Meglio di Miyamoto! O quasi…

Siete tra quel milione di persone che si è fiondata a comprare la sua copia di Super Mario Maker dal vostro spacciagiochi preferito? Siete tra quei miliardi di lettori di Stay Nerd che hanno letto la recensione? O semplicemente siete tra quelli a cui piace leggere roba strana che forse magari un domani potrebbe pure servire? A qualsiasi parrocchia voi apparteniate, non temete, questa piccola e veloce guida contiene un bel po’ di suggerimenti che potrebbero fare al caso vostro in ogni occasione, un po’ di più se volete diventare dei perfetti level designers di Super Mario. Potreste addirittura arrivare a farvi assumere a Kyoto e fare la scalata aziendale fino a diventare imperatori del Giappone. Sul serio! Ci credete? No? Meno male.
Ora vediamo un po’ cosa fare per migliorare i vostri livelli, per crearne di nuovi ottimi e originali e per divertirsi davvero a questo fantastico gioco.

1 – Unlock!

La chiave per godere al massimo di Super Mario Maker è quella di sbloccare tutti i tool a disposizione. Non vi sto dicendo niente di nuovo, ma vediamo un po’ cosa possiamo fare per arrivare ad avere tutto pronto. Nella prima versione del gioco, il camion delle consegne arrivava una volta al giorno, obbligandovi ad aspettare e aspettare per poter finalmente usare quei maledetti blocchi di ghiaccio che sono assolutamente FONDAMENTALI per il vostro livello. E se no come le facciamo le finestre delle nostre casette?
Adesso le cose sono cambiate: con la nuova  patch e con la versione 1.1 per fortuna, basta giocare assiduamente per spingere il gioco a premiare la vostra dedizione. Quindi: mettetevi comodi e usate tutti quello che avete a disposizione, almeno una volta, e create livelli. Visto che comunque dovete impiegare del tempo, non fate le cose a casaccio. Cercate di familiarizzare con i comandi e con l’interfaccia. Cercate di shakerare ogni singolo pezzo a disposizione per vedere che succede. Infatti, alcuni pezzi se agitati con lo stilo si trasformano, cambiano posizione, cambiano colore. Il primo passo per chiunque si stia avvicinando a questo gioco è: SPERIMENTARE.
Solo così potrete sbloccare tutti i vostri attrezzi e creare dei livelli ricchi di particolari.
Una volta che avete superato questa fase, possiamo passare al prossimo step.

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2 – Ordine, ordine, ordine

Come per ogni artigiano che si rispetti, dovrete conoscere a menadito gli oggetti a vostra definizione, ma soprattutto dovrete tenere la vostra cassetta degli attrezzi sempre in ordine e pulita. Perché il trucco per non commettere errori o perdere tempo è sapere sempre dove stanno le cose che vi servono.
Per cui, scegliete un criterio e organizzate i pezzi del menu in  maniera organica. Io personalmente ho diviso tra piattaforme, power up, ostacoli e nemici, che è la cosa più semplice e facile da fare e questa divisione ha influenzato molto il mio modo di procedere nella creazione dei livelli. Siccome il vostro menu si popolerà ad ondate, dovrete fare diversi riarrangiamenti nel corso della crescita del vostro gioco, ma, fidatevi, per quanto possa sembrare tedioso, sarà tempo ben speso e non ve ne pentirete.

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3 – Pensare prima, agire poi

Ci sono molti modi per iniziare a creare un livello.
Alcune volte basta mettersi davanti al gamepad e muovere un po’ di roba in giro per vedere apparire cose fighe, per poi appassionarsi e continuare con foga per mettere insieme un livello decente. Ma non sempre è così. Talvolta, anzi, spesso, pianificare il proprio lavoro è molto più proficuo e dà anche soddisfazioni migliori.

Se vi guardate intorno, le possibilità sono enormi. Partiamo con la scelta dello stile di gioco, tra i quattro capitoli di Super Mario a disposizione. La scelta non è così campata in aria, perché le differenze tra le varie soluzioni non sono solo estetiche, ma coinvolgono in maniera pesante anche il gameplay. Quindi, cercate di focalizzare quale tipo di esperienza volete ricreare o che tipo di feeling volete evocare. Vi piace vintage, con salti lunghi e precisi? Potrebbe andare bene sia Super Mario Classic, che il 3. Se invece volete inserire enigmi ambientali elaborati, allora forse, gli ultimi capitoli sono più indicati. Badate, avere un’idea precisa all’inizio vi semplificherà di molto il tipo di stage da scegliere.
Una volta fatta la vostra scelta, cercate di capire come proseguire con il livello, fatevi un’idea sulla difficoltà generale del quadro, di quanto volete che sia lungo, se deve essere incentrato sul platforming e sul parkour più spietato, o se invece lo volete pieno d segreti e aree nascoste.

La cosa più difficile è se poi volete fare dei livelli a tema, per ricreare percorsi e sequenze che si rifanno ad altri giochi. In questo caso allora, dovete avere ben in mente come fare. Può sembrare un’esagerazione o un’assurdità, ma la cosa migliore da fare è aiutarvi con carta e penna. Purtroppo è l’unico modo per avere una visione completa di quello che sta accadendo in giro per il livello, dato che purtroppo, tutt’ora non è presente una funzione di zoom out e di vista panoramica. Ed è un vero peccato… Speriamo che le cose vengano migliorate con i futuri aggiornamenti.

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4 – Step by step

Un livello di Super Mario è composto da tanti elementi perfettamente amalgamati in maniera uniforme, senza che ci sia troppo di uno e troppo poco di un altro. E l’equilibrio è la cosa più difficile da ottenere, sia dal punto di vista videoludico che zen.
Purtroppo non c’è una regola precisa, una ricetta o una pozione magica che vi darà equilibrio, ma solo tanti tentativi e un po’ di sana conoscenza delle regole di base. Io posso raccontarvi la mia esperienza personale, posso farvi vedere come interagisco con il mio livello in fase di creazione, come lo accontento e come lascio che spesso sia lui stesso a dirmi dove dobbiamo andare. Perché dopo un po’ che ci giocate, Mario Maker sembra prendere vita da solo e il flusso di piattaforme diventa quasi spontaneo.

Io preferisco partire dalla parte salterina del livello. Posiziono le piattaforme, i blocchi distruttibili e mi faccio una prima mappa del livello, senza ostacoli. Solo salti. E lo provo in continuazione dall’inizio. Sempre dall’inizio. Di solito non sono mai soddisfatto, ovviamente, però ho un inizio e una fine e questo è già qualcosa. ho messo dei paletti, ho creato una sezione iniziale, una di mezzo e una finale. Ora bisogna solo rimpinguarle e popolarle…

Passo quindi a mettere gli ostacoli e i nemici. Talvolta in questa fase modifico anche le piattaforme per creare un po’ di tensione e rendere più complicate alcune sezioni. Aggiungo le aree segrete e vedo di contorcere il livello con qualche porta. Provo sempre il mio lavoro  dall’inizio, soprattutto per controllare che gli elementi automatici (come le piattaforme sui binari o i bracci infuocati) siano nel posto giusto al momento giusto senza creare situazioni aberranti o ingiocabili.

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Difficile ma onesto (breve interludio)

Una volta che stiamo tentando di aumentare il grado di sfida del nostro livello, la prima cosa che ci salta in mente è la VENDETTA. Sì, è inutile girarci intorno. Non ci sentiamo dei level designer, non abbiamo dentro di noi il fuoco della creazione che ci spinge, ma solo una sana primordiale rabbia repressa che vuole solo uscire fuori per riscattarci di tutti i pomeriggi in cui per oltre vent’anni abbiamo sputato il sangue appresso ai livelli originali di Super Mario. Quindi è quasi inevitabile cercare di restituire la pariglia a tutti, mettendo in tavola qualsiasi cosa sia in nostro possesso per rendere la vita difficile a chiunque deciderà di dare un’occhiata al nostro livello…

Beh, potete farlo, ma ricordate di essere onesti con chi gioca con voi. Non è una bella cosa mettere una trappola mortale e inevitabile subito fuori un warp-pipe, o mettere delle porte che danno direttamente sul nulla. Questo vuol dire abusare della fiducia del giocatore, dirgli chiaramente che non ve ne frega niente del suo divertimento e che siete lì solo per ridicolizzarlo. È perfetto solo se volete allontanare tutti da voi. I livelli impegnativi sono quelli che ti permettono di capire cosa fare in qualche tentativo e che ti lasciano un senso di sfida addosso, quelli che ti fanno pensare: ‘Ecco, ho capito, posso farcela’ e non quelli che ti fanno alzare il pad al cielo, mandando a fanculo tutti quelli che ti circondano. Quindi, la parola d’ordine è il Fair Play. Solo con questo in mente potrete popolare di ostacoli e nemici i vostri quadri senza diventare stronzi, ma solo un po’ sadici.
Lo so che già state per tirarmi appresso tutti i livelli di Kaizo Mario World e il livello Bomb Voyage, ma badate bene, quelli sono livelli difficilissimi, ma anche perfettamente in linea con quanto ho scritto, semplicemente sfruttano al massimo le meccaniche di gioco anche quelle più complicate e sotterranee (il trick con la molla è incredibile!) al limite del giocoliere, ma sono comunque livelli fair. Sono bastardi inside, sono costruiti con la morte nel cuore, ma sono un esempio di come il sadismo non è sinonimo di troll.

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5 – Reverse engineering

Non c’è niente di meglio che fare un livello di Mario in cui bisogna usare il cervello e non solo avere i riflessi pronti come quelli di un gatto. Esiste tutta una categoria i livelli basati sui puzzle, per lo più ambientali, dove per districarsi tra le varie sezioni bisogna cercare la chiave di un enigma o risolvere una serie di task per aprire una via nascosta.

Sono molto interessanti da giocare, perché danno una visione diversa dal solito del gioco, e soprattutto creano dei gradi di sfida non indifferenti. Sono anche molto difficili da pensare e per farli esiste un piccolo trucco. Bisogna pensare al contrario e aggiungere pezzi all’enigma man mano che ci vengono in mente. La chiave di tutto è provare la sezione a ogni cambiamento, in modo da poter facilmente tornare indietro se le cose non funzionano. Costruire degli enigmi è una cosa complicata, che presuppone che voi conosciate a fondo il comportamento di ogni singolo elemento di gioco. Pensate di dover far salire un guscio fino a farlo sbattere su un blocco per far spuntare uno switch e poter quindi far sparire un muro di mattoni gialli. Le soluzioni sono tantissime, alcune elaborate altre più semplici, ma tanto più avete in mente i vostri strumenti, tanto più arriveranno idee anche le più disparate.

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6 – Beta testing

Una volta che siete soddisfatti del vostro livello, rigiocatelo tre o quattro volte dall’inizio. Provatelo e riprovatelo, perché non c’è niente di più brutto e fastidioso di un livello buggato, come quando si resta bloccati in un punto senza poter proseguire perché quell’evenienza non è mai stata corretta dallo sviluppatore. Quindi, la regola fondamentale prima di uploadare un livello sui server Nintendo è ripulirlo di tutti gli errori e le imprecisioni che ne inficiano il gameplay. E questo è vero a meno che non stiate facendo un quadro basato su Assassin’s Creed. In quel caso allora i bug vengono prima di qualsiasi altra cosa.

Se poi avete per casa anche altri parenti e amici che giocano a Super Mario, allora proponete loro di tentare di risolvere la vostra creazione e guardateli attentamente mentre giocano, studiate quali sono i punti in cui restano fermi a pensare perché forse un po’ troppo oscuri, dove sbagliano più spesso, per capire se il problema sono i vostri ospiti (che son degli scarsoni) o il vostro livello (che è fatto col culo).
In questa maniera riuscirete a create un bel po’ di stage divertenti e avvincenti, e toccherete con mano in prima persona le reazioni di chi dall’altra parte del globo si cimenterà nella vostra creazione. Soprattutto avrete subito dei feedback che vi permetteranno di aggiustare il bilanciamento del livello, la posizione di alcune piattaforme, qualche wall jump troppo ostico, dove mettere un power up e dove inserire un blocco invisibile.

Quando questa fase sarà terminata, nel senso che avrete coinvolto parte del vicinato e un paio di vecchietti che guardavano il cantiere in fondo alla strada (chi meglio di loro conosce i lavori in corso?), allora sarete pronti per mostrare la vostra creazione al mondo intero.

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7 – Community dentro e fuori la Wii U

Pubblicizzare il vostro livello è una cosa fastidiosa e difficile, lunga e tediosa, perché vi impone di dedicarvi a pubbliche relazioni virtuali. Ma purtroppo è anche una parte molto importante e seria del gioco. Esistono sui più maggiori social una quantità industriale di gruppi più o meno organizzati in cui gli utenti si scambiano codici e soprattutto li commentano e danno consigli da giocatore a giocatore, e più di ogni altra cosa dispensano stelle.
Sì, perché guadagnare stelle è una prerogativa importante per poter caricare sempre più livelli. Quindi, farsi un nome, diventare bravi ed essere seguiti è fondamentale. Dateci dentro, spammate i vostri codici in giro per il web e fate vedere chi siete!

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8 – Non solo Maker

Ci piace pensare a voi Lettori tutti infervorati da questa nuova passione incandescente, spinti dal sacro fuoco del level designer, fumiganti e pieni di idee incredibili, chini sul vostro gamepad a strisciare lo stilus in un impeto che ha del mistico. Ma purtroppo sappiamo perfettamente che arriverà il giorno in cui fisserete il touchscreen e non saprete che fare, vi arrovellerete e vi rigirerete senza nessuna idea degna di questo nome in testa.
E allora che si fa, eh?

Beh, non c’è niente di meglio che lanciarsi in un po’ di livelli creati dagli utenti o quelli dimostrativi. Vedere quel che fanno gli altri potrebbe guidare il nostro lavoro, potrebbe farci scoprire soluzioni che mai avremmo pensato e soprattutto ci indicherà quali strade non intraprendere mai, perché nostro malgrado incapperemo sempre in livelli pensati male e fatti anche peggio.
Poi, ancora meglio, è sempre possibile caricare un livello dimostrativo o un livello user made per poi modificarlo e renderlo più vicino ai nostri desideri.

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Tutti al lavoro.

Avete fatto tesoro dei nostri consigli? Siete d’accordo? No? Non importa. Ciò che conta è che cogliate lo spirito di Super Mario Maker, che continuiate a impilare mattoncini e schiacciare Goomba senza pietà, e soprattutto che vi divertiate senza sosta.
Con questo gioco, l’unica vera paura è quella di creare livelli troppo facili. Ma è una paura infondata: Mario fin dalle sue prime iterazioni conteneva livelli sostanzialmente semplici e accessibili e servono anche quelli, perché ci sarà sempre il ragazzino che vede questo gioco per la prima volta e non vuole essere frustrato fin dalla prima partita. Per cui, create e giocate, sbagliate e correggetevi e soprattutto continuate a chiamare quei vecchietti del cantiere perché sono fottutamente bravi a  trovare errori di costruzione!
Per premio, fatevi questo livello facile facile: D7B8-0000-0083-FAC9

Eugene Fitzherbert
Vittima del mio stesso cervello diversamente funzionante, gioco con le parole da quando ne avevo facoltà (con risultati inquietanti), coltivando la mia passione per tutto quello che poteva fare incazzare i miei genitori, fumetti e videogiochi. Con così tante console a disposizione ho deciso di affidarmi alla forza dell'amore. Invece della console war, sono diventato una console WHORE. A casa mia, complice la mia metà, si festeggia annualmente il Back To The Future Day, si collezionano tazze e t-shirt (di Star Wars e Zelda), si ascolta metal e si ride di tutto e tutti. 42.