Abbiamo scelto per voi cinque videogiochi ispirati ai racconti di H.P. Lovecraft che non potete assolutamente perdervi

Nell’ultimo anno, negli ultimi mesi in realtà, sono usciti ben due videogiochi di alto profilo ispirati alle opere di Howard Phillips Lovecraft, uno dei padri dell’horror letterario. Il lavoro dell’autore è sparso in decine di racconti brevi, ma i più noti di questi sono quelli racchiusi nel Ciclo di Cthulhu, ovvero tutto il filone in cui viene costruita la visione cosmica del Solitario di Providence.

Nel ciclo troviamo culti misteriosi che venerano antiche ed enormi divinità venute dallo spazio, mostri che non sempre riusciamo a vedere nitidamente e che conducono alla follia i protagonisti. Ci sono conoscenze esoteriche nascoste, antichi libri, c’è la magia e l’alchimia, ma soprattutto troviamo il racconto di un’America di provincia inquietantissima, che nasconde sotto al tappeto un male troppo grande e antico per essere compreso.

I videogiochi si son da sempre confrontati con l’autore: già nel 1989 usciva per Amiga e MS-Dos The Hound of Shadow, mentre successivamente abbiamo avuto titoli storici come Prisoner of Ice o Eternal Darkness. Ci sono poi stati i giochi su licenza, come Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth (2005, Bethesda) o Call of Cthulhu (Cyanide, 2018). Questi sono solo alcune delle uscite, cercando su internet troverete infinite liste. Il più recente di questi titoli è certamente l’investigativo The Sinking City, sicuramente più riuscito rispetto al gioco ufficiale di Cyanide.

Proprio a partire da The Sinking City abbiamo pensato che, una volta concluso il titolo di Frogwares, potreste aver voglia di tornare ancora nelle atmosfere di Lovecraft. Qui trovate cinque titoli che dovreste assolutamente giocare.

 

Cultist Simulator: un card game single player sui culti di Lovecraft (Steam, iOS, Android)

Il primo dei videogiochi di questo gruppo è quello più particolare, e paradossalmente quello che restituisce meglio la paranoia dei protagonisti dei racconti di Lovecraft.

Cultist Simulator è un gioco di carte single player in cui dovremo interpretare un cultista intento a formare la sua setta. Il gioco si svolge interamente su un tavolo, e ogni azione si effettua facendo interagire tra loro le carte.

Ci sono carte che rappresentano il sogno, carte che rappresentano il denaro, ma anche carte che rappresentano i cultisti o rituali. La cosa più estraniante è la totale mancanza di tutorial e di feedback visivi. Interpretando un novello cultista, che da zero deve cominciare a entrare nel mondo dell’esoterismo, questa scelta dell’autore che potrebbe essere percepita come un’enorme barriera all’ingresso è invece perfettamente azzeccata.

Se vi piacciono i giochi di carte, se vi piace Lovecraft, e se vi piacciono le avventure roguelike o più in generale le cose generate in modo procedurale, Cultist Simulator non potrà che rapirvi, soprattutto su smartphone!

Bloodborne: lo stile classico dei videogiochi From Software incontra Lovecraft (PS4)

videogiochi lovecraft

Speriamo che tutti i giocatori Playstation 4 abbiano provato Bloodborne e relativo DLC, ma repetita iuvant, e soprattutto non è possibile suggerire videogiochi ispirati a Lovecraft senza metterci in mezzo Bloodborne.

Il gioco From è il classico soulslike, un po’ più veloce rispetto ai Dark Souls e un po’ meno RPG, se ci passate il termine. Narrativamente Bloodborne deve tutto alle opere di Lovecraft. Ci sono i Grandi Esseri che vengono dallo spazio, forse, gli esseri umani che cercano di studiarli e che impazziscono nel farlo. C’è il non poter vedere un orrore così grande, e culti dedicati a questo stesso orrore.

Bloodborne è probabilmente il gioco ad alto budget meglio riuscito basato sull’immaginario di Lovecraft, ma ve lo suggeriremmo a prescindere dal vostro apprezzamento per l’autore, trattandosi di uno dei titoli meglio riusciti dell’ultima generazione.

