Quello che dovete sapere sull’ultimo rilancio dell’Universo Marvel…

Ci risiamo. Un altro Reboot. Chiariamolo subito: se avete letto la testata New Avengers negli ultimi due anni, o semplicemente non vi interessa un intrigante riassunto delle puntate precedenti, saltate pure fino al capitolo successivo di questo Speciale. Se però qualche dubbio, magari anche piccolo, vi attanaglia, dato che la chiarezza è tutto ciò che tiene a galla le nostre nerd-boat durante i maxi-crossover, il nostro caloroso invito è quello di restare con noi ancora per qualche riga. L’intero Multiverso dei fumetti Marvel è andato incontro al totale collasso. La penna di Johnathan Hickman porta avanti, da un paio d’anni ormai, l’intricatissima storia sci-fi che avrebbe portato all’odierna Secret Wars (sempre da lui scritta), specialmente sulla già citata run dei New Avengers, anche detti “Illuminati”, ovvero l’elite degli eroi più potenti e intelligenti della Terra: Mr. Fantastic, Pantera Nera, Iron Man, Namor, Dr. Strange, Bestia (dopo la morte del Prof. Xavier), Cap. America solo inizialmente e Bruce Banner/Hulk soltanto verso la fine. Ma la fine di cosa? Beh, di tutto.

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NELLE PUNTATE PRECEDENTI

Brevissimamente…

Da qualche parte nel Multiverso, uno degli Universi è imploso prematuramente, causando una reazione di collisione a catena degli Universi che ad esso erano tangenti. Ogni coppia di Universi si scontra quindi periodicamente nel punto della Terra, con due possibili esiti: una delle due Terre parallele viene distrutta, e entrambi gli Universi si salvano; le due Terre si scontrano ed entrambi gli Universi si distruggono. Il problema, già così irrisolvibile, si complica irrimediabilmente quando a scontrarsi sono i due Universi di punta della Marvel, il Classico, quello della Terra 616, e l’Ultimate, della Terra 1610. Nessuno degli Eroi delle due Terre intende arrendersi, pur avendo tutti gravi remore a distruggere un altro pianeta tanto simile al proprio. Così la battaglia finisce in apparente pareggio, le due Terre si scontrano, e tutto finisce.

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Se non fosse che il Reed Richards dell’Universo Classico ha preparato un piano per sopravvivere, garantendo la salvezza di alcuni degli Eroi su una “scialuppa di salvataggio”. E se non fosse che il Dr. Destino dell’Universo Classico, superando in astuzia il piano distruttivo degli Arcani (divinità extra-universali quasi onnipotenti e capricciose), ha ottenuto i poteri di un vero dio e ha creato un solo mondo, il Battleworld, fatto di frammenti di Universi alternativi salvati alla catastrofe, e di altri frammenti ri-creati ex novo a suo piacere. Secret Wars è la storia di questi frammenti (tutti ispirati a vecchie saghe Marvel di successo) e di come, alla fine, si suppone conducano ad un nuovissimo, differente, unificato Universo Marvel. Per l’appunto, l’All New All Different Marvel Universe.

LA GOCCIA CHE FA REBOOTARE IL VASO

Lasciando stare per un attimo nuove testate e super-eroi, cerchiamo di analizzare “politicamente” la decisione di buttare giù tutto quanto fatto finora, per ricominciare da capo un’altra volta. Qual era la situazione odierna dei fumetti Marvel, e ha inciso sulla scelta di rebootare? Se Hickman, la mente e la penna dietro Secret Wars, tramava il suo bel maxi-evento da tanto tempo (si parla di anni di anticipo), vuol dire che il Reboot, oltre che il Crossover, era ampiamente previsto e pre-approvato. Perché?

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Un Reboot Marvel, adesso, è commercialmente azzeccato per una nutrita serie di ragioni. Innanzitutto l’Universo Ultimate ha smesso da tempo di essere competitivo, fatta eccezione per alcuni Eroi o Anti-Eroi particolarmente ben riusciti (il Reed Richards cattivo, definitosi “il Creatore”, è un Villain clamoroso). Quest’ultimi personaggi Ultimate, infatti, vengono prontamente salvati tramite l’escamotage dell’approdo comune su Battleworld, il mondo creato dal neo-dio Destino (classico, il Destino Ultimate è morto), teatro delle Secret Wars. In secondo luogo, le incarnazioni cinematografiche o televisive attuali riaccendono l’interesse popolare nei personaggi Marvel, e rebootando l’Universo fumettistico lo si rende immediatamente accessibile a ogni possibile nuovo fan. Per ultimo, un Crossover come Secret Wars garantisce sempre sostanziosi guadagni, se poi parliamo di una mini-serie evento che rimette in scena le mini-serie evento più famose del passato… Insomma, in Marvel hanno fatto i loro compiti a casa, e con largo anticipo, persino. E non solo per Secret Wars, ma anche per il Post-Secret Wars, che siamo qui oggi per sviscerare bene bene. Anche perché i compiti a casa li facciamo pure noi di Stay Nerd. Se per caso vi siete persi il listone delle nuove testate Marvel del Post-Secret Wars, recuperatelo immediatamente a questo indirizzo.

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LE SERIE DA TENERE D’OCCHIO

Al di là dei gusti personali di ognuno, qualche serie almeno oggettivamente degna di interesse è facilmente individuabile. Le nuove incarnazione dei “Big“, Vendicatori e Mutanti vari, sono come sempre un interrogativo. Gestire i gruppi è sempre difficile in un fumetto. È anche vero che Waid, alla sceneggiatura della nuova squadra di Vendicatori (che, ricordiamo, sarà composta da: Sam Wilson / Cap. America, Iron Man, La Potente Thor, Ms. Marvel, Miles Morales / Spider-Man, Visione e Nova), è una certezza e ha un trascorso in DC come scrittore della Justice League. Interessanti e leggermente più azzardate le scelte di Lemire per gli X-Men e Duggan (storico sceneggiatore di Deadpool) per la Squadra Unione, sulla testata Incredibili Avengers. Lo Squadrone Supremo (con personaggi “liberamente ispirati” agli eroi dell’universo DC, ma in chiave negativa) ha piacevolmente sorpreso durante Secret Wars e potrebbe, mantenendo lo stesso team creativo, riservare qualche altro momento di qualità. Certo, il nuovo Universo regolare è la prova del nove, in cui dovrà dimostrare di non essere solo uno strumento momentaneo anti-Suicide Squad.

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La nuova Vedova Nera, in mano agli stessi Waid e Samnee che hanno fatto miracoli su Devil, è una notizia non buona, perfetta. I due sono specialisti nel donare a personaggi solitamente oscuri, toni e colori più leggeri ma senza rinunciare a un grammo di profondità, anzi, approfondendola. Sul nuovo Daredevil arriva Soule, che ha esperienza personale e fumettistica con il mondo della legge, e che fece molto bene su She-hulk. Certo, con il diavolo rosso (che ora veste di nero), in contemporanea alla serie Netflix, è tutto un altro paio di maniche. Speriamo bene. Altra incognita è Cap. Marvel, dopo molto tempo non più scritta dalle fidate mani di Carol Sue DeConnick e passata a quelle (sempre rigorosamente femminili) di Tara Butters e Michele Fazekas, già sceneggiatrici della prima stagione televisiva di Agent Carter. Indubbiamente da tenere d’occhio la nuova testata dedicata al Dottor Strange. Mossa ovviamente strategica, in vista del prossimo film con Benedict Cumberbatch e Rachel Mc Adams, ma che, grazie al Jason Aaron che abbiamo amato e continueremo ad amare su Thor (non importa chi impugni il martello, Aaron sa raccontarlo con eguale bravura), potrebbe rivelarsi comunque fruttuosa. Bachalo, ai disegni, ha uno stile tutto suo ma, gusti a parte, ben si sposa con le atmosfere e avventure magiche dello Stregone Supremo.

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Tra le conferme: la Ms. Marvel di Wilson e Molina, Il Nuovissimo Occhio di Falco di Lemire e Perez, di qualità artistica elevatissima (sebbene un piccolo gradino più in basso del Barton di Fraction e Aya, secondo chi vi scrive), la già citata Thor di Aaron e Dauterman.

Tra le scommesse: Spider-Gwen (la versione “ragnesca” di una Gwen alternativa, tanto acclamata da essere promossa da comparsa a personaggio regolare), Spider-Woman (che dovrà affrontare i pericoli… della gravidanza!) e Silk, le nuove eroine tessiragnatele, fresche e interessanti oltre ogni dubbio. Riusciranno a lasciare il segno?

Ultimo, ma certamente non meno importante: tenete d’occhio Visione, la storia della famiglia dell’androide figlio di Ultron, famiglia che si è creato lui stesso, da solo, ma che tende a non condividere la sua purezza di intenti e azioni. L’atmosfera Sci-fi e la grazia di un narratore onnisciente e “spoileroso” del tutto atipico, per i fumetti, ne hanno fatto una serie imperdibile, seppur molto breve: dopo il numero 12, infatti, lo scrittore, Tom King, passerà per contratto alla DC abbandonando la testata, il cui destino è al momento imprevedibile.

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CONSIDERAZIONI GENERALI SUL POST-SECRET WARS

Sulla scia dell’entusiasmo riscosso dalle stