In occasione dei Producers Guild Awards, evento durante il quale ha ricevuto un premio alla carriera, David Heyman ha rilasciato a Hollywood Reporter interessanti dichiarazioni a proposito di Animali Fantastici e Dove trovarli, l’atteso film ambientato nell’universo di Harry Potter, della cui saga cinematografica Heyman è stato produttore.

 

Perchè hai deciso di tornare nel mondo di Harry Potter?

E’ stato eccitante passare oltre e intraprendere nuove sfide, come Gravity e Paddington, ma quando tutto è finito ero piuttosto triste, perchè Harry Potter è stata una parte davvero importante della mia vita. J.K Rowling ha creato un mondo così incredibilmente ricco e profondo. Ciò che si legge nei libri, in qualche modo, è solo la superficie di questo mondo. Quando le ho chiesto dell’albero genealogico di Sirius Black, che dovevamo rappresentare, e di cui libro (“Harry Potter e l’Ordine della Fenice“) faceva solo due nomi, mezz’ora dopo ho ricevuto un albero genealogico che risaliva a sei generazioni prima, con cento nomi. Sono sicuro che Newt Scamander e la sua storia siano stati nella sua mente da diversi anni. Ci siamo chiesti cos’altro avremmo potuto fare con questo mondo, e Lionel Wigram, la prima persona cui proposi il primo libro della saga, ha pensato di fare un documentario su Newt. L’idea è arrivata a Jo, e lei ha risposto positivamente

Animali Fantastici è pensato come un franchise?

Abbiamo parlato della possibilità di girare un paio di film, ma, e questo potrebbe essere un mio limite, non guardo a questi progetti come ad un franchise. Li vedo come film. Pensiamo a fare il meglio possibile con ogni film, perchè, se non lo facessimo, non ci sarebbero un secondo o un terzo film.

Qual è la differenza più grande tra Animali Fantastici e Harry Potter?

Non dover lavorare con i ritmi dei bambini. (ride) E il fatto che sia ambientato nella New York degli anni ’20, invece che nel Regno Unito dei ’90.

Ricordiamo che Animali Fantastici e Dove trovarli uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 17 Novembre 2016, con un giorno di anticipo rispetto agli Stati Uniti.

(fonte: Hollywood Reporter)