Darkest Dungeon: passeggiare nei dungeon potrebbe rendervi folli (Steam, PS4, Switch)

Darkest Dungeon è così tanto ispirato a Lovecraft che un DLC si chiama “The Color of Madness” (Il colore venuto dallo spazio). Il titolo di Red Hook è un dungeon crawler roguelike dall’interessantissimo stile grafico, ma c’è di più oltre al GDR di qualità.

Nel gioco saremo chiamati a guidare un gruppo di avventurieri intenti a cercare di scoprire quale antico male si nasconde sotto una magione, il cui proprietario è impazzito. Anche i nostri personaggi però non se la cavano benissimo: esplorando i dungeon scopriranno orrori indicibili, che porteranno anche loro verso la follia, o la morte. L’indicatore di stress è infatti uno degli elementi fondamentali di Darkest Dungeon, e questa peculiare meccanica di gameplay riesce a rendere benissimo la follia che spesso divora lentamente i protagonisti delle opere di Lovecraft.

Il livello di difficoltà è settato verso l’alto, e vi sembrerà davvero di essere sempre in bilico tra la morte e la follia nell’esplorazione dei sotterranei di Darkest Dungeon. Non è un gioco per tutti, ma è sicuramente un gioco consigliatissimo!

Amnesia – The Dark Descent: un intero filone di videogiochi horror si è ispirato a questo titolo, che a sua volta si ispira a Lovecraft (Steam, PS4, Xbox One)

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Amnesia: The Dark Descent è il videogioco da cui è partito un intero sottogenere dell’horror. In prima persona, disarmati verso gli orrori che ci aspettano, il gioco ci chiede di scappare e nasconderci.

Il nostro protagonista si trova all’interno di un castello che nasconde diverse mostruosità, e scopriremo presto che si è tolto da solo la memoria: perché? Cosa nasconde il castello? Dovremo scoprirlo, cercando di non impazzire. Alla vista dei mostri che popolano il castello, o rimanendo al buio, l’indicatore di sanità mentale si abbasserà, portando il nostro avatar a perdere il contatto con la realtà, avendo allucinazioni.

Il tono generale, la necessità di mettere assieme pezzi, di scoprire un mistero più antico e grande di noi, riporta a tematiche care a Lovecraft. Il gioco rimane a prescindere da Lovecraft un’opera importantissima nella storia dei videogiochi, oltre a essere ancora oggi, a nove anni dalla sua uscita, in grado di provocare “emozioni forti”.

 

The Room (serie): una stanza piena di misteri nel nostro smartphone (Steam, Android, iOS)

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The Room è una serie di videogiochi ispirati alle atmosfere di Lovecraft inizialmente concepita per smartphone. Il primo titolo si svolge tutto all’interno di una stanza, in cui c’è al centro una scatola che contiene antiche conoscenze esoteriche.

I giochi successivi seguono lo stesso principio, aumentando il numero delle stanze e gli enigmi contenuti in queste, distanziandosi dall’affascinante concetto di un’unico artefatto con diversi enigmi al suo interno. Non fatevi però ingannare, perché tutti e tre i The Room sono giochi estremamente affascinanti.

Quello che collega il gioco a Lovecraft è certamente l’atmosfera generale, ma anche la natura del mistero che dobbiamo che dobbiamo svelare, l’esoterismo e la forte sensazione di star giocando con forze più grandi di noi.

Si tratta di un puzzle game fondamentalmente, ma questo non gli impedisce di farvi venire più e più volte i brividi lungo la schiena. C’è anche per PC, ma vi suggeriamo fortemente di provarlo in versione mobile.

Luca Marinelli Brambilla
Nato a Roma nel 1989, dal 2018 riveste la carica di Direttore Editoriale di Stay Nerd. Laureato in Editoria e Scrittura dopo la triennale in Relazioni Internazionali, decide di preferire i videogiochi e gli anime alla politica. Da questa strana unione nasce il suo interesse per l'analisi di questo tipo di opere in una prospettiva storico-politica. Tra i suoi interessi principali, oltre a quelli già citati, si possono trovare i Gunpla, il tech, la musica progressive, gli orsi e le lontre. Forse gli orsi sono effettivamente il suo interesse principale.