Ubisoft: ecco la risposta alle accuse emerse nei giorni scorsi di molestie sessuali in un comunicato stampa

Negli ultimi giorni è stato scoperchiato il vaso di pandora che ha fatto luce sul marcio che esiste un po’ dappertutto nell’industria dell’intrattenimento, che sia quella videoludica, o quella del fumetto poco importa: tra le tante accuse che sono state fatte, è finita nell’occhio del ciclone Ubisoft e quest’oggi, tramite un comunicato stampa, è arrivata la risposta dell’azienda.

L’azienda era uscita piuttosto male da alcuni tweet di ex dipendenti che aveva dichiarato di aver subito diverse molestie sessuali e che Ubisoft stessa non solo ne fosse a conoscenza e non avesse fatto nulla per evitarlo, ma che l’autore di tali atti deplorevoli fosse anche stato promosso dall’azienda.

Accuse piuttosto pesanti, alle quali sono poi seguite altre, di altre dipendenti o ex dipendenti che hanno preso coraggio dopo l’episodio.

Nel marasma che ne è conseguito, il creative director di Assassin’s Creed Valhalla, anch’esso coinvolto nello scandalo, ha deciso di lasciare il suo ruolo.

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L’azienda francese ha scritto una piccola ammissione di responsabilità, assicurando però che verranno prese misure per impedire che possano verificarsi situazioni del genere di nuovo:

“A proposito di alcune accuse mosse verso membri del team Ubisoft: vogliamo iniziare scusandoci con tutti quelli che sono stati toccati da questa storia, ci dispiace davvero. Ci siamo impegnati a creare un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo per i nostri team, giocatori e community. È chiaro che abbiamo fallito in passato. Dobbiamo fare di meglio.

Abbiamo iniziato a far partire indagini sulle accuse con il supporto di consulenti esterni specializzati. Basati sui risultati, ci impegnamo pienamente a prendere tutte le azioni disciplinari più appropriate. Durante lo svolgimento di queste indagini, non possiamo commentare oltre. Stiamo anche revisionando le nostre politiche esistenti per capire dove queste possano aver fallito, ed assicurarci che possano prevenire, scoprire e punire meglio i comportamenti inopportuni.

Condivideremo le misure addizionali che metteremo in atto con i nostri team nei prossimi giorni. Il nostro obiettivo è quello di offrire un ambiente di cui i nostri impiegati, partner e community possano essere fieri, che rifletta i nostri valori, e che sia sicuro per tutti.”

Che ne pensate delle parole dell’azienda?

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.