L’estate anni ’90 e i suoi oggetti più rappresentativi

Il fascino della nostalgia spinge verso una sorta di culto nei confronti di un determinato periodo e gli oggetti che colleghiamo ad esso. Gli anni ’90, ad esempio, soprattutto su chi – come il sottoscritto e probabilmente una parte dei nostri lettori – in quei tempi è cresciuto e ha vissuto la sua infanzia, hanno un particolare ascendente e spesso affiorano bellissime reminiscenze, anche tramite delle cose materiali che però portano in dote qualcosa di più spirituale, come – appunto – quell’incanto che ci trasmette la nostalgia dei tempi passati a cui leghiamo ricordi e momenti indelebili.

Un bel po’ di tempo fa, ad esempio, avevamo raccolto in un articolo gli indimenticabili gelati della nostra infanzia, ma ora – restando sempre in tema – ci siamo voluti gettare nello scatolone degli oggetti a cui eravamo particolarmente legati nelle estati degli anni ’90.

Walkman e cassette

Un elemento immancabile nell’estate degli anni ’90 era di certo il walkman. Al mare sotto l’ombrellone, durante un po’ di relax post pranzo, nei viaggi in macchina, o persino nella nostra cameretta, per chi più e chi meno ha rappresentato un oggetto irrinunciabile col quale si viveva a stretto contatto. Ascoltare le musicassette tramite walkman è purtroppo una di quelle attività ormai desuete, sostituite già all’inizio del nuovo secolo dal lettore CD e poi ancora dai lettori mp3, e in ultimo dagli smartphone.
Eppure il fascino del walkmann e delle audiocassette resta imperituro nei nostri ricordi, quelli che anche la serie TV Tredici ha fatto in qualche maniera riemergere.

Super Santos

Uno dei pochi oggetti di questa lista ad essere ancora attuale, per così dire. Ancor più del fratello “Super Tele”, che però volava via lontano al primo soffio di vento, e di certo più del cugino Tango, un po’ troppo pesante per esser calciato a piedi nudi (soprattutto dai bambini), il Super Santos è il pallone simbolo dell’estate anni ’90, sebbene – come detto – sia ancora lì, nella sua retina, fuori da tutti i negozi di cianfrusaglie nelle prossimità degli stabilimenti balneari.

Incubo delle signore e dei signori intenti a prendere il sole vicino la battigia, il Super Santos, al netto della sua immortale natura, è un tipico oggetto dell’estate anni ’90 se non altro per i ricordi a cui inevitabilmente tutti lo colleghiamo.

Gettone della sala giochi

Siamo certo che i lettori di Stay Nerd non proprio giovanissimi sappiano bene a cosa ci riferiamo. Il gettone era il lasciapassare per i nostri minuti (non di più, prima della fatidica scritta “Game Over“) di gioia nei quali giocavano freneticamente ai cabinati arcade delle sale giochi, spesso durante le vacanze e rigorosamente in costume e a piedi scalzi.
Metal Slug, Cadillacs and Dinosaurs, Street Fighter, e i tanti giochi di calcio: un mare di gettoni o di 500 lire, solo per vedere le proprie iniziali sulla schermata dei record e vantarsi un po’ con gli amici, prima di tornare a tuffarsi in acqua.

Super liquidator

All’improvviso durante gli anni ’90 irruppe un particolare giocattolo in grado di dare vita a vere e proprie guerre negli stabilimenti di mare o in qualsiasi altro posto si passasse l’estate: il Super Liquidator. Da pistole giocattolo di dimensioni medie a veri e propri bazooka in grado di bombardare d’acqua i nostri amici o gli sventurati passanti, queste “armi” allietavano i pomeriggi estivi di molti bambini, tra una partita in sala giochi e un bagno al mare.

Palloncini ad acqua

Sempre in tema di giochi d’acqua, una versione meno aggressiva ma più esplosiva del Super Liquidator era costituita dai famigerati palloncini ad acqua (detti anche “bombe d’acqua”). Non era raro, durante l’estate degli anni ’90, osservare file infinite nei pressi delle fontane con numerosi bambini completamente zuppi, intenti a caricare prima di fare fuoco, o meglio acqua.
Non proprio una gioia per gli adulti, sia per il consueto “effetto lago” che si creava vicino alle fontane, sia perché si poteva finire improvvisamente vittime dei gavettoni.

Marsupio

Dimenticato per anni, il marsupio è tornato in voga nella moda streetwear e da qualche anno si vedono spesso giovani e giovanissimi portarlo legato da una spalla fino a sotto l’ascella dal lato opposto. Per questi accessori si arrivano a spendere anche molti soldi, poiché sono legati a grandi marchi della moda che in questo senso ne hanno quasi rivoluzionato il suo utilizzo, e sicuramente la sua natura.

Il marsupio a cui facciamo riferimento noi è di ben altra fattura. Negli anni ’90 si portava rigorosamente in vita, e all’interno ci si metteva di tutto, anche perché spesso avevano più di una tasca. Ma soprattutto il costo era molto, molto meno oneroso rispetto a quelli indossati attualmente dai giovani.

Carte da Uno

Un gioco senza dubbio più rilassante ma in grado di accendere ugualmente intense sfide era, ed è ancora Uno. Sebbene venne prodotto dalla Mattel nel 1971, possiamo dire che in Italia divenne noto a tutti negli anni ’90, e le carte da Uno costituirono da quel momento un must dell’ombrellone, con cui amici, partner e parenti, grandi e piccini si sfidano da anni a colpi di +2 e +4, senza pietà alcuna.

oggetti estate anni 90

Macchinetta fotografica usa e getta

Ultima della lista, ma forse tra gli oggetti più iconici delle estati novantine e più in generale di tutti gli anni lì, è la macchinetta fotografica usa e getta.
Quando ancora era consuetudine portare le foto a far sviluppare e prima dell’avvento delle fotocamere digitali (e degli smartphone, naturalmente), non era affatto raro munirsi di una di queste macchinette prima di un viaggio, in modo da averla sempre con sé senza preoccuparsi continuamente di avere nello zaino o in borsa un oggetto di valore.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.