Il catalogo di Netflix sta per dare il benvenuto all’esuberanza di Tata Francesca?

Secondo quanto riportato in giornata dal settimanale iO Donna – di proprietà del Corriere della Sera – la serie televisiva La Tata sta per sbarcare su Netflix, completa di tutte le sei stagioni che la compongono.

La notizia non è stata ancora confermata da Netflix, tuttavia l’annuncio ufficiale potrebbe essere dietro l’angolo… oppure è stato involontariamente anticipato.

Vale la pena segnalare che, attualmente, le sei stagioni de La Tata sono già disponibili su Amazon Prime Video (in lingua originale sottotitolata in italiano) e TimVision.

la tata netflix

La serie non ha, forse, bisogno di presentazioni, almeno per tutti coloro che hanno vissuto gli anni ’90 e hanno avuto modo di conoscere l’esuberanza di Tata Francesca (Fran Drescher) e delle zie Yetta e Carmela (Ann Morgan Guilbert e Renée Taylor), la pungente simpatia del maggiordomo Niles (Daniel Davis) e la sua vittima per eccellenza, C.C. Babcok (Lauren Lane), nonché l’affascinante padrone di casa Maxwell Sheffield (Charles Shaghnessy).

La sitcom, creata e prodotta dalla stessa Fran Drescher, debuttò negli Stati Uniti nel 1993 e fu trasmessa fino al 1999, anno nel quale venne mandata in onda la sesta e ultima stagione.

La storia – per i lettori più giovani – ruota attorno alle vicende di Francesca Cacace, italo americana approdata nella dimora del vedovo Maxwell Sheffield, che decide di assumerla come tata per i figli Maggie (Nicholle Tom), Brighton (Benjamin Salisbury) e Grace (Madeline Zima).

Come sempre, in questi casi, vi invitiamo a prendere questa notizia con le dovute cautele, in attesa di una conferma o una smentita ufficiale da parte di Netlifx.

Federico Barcella
Romano di nascita, nerd per passione, amante di Final Fantasy, di Batman e dei Cavalieri dello Zodiaco. Parla poco ma ascolta e osserva molto, sente un’affinità smodata con i lupi e spera di rincarnarsi in uno di loro. Cede spesso alle tentazioni della rabbia con picchi che creano terremoti in Cina per l’Effetto Farfalla e odia la piega che sta prendendo l’Universo-Videoludico negli ultimi anni.