The Mosquito Coast è una serie originale Apple TV su un inventore ecologista californiano

Le immense campagne assolate della California. Un inventore geniale con il pallino dell’ecologia. Una famiglia unita da uno strano stile di vita e da terribili difficoltà economiche, sempre in fuga da qualcosa. Sono questi gli ingredienti di The Mosquito Coast, la nuova serie originale Apple TV ispirata all’omonimo film del 1986 diretto da Peter Weir (sì, quello di The Truman Show). Il primo episodio, che si presenta nel sempre più popolare formato da sessata minuti, getta i semi per le vicende che verranno e si rivela abbastanza interessante. Andiamo a scoprire che cosa ci offre e come potrebbe evolversi la storia in futuro.

The Mosquito Coast su Apple TV: una famiglia particolare

I personaggi principali della nuova serie originale Apple TV The Mosquito Coast, almeno da quanto si può ipotizzare alla visione del primo episodio, sono i componenti della famiglia Fox, che vive in quella che è poco più di una baracca nelle campagne fuori da Stockton, California. Il protagonista è Allie, un inventore geniale che non riesce a trovare fortuna con le sue creazioni. Quando non è nel suo piccolo laboratorio in cantina, cerca di sbarcare il lunario con qualche lavoretto presso un’azienda agricola lì vicino. É lui il centro della vicenda e impone a moglie e figli un bizzarro stile di vita basato sullo sfruttamento di fonti di energia alternative e sul rifiuto della tecnologia.

Margot si è sposata con Allie nonostante fosse molto più povero di lei, convinta che il loro legame avrebbe compensato tutte le mancanze materiali. Le difficoltà economiche spesso autoimposte della famiglia la portano spesso a interrogarsi sulle sue scelte, ma è sempre pronta ad aiutare il marito nella sua continua fuga.

Charlie e Dina sono i due figli adolescenti, giustamente agli antipodi come carattere e aspirazioni. Il ragazzo, anche se spesso reticente, segue il padre nelle sue faccende e lo aiuta a testare le invenzioni. La ragazza è la ribelle della famiglia: parla di nascosto al cellulare con un ragazzo, progetta di scappare e passare a una vita più “normale” il prima possibile.
Le tensioni interne al nucleo familiare dei Fox sono uno degli aspetti più interessanti del primo episodio.

The Mosquito Coast Apple TV 1

The Mosquito Coast su Apple TV: le potenzialità del protagonista

Come ogni buona serie, anche The Mosquito Coast su Apple TV punta forte sul fascino del suo protagonista. Allie Fox è infatti capace di suscitare diverse emozioni nello spettatore, che ne può vedere da subito l’ambivalenza. Nelle primissime battute l’uomo incarna alla perfezione l’accezione di padre padrone: costringe la famiglia a vivere in una baracca praticamente senza tecnologia, impedisce ai figli di andare a scuola come tutti gli altri teenager e proibisce l’utilizzo di cellulari e persino telefoni fissi.

Dall’altro lato, però, è impossibile non notare le potenzialità del suo genio. Sempre al lavoro su nuovi progetti, Allie è un inventore brillante, che conosce bene la chimica e la meccanica. Il suo pallino per l’ecologia, poi, lo porta a utilizzare fonti di energia alternative per alimentare i suoi progetti, come l’olio esausto dei fast food. Come tutte le menti geniali, Allie non ottiene subito i riconoscimenti che forse meriterebbe: le richieste di brevetto falliscono l’una dopo l’altra, complicando sempre di più le difficoltà economiche dei Fox. La fertile inventiva di Allie rappresenta una delle più grosse potenzialità di The Mosquito Coast, perché apre a nuovi, inaspettati scenari.

The Mosquito Coast Apple TV 2

The Mosquito Coast su Apple TV: un antagonista misterioso

In una delle prime scene Charlie trova nel cruscotto del pick up del padre una lettera di pignoramento. Il mutuo non è stato pagato in tempo e i Fox rischiano di perdere la casa, a testimonianza di quanto siano reali e gravi le loro difficoltà economiche. Quando però il ragazzo nota che un’auto li sta seguendo da diversi giorni, Allie gli rivela qualcosa di inquietante: non sono poliziotti.

Ci sono quindi individui misteriosi, e soprattutto molto più pericolosi delle forze dell’ordine, sulle tracce della famiglia. Il primo episodio, giustamente, ci fornisce solo fumosi indizi, che bastano per comprendere la gravità della situazione. I Fox sono fuggiti in diverse altre occasioni, in media ogni cinque anni, affrontando le immense distanze degli Stati Uniti. Hanno addirittura cambiato identità sei volte. L’espediente narrativo dei misteriosi inseguitori è molto interessante, perché è capace di tenere sempre un alto livello di attenzione da parte dello spettatore, il quale è spinto a farsi domande e a formulare ipotesi.

The Mosquito Coast è indubbiamente un’aggiunta interessante nel catalogo di Apple TV. La serie tratta dall’omonimo romanzo di Paul Theroux sembra capace di coinvolgere, affascinare e tenere chi guarda con il fiato sospeso. Non ci resta che sperare di incontrare lo stesso livello anche nelle puntate successive.

Marco Broggini
Nasce con Toriyama, cresce con Ohba e Obata, corre con Shintaro Kago. Un percorso molto più coerente di quello scolastico: liceo scientifico, Scienze della Comunicazione, tesi su Mission: Impossible, scuola di sceneggiatura. Marco ha scoperto di essere nerd per caso, nel momento in cui gli hanno detto che lo sei se sei appassionato di cose belle. Quando non è occupato a procrastinare l'entrata nel mondo del lavoro, fa sport che nessuno conosce e scrive racconti in cui uomini e gatti non arrivano mai alla fine.