Telltale ritorna dopo la bancarotta con il primo episodio di The Expanse

La vicenda Telltale stupì un po’ tutti. Nessuno in fondo si aspettava la bancarotta di uno studio così prolifico con accesso a licenze di così alto profilo (The Walking Dead, Fables, Batman, Game of Thrones, Stranger Things, solo per citarne alcune). Eppure, Telltale, che aveva rilanciato e reinventato il genere delle avventure grafiche e aveva sviluppato titoli di assoluto valore come la Season 1 di The Walking Dead, nel 2018 licenziò il 90% dei dipendenti e dichiarò la bancarotta.

Nome commerciale e assets vennero acquistati, certo, ma i dipendenti si dispersero in altri studi di sviluppo e il futuro dello sviluppatore si fece fosco: una software house è i suoi dipendenti, non il nome che porta.

La nuova gestione – anche se sarebbe meglio dire la nuova Telltale – decise però di proseguire in continuità con la vecchia filosofia di game design. I due progetti in cantiere erano la seconda stagione di The Wolf Among Us, affidata ad un team di ex-Telltale, e The Expanse, sviluppata assieme a Deck Nine (Life is Strange: Before the Storm, Life is Strange: True Colors).

The Expanse: A Telltale Series è così il primo progetto a uscire di questo nuovo corso, e beh, bene!

Ma facciamo un passo indietro.

The Expanse è innanzitutto una serie di romanzi scritti da James S. A. Corey (pseudonimo di una coppia di autori), e poi una serie TV prodotta inizialmente da SyFy e poi passata nelle mani di Amazon. Si tratta di una space opera nata come ambientazione per un MMORPG che finisce per diventare una serie di nove romanzi di successo, tradotti appunto in una serie TV che copre circa metà dei libri.

L’ambientazione ci racconta di un’umanità che ha scoperto il viaggio interplanetario e ha colonizzato Marte e la fascia dei pianeti esterni, fino a scoprire durante le prime battute dell’opera un portale in grado di trasportare le navi verso altri sistemi solari. Le vicende raccontate, seppure trainate principalmente dal cast di personaggi, ci mettono davanti a una situazione politica e sociale instabile, con la Terra che è il centro del potere mentre Marte è diventata un sistema autoritario e militarista e i pianeti esterni, il proletariato del Sistema Solare, sono in aperta rivolta.

La serie TV fa un lavoro eccellente nel traporre sullo schermo lo spirito dell’opera letteraria, e così i personaggi sono ancora una volta il traino del racconto. Grazie anche a un lavoro di casting eccellente la maggior parte dei protagonisti di questo racconto corale bucano lo schermo, e tra questi emerge Camina Drummer (Cara Gee), un’attrice di primo piano dell’Alleanza dei Pianeti Esterni che con il susseguirsi delle stagioni guadagna sempre più spazio nel racconto. Curiosamente, Camina Drummer non è un personaggio nei romanzi. O meglio, c’è un personaggio con il suo nome ma si tratta di una figura secondaria, mentre il personaggio della serie TV è un mash-up di caratteristiche e situazioni che coinvolgono diversi personaggi secondari all’interno dei libri.

Camina Drummer è anche la protagonista della serie di Telltale Games. Questo significa, giusto per chiarire ogni dubbio, che The Expanse: A Telltale Series è un gioco che prende le mosse alla serie tv di Amazon Prime Video e non ai romanzi di Corey. E questo non è un difetto, perché Drummer è senza dubbio uno dei personaggi più interessanti dell’intero cast. Un personaggio forte, roso però dai dubbi che accompagnano il fare parte di un gruppo sì di liberazione ma anche dalle sfumature terroristiche o comunque composto anche da frange violente. Un personaggio a sua volta violento, piuttosto in alto della gerarchia dell’APE ma non al vertice.

Allo stesso tempo il contesto in cui si muove è interessante anche sul piano sociale, perché nella fascia si è sviluppato un nuovo tipo di famiglia basato su rapporti poliamorosi che formano la base della famiglia, in accordo con le nuove condizioni imposte dall’essere nati e cresciuti sullo spazio, tra asteroidi, stazioni spaziali e navi.

Tutti questi aspetti emergono già dal primo episodio di The Expanse: A Telltale Series, ponendo le giuste basi per quella che sembrerebbe voler essere una sorta di origin story del personaggio di Drummer. Il gioco si pone infatti come uno spin-off rispetto alla serie TV, in cui conosciamo una Drummer diversa da quella che conosceremo nella serie TV.

L’operazione di Telltale è interessante e rischiosa, perché ci mette per le mani la possibilità di plasmare a nostro piacimento un personaggio che però sappiamo già che caratteristiche avrà in futuro. Insomma, è un po’ difficile non agire “come agirebbe Drummer”, soprattutto se si è vista la serie.

E vedere la serie TV è una condizione necessaria per apprezzare il gioco. Il primo episodio della serie Telltale infatti non si prende la briga di introdurre tutti i concetti chiave del mondo universo di The Expanse. Come funzionano le società, quali sono i rapporti tra i pianeti, cosa è convenzionale e cosa non lo è viene dato per scontato. Così diventa sicuramente più difficile apprezzare o più semplicemente capire cosa sta succedendo e perché senza una base di partenza.

Tutto questo nonostante questo primo episodio di The Expanse inizi con calma, anche in modo un po’ lento se vogliamo, senza avvenimenti esplosivi. Si tratta quindi di mettere le basi per i prossimi quattro episodi (che usciranno da qui a fine settembre), e le basi sembrano ottime: c’è un cast di personaggi interessante e variegato, ci sono scelte morali con conseguenze e un’ottima riproposizione dell’universo di The Expanse, con molti dettagli. C’è da dire che, non conoscendo il materiale originale, potreste percepire questo primo episodio come una generica storia sci-fi.

Ovviamente solo con l’uscita dei prossimi episodi si potrà avere un quadro chiaro dell’effettiva qualità del lavoro di Deck Nine e Telltale, ma possiamo essere per il momento positivi grazie a un inizio interessante e potenzialmente in grado di gettare le giuste fondamenta seppur non esplosivo sotto il profilo narrativo.

Per quanto riguarda l’aspetto ludico invece il gioco innova parecchio le limitate possibilità dei precedenti titoli Telltale, e allo stesso modo l’aspetto tecnico fa un passo in avanti non indifferente.

Partendo dal secondo punto, è evidente già dagli screenshot che trovate a corredo di quanto state leggendo il passo avanti fatto grazie al passaggio dal motore precedente all’Unreal Engine. Anche senza perdere la classica direzione artistica cartoon tipica dei titoli Telltale il miglioramento è notevole, ed è evidente nelle ambientazioni, ora molto più complesse e dettagliate, nell’illuminazione e soprattutto nelle espressioni facciali. Quest’ultimo aspetto purtroppo non è apprezzabile dagli screenshot ma vi invito a cercare un qualsiasi video del gioco: ora le espressioni facciali sono molto più realistiche e d’impatto, restituendo una recitazione molto più verosimile ed efficace nel tratteggiare le intenzioni e le emozioni dei personaggi.

A braccetto con l’update tecnico va il gameplay. I giochi Telltale sono sempre stati piuttosto statici e concentrati soprattutto sui momenti di dialogo. Ovviamente la centralità degli scambi di battute non viene meno in questo The Expanse, mantenendo così intatto lo spirito delle avventure grafiche di Telltale, ma i momenti di esplorazione guadagnano respiro.

La navigazione degli spazi (e dello spazio), soprattutto quelli in assenza di gravità, è libera con la possibilità di fluttuare in aria o di ancorarsi al pavimento (o alle pareti) con i piedi. Ci sono situazioni di volo nello spazio aperto in cui è possibile esplorare liberamente aree discretamente ampie per un’avventura grafica, e trovare oggetti e segreti che aprono a possibilità di dialogo utili ad approfondire le relazioni tra i personaggi. Si possono completare obiettivi secondari non segnalati dall’indicatore a schermo del prossimo obiettivo.

Se il gioco è quindi ancora una volta narrative driven, tra i vari momenti di dialogo viene data maggior libertà al giocatore di vivere le aree del gioco, e la scelta tra l’andare dritti verso il proprio obiettivo o prendersi il proprio tempo restituisce approfondimenti e situazioni potenzialmente in grado di cambiare i rapporti con i personaggi non giocanti.

Insomma, per ora tutto molto bene. Certo, si tratta solo di un episodio su cinque che andranno a comporre l’opera completa, ma quello che offre questa prima ora e mezza di gioco sembra gettare delle ottime basi per un futuro interessante per The Expanse: A Telltale Series e per la software house. Attendiamo speranzosi.

Luca Marinelli Brambilla
Nato a Roma nel 1989, dal 2018 riveste la carica di Direttore Editoriale di Stay Nerd. Laureato in Editoria e Scrittura dopo la triennale in Relazioni Internazionali, decide di preferire i videogiochi e gli anime alla politica. Da questa strana unione nasce il suo interesse per l'analisi di questo tipo di opere in una prospettiva storico-politica. Tra i suoi interessi principali, oltre a quelli già citati, si possono trovare i Gunpla, il tech, la musica progressive, gli orsi e le lontre. Forse gli orsi sono effettivamente il suo interesse principale.