Una vita di grandi storie e grandi autori

Come forse già saprete, oggi Topolino compie ben 88 anni. Noi di Stay Nerd abbiamo deciso di fare una chiacchierata su due filoni riguardanti il topo più famoso del mondo e, così, cogliere occasione per fargli debitamente gli auguri. Tutti conoscono Topolino e le sue storie a fumetti, in Italia forse ancora più famose che all’estero, ma sapreste dirci, ad esempio, 8 storie fondamentali della sua storia editoriale? Oppure, e arriviamo a ciò di cui parleremo qui, quali potrebbero essere 5 autori fondamentali per il contributo apportato alla sua evoluzione?

Lasciateci innanzitutto fare una piccola premessa: la seguente lista non è assolutamente stilata in modo selettivo o esclusivo. Si tratta volutamente di una panoramica a volo d’angelo su autori distintisi nella carriera fumettistica di Topolino, senza togliere un grammo di merito a quelli più votati ai paperi, né a tutti gli altri. Sappiamo bene che ogni disegnatore e sceneggiatore è stato a modo suo importantissimo nel far vivere tutte le piccole sfumature del personaggio, negli anni divenute ormai moltissime. Ci limiteremo a prendere in esame autori che hanno incarnato editorialmente altrettante 5 generazioni del topo, in un percorso sia artistico che temporale progressivo.

gott

Dopo i primi due padri di Topolino, che lo fecero conoscere al mondo grazie all’animazione, Walt Disney e Ub Iwerks, il cosiddetto “terzo padre”, fu proprio Floyd Gottfredson. Fu proprio lo zio Walt, dopo aver voluto trasporre il suo personaggio in strisce quotidiane a fumetti, a insistere per affidarle a Floyd Gottfredson, nel 1930. Negli anni successivi l’autore acquisì ancora maggior peso all’interno di un team creativo in realtà abbastanza sparuto, ma molto affiatato e produttivamente fortissimo. Capitava che Gottfredson si occupasse dei soggetti delle storie di Topolino, e come sempre dei disegni, ma sui testi di un altro sceneggiatore. Oppure era lui ad occuparsi della creazione di personaggi secondari, come nella celeberrima ricerca di una spalla che funzionasse alla perfezione, passando da Paperino, a Orazio, trovando infine la quadratura del cerchio con Pippo. Il Topolino di quest’autore, ancora giovane e molto legato alla sua controparte animata, iniziò con un carattere furbo e vivace, senza disprezzare qualche saltuario litigio, per poi evolversi nel tempo in un personaggio più quieto e vicino a quello che conosciamo oggi. Le storie di Floyd Gottfredson per Topolino sono state, peraltro, ristampate di recente nel quarto volume della splendida collana Tesori International di Panini Comics, dedicata per l’appunto ai grandi autori Disney stranieri (i primi due volumi sono dedicati alla saga di Don Rosa e il terzo alle storie di paperi di Barks).

scarpa

Ispirandosi proprio a Gottfredson, per i topi, e a Barks, per i paperi, si fece strada in Disney il disegnatore Romano Scarpa, divenuto poi maestro e leggenda del topo. La svolta furono le storie realizzate sui testi di Guido Martina, una su tutte: Topolino e il doppio segreto di Macchia Nera. Presto Scarpa passò dai soli disegni anche ai testi, e fu consacrato dal suo enorme contributo al topo e alle atmosfere che lo accompagnarono per anni. Da una parte la sua vita di tutti i giorni e i toni più spensierati accompagnati dal suo tratto morbido, dall’altra misteri irrisolvibili e intrighi da spia, lo sviluppo del filone più noir. La quantità di storie rimaste nella memoria dei lettori sono innumerevoli (merita una menzione Topolino e l’unghia di Kalì), così come quelle che furono pubblicate in America, ed è lunga anche la lista di personaggi introdotti nella famiglia di paperi e topi. L’autore fu naturalmente figura di riferimento e ispirazione per decine (a dir molto poco) di penne e matite più giovani, compresi autori oggi celeberrimi che iniziarono proprio collaborando alle sue storie. Ad esempio, il prossimo della nostra lista…

casablanca 2

Lo sappiamo, Cavazzano è associato da moltissimi ai suoi paperi, e anche per questo la sua presenza in questa lista non fa che confermare quanto per anni la sua figura sia stata di fondamentale importanza e assoluta garanzia (non che oggi non lo sia, anzi) per le più grandi storie di Topolino. Giorgio Cavazzano inizia, come anticipato, da illustratore di Romano Scarpa, che si dice aver conosciuto solo grazie ad un incontro fortuito… con la futura moglie di quest’ultimo. Possiamo ringraziare il caso, quindi, se oggi abbiamo potuto apprezzare tutti i suoi capolavori. Parlando solo di topi, Topolino e la Spada Invincibile, Casablanca (ristampata di recente in un volume Panini da collezione davvero imperdibile), Topolino e il segreto del castello (prima storia del topo a bivi), Topolino e il mistero della voce spezzata, Topolino presenta: La Strada (parodia-tributo a Fellini) et cetera, multa cetera. Matita formidabile e leggenda, ormai già da parecchi anni, ha anche disegnato Rock Sassi, detective texano protagonista di storie investigative incredibilmente avvincenti, e Mickey Mouse Mystery Magazine (abbreviato in MMMM, ristampato di recente in due volumoni giganti, costosi ma, onestamente, di rara qualità), con l’apporto creativo di un altro grande autore, ovvero…

faraci 2

Tito Faraci, sceneggiatore dalla penna davvero instancabile, è difficile trovare fumetto seriale cui non abbia contribuito: Diabolik, Dylan Dog, Martyn Mystère, Nick Raider, Zagor, Magico Vento, Lupo Alberto, Daredevil, Spiderman, Capitan America (sì, quelli Marvel), nonché naturalmente PKNA e Topolino. Con il mentore Cavazzano, come anticipato, crea il carismatico Rock Sassi e le sue intriganti indagini, nonché sceneggia gran parte degli episodi bimestrali di MMMM, testata che vede il nostro topo preferito trasferirsi per motivi investigativi ad Anderville, metropoli cupa e molto più vicina a Gotham City che a Topolinia, per toni ed atmosfere. Noir e hard boiled sono parole chiave di quelle storie, così come in generale dell’autore, conosciuto per le sue doti giallistiche e “thriller” riversate su Topolino (di recente, Panini ha anche pubblicato Topolino: Black Edition, collection delle detective story partorite dall’autore). Insomma, il topo di Faraci è quanto mai iconico e di riferimento, all’interno della sua lunga evoluzione editoriale. Lo sceneggiatore, inoltre, comincia anche un percorso di parziale recupero dei valori originali di Topolino, della sua identità, cercando di alleggerirlo parzialmente del peso dell’età e rifacendosi ai vecchi classici. Faraci non è solo in questa “campagna”, anzi, è in ottima compagnia…

CASTY

Piuttosto insolitamente, esordisce prima da sceneggiatore e solo più tardi come disegnatore e autore completo, Casty ci regala dal 2003 una quantità esorbitante di grandi storie del topo. I suoi autori di riferimento: Gottfredson e Scarpa. Non è un caso che siano famosi i ripetuti scontri tra Topolino e Macchia Nera, all’interno delle sue opere. Uno di questi, peraltro, culmina in Darkenblot, saga tutta all’insegna della tecnologia, ristampata di recente in due numeri della definitive collection (il primo arco, di quattro episodi, e il seguito, di tre) di Panini Comics. Altra sua storia recentemente ripubblicata in versione super-sized è L’isola di Quandomai, una quasi parodia della celebre serie televisiva Lost. Potremmo continuare a farvi esempi della penna di Casty, ma probabilmente finiremmo con l’esaurire l’inchiostro. Il suo Topolino, determinato e coraggioso, incarna l’archetipo hitchcockiano (ma anche di se stesso) del personaggio inconsapevole che inciampa per caso in vicende molto più grandi di lui, per poi affrontarle e risolverle in prima persona. Menzione d’onore e obbligatoria, vista la data di oggi, Tutto questo accadrà ieri, storia del topo pubblicata in occasione dello scorso compleanno e dedicata proprio, come questo articolo, alla sua evoluzione: meta-narrativa e meta-editoriale, per molti versi del tutto eccezionale, immancabilmente, l’ennesimo gioiello di Casty.