Woody di Toy Story è probabilmente uno dei personaggi più iconici e riconoscibili dei film Disney Pixar, ma nello storyboard originale era il villain del film

Il primo Toy Story è stato un successo straordinario per la neonata Pixar, ed ha probabilmente cambiato la storia dei film d’animazione per sempre. I suoi personaggi poi sono tra i più iconici e riconoscibili del mondo dell’animazione, e sono stati un modello per migliaia di bambini. Eppure Woody ha rischiato di essere… un cattivo. Nello storyboard originale del film infatti, era proprio il celebre cowboy a fare da villain principale.

Riesce piuttosto difficile immaginarlo, anche perché da noi era doppiato dal compianto Fabrizio Frizzi, e anche nella versione originale era doppiato da Tom Hanks, che ha praticamente sempre interpretato personaggi positivi, e sentirlo imprecare in maniera malvagia nel reel di prova dev’essere stata veramente dura.

Il 19 Novembre 1993, Pixar ha mostrato uno storyboard e una clip di metà del film ai dirigenti Disney, che rimasero inorriditi dai toni usati, tanto che minacciarono di tagliare il progetto del tutto. La ragione per cui fu così mal recepito da Disney fu principalmente Woody.

toy story woody villain

Nella presentazione infatti, Woody non era il leader amichevole che abbiamo imparato a conoscere, ma un vero e proprio bullo, che ha buttato dalla finestra Buzz Lightyear quando Andy doveva scegliere quale giocattolo portare da Pizza Planet, e ammettendolo poi candidamente in seguito, rilassandosi sul letto di Andy. In generale, Woody trattava male praticamente tutti gli altri giocattoli, tanto che il cane a molla, Slinky Dog, lo temeva e gli faceva da leccapiedi. La storia finiva con i giocattoli che, stanchi degli abusi di Woody, lo sbattevano fuori dalla finestra.

Disney decise dunque di dare due settimane di tempo al team per correggere il tiro, e fu lì che Steve Jobs si offrì di dargli una mano economicamente, mentre gli autori lavoravano per rifinire il film e rendere Woody il personaggio che abbiamo apprezzato in tutti questi anni, trasformando la caduta di Buzz dalla finestra in un incidente.

Il resto, come si suol dire, è storia.

(Fonti: 1, 2)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.