Uno splendido tuffo nel passato

Sembra passato un secolo da quando, ben prima dell’arrivo delle connessioni Internet casalinghe, gli appassionati videoludici di ogni dove reperivano informazioni attraverso le classiche riviste specializzate. In Italia e nel mondo tutti abbiamo comprato qualche rivista di settore in passato, cercando di carpire notizie sempre fresche a cadenza mensile, ma fra tutte, Nintendo Power è forse tra le più incredibili di sempre. Un magazine ufficiale dedicato alla grande N nato grazie alla collaborazione diretta con Nintendo of America nel lontano 1988 e che fu una delle colonne portanti dell’immensa operazione di marketing creata dalla casa di Kyoto per il dominio del mondo console negli anni ’90. Il motivo di questo preambolo è che, proprio su queste pagine, debuttò il fumetto Super Mario Adventures, disegnato da Charlie Nozawa con sceneggiature di Kentaro Takekuma e che, adesso, è diventato un vero e proprio albo da collezione in italiano grazie a Edizioni BD.

Super Mario Adventures ospita, in ben 112 pagine, tutti i dodici capitoli usciti mensilmente tra gennaio e dicembre del 1992, più una storia scollegata dalla trama principale e incentrata sulla storica nemesi dell’idraulico baffuto, Wario. La trama, ovviamente, non può che essere una: la principessa Peach viene rapita per l’ennesima volta dal cattivissimo Bowser, mettendo in moto gli eventi che porteranno Mario e Luigi a mettersi in marcia per salvarla. Nel loro peregrinare non mancheranno incontri amichevoli come il dinosauro Yoshi, oltre a nemici classici che cercheranno di mettere i bastoni tra le ruote dei protagonisti.

Il volume, in formato 15×21 con copertina flessibile è sicuramente di buona fattura e utilizza una carta patinata lucida che dona brillantezza ai colori dell’albo, oltre ad essere particolarmente resistente.
Tutto l’albo rimanda spesso e volentieri ai titoli più in voga del periodo dedicati a Mario, in primis Super Mario World e Super Mario Land 2, ma solo per quanto concerne l’ambientazione generale: la storia narrata è infatti totalmente originale nel suo svolgimento ed è caratterizzata da un forte senso dello humour che pervade tanto i disegni quanto la sceneggiatura. I primi, ad esempio, giocano moltissimo sull’esagerazione ad ogni costo, tra espressioni facciali parecchio sopra le righe e gag visive e citazioniste che non mancano di stamparvi dei bei sorrisi in faccia, senza dimenticare una generosa dose di comicità slapstick, sempre gradita. Per quanto concerne la sceneggiatura, invece, troviamo una fortissima componente nonsense grazie a personaggi vagamente allucinanti come l’amichevole Floyd che contribuiscono a rendere il Regno dei Funghi ancor più folle di quanto non lo sia di base.

A fronte di queste numerose rivelazioni, viene naturale un po’ di stupore nei confronti degli autori e, in particolar modo, per il fatto di essere pressoché sconosciuti. Lo sceneggiatore Kentaro Takekuma, ad esempio, è uno degli autori di Even a Monkey Can Draw Manga (Anche una scimmia può disegnare un manga), una vera e propria guida per il mondo dei fumetti giapponesi con toni particolarmente scherzosi e demenziali, al punto da essere stato una delle principali fonti d’ispirazione per Bryan Lee O’Malley, autore di Scott Pilgrim. Il suo spirito comico d’altronde permea tutto il volume, in particolar modo nell’episodio dedicato a Wario che danza in un limbo tragicomico eccezionale. Allo stesso modo, la carriera di Charlie Nozawa è altalenante e ciò è fonte di grande dispiacere: i disegni infatti sono quasi considerabili “fusion” e mostrano un’interessante commistione tra il tipico tratto manga con corpose influenze occidentali, probabilmente dovute al suo lavoro come illustratore proprio su Nintendo Power. Il risultato finale è uno stile decisamente unico che, grazie anche ad un ottimo utilizzo del colore, si barcamena tra disegni apparentemente elementari e tavole dettagliatissime, il tutto sfruttando a dovere le pagine creando uno storytelling sempre ad alti ritmi.

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Verdetto

Super Mario Adventures è un volume che non può mancare nella libreria di un videogiocatore. Oltre a rappresentare un piccolo pezzo di storia del mondo delle riviste specializzate del passato, è un fumetto estremamente divertente e apprezzabile anche da chi non sopporta Super Mario, ammesso e non concesso che esistano individui del genere.

Francesco Paternesi
Pur essendo del 1988, Francesco non ha ricordi della sua vita prima del ’94, anno in cui gli regalarono un NES: da quel giorno i videogiochi sono stati quasi la sua linfa vitale e, crescendo con loro, li vede come il fratello maggiore che non ha mai avuto. Quando non gioca suona il basso elettrico oppure sbraita nel traffico di Roma. Occasionalmente svolge anche quello che le persone a lui non affini chiamano “un lavoro vero”.