una curiosa novità, non ben accolta da tutti i giocatori: si tratta della modalità Vendetta, che permette di rimanere in gioco anche se siamo stati colpiti dall’esplosione di una bomba. Normalmente usciremmo dal match, ma in questo caso torniamo in sella a una navicella, posta ai margini dell’arena, da cui possiamo lanciare i nostri ordigni per mettere i bastoni tra le ruote ai giocatori rimasti in campo. Qualora riuscissimo a colpirne una, ritorniamo nell’arena. Da un lato si tratta di una mossa intelligente per non tediare l’utente eliminato, dall’altro però appare una mossa scorretta, spesso troppa vantaggiosa per chi ne usufruisce, volta ad alterare la sana competizione. Ecco perché Konami ha fatto in modo che la modalità Vendetta non si attivi nei momenti finali della sfida.
Gli scontri in Battaglia possono essere personalizzati, sia nel numero di giocatori presenti, sia nell’arene, le quali possono essere acquistate nella già citata sezione Negozio.

Stilisticamente, oltre alla già apprezzato “mangosità” degli intramezzi narrativi, SUPER BOMBERMAN R non è niente di eccezionale. Certo, data la natura scanzonata del titolo non ci aspettavamo certo un miracolo estetico, però è evidente che il comparto grafico sia sottotono rispetto agli standard attuali. Questo aspetto è già evidente nell’interfaccia del menù gioco, davvero semplice e grezza. 
Eppure chiudiamo un occhio davanti a questo, perché quantomeno le animazioni e le espressioni dei personaggi sono in grado di elevare la loro caratterizzazione.
Un discorso leggermente diverso riguarda le arene, ben articolate, a volte in più livelli, e dotati di curiosi dettagli che vanno ad influenzare la giocabilità.
Per quanto riguarda il sonoro, SUPER BOMBERMAN R si basa su musichette orecchiabili ma ridondanti, e proprio per questo entrano in testa senza andarsene più. Il doppiaggio invece è interamente inglese, molto godibile, con sottotitoli in italiano.bomberman

Verdetto

SUPER BOMBERMAN R è un titolo imprescindibile per tutti coloro che sono cresciuti con il bombarolo più famoso che c’è, e che continuano a seguirlo negli anni, capitolo dopo capitolo. A tal proposito vi forniamo una piccola curiosità: la serie, nata all’inizio degli anni Ottanta, è composta nella sua totalità da una quarantina di episodi. Le diverse modalità offerte (Storia, Gran Premio, Battaglia), composte da differenti prove, e godibili rispettivamente sia in single-player che in co-op, sia in multiplayer locale che online, rendono la giocabilità molto varia e dotata di una buona dose di sfida. Essa è arricchita da importanti novità, come la modalità Vendetta da usufruire in Battaglia (la quale però non rappresenta oggettivamente una gradita novità), e la presenza di personaggi giocabili tratti da altri titoli storici videoludici targati Konami, ognuno dotato da un’abilità ben specifica. 
Vi sono però dei tasti dolenti: il primo riguarda lo stile grafico, davvero grezzo per quel che riguarda le schermate e il gioco in sé, e apprezzabile giusto negli intramezzi narrativi, realizzati con uno stile manga, molto colorato e frizzante.
Il secondo tasto dolente è che SUPER BOMBERMAN R non osa, e si limita a essere un buon puzzle-game competitivo, racchiuso nelle tradizionali meccaniche, dedicato principalmente agli affezionati e ai fan dei party games. Rimane comunque un titolo non adatto a tutti, poiché la modalità Storia è terminabile in poche ore, il resto, se non si è competitivi e non si ha modo di giocare in multiplayer, lascia il titolo troncato a metà.

Lorena Rao
Deputy Editor, o direttigre se preferite, assieme a Luca Marinelli Brambilla. Scrivo su Stay Nerd dal 2017, per cui prendere parte delle redini è un’enorme responsabilità, perché Stay Nerd è un portale che punta a stimolare riflessioni e analisi trasversali sulla cultura pop a 360° tramite un’offerta editoriale più lenta e ragionata, svincolata dalle dure regole dell’internet che penalizzano la qualità. Il mio pane quotidiano sono i videogiochi, soprattutto di stampo storico. Probabilmente lo sapete già se ascoltate il nostro podcast Gaming Wildlife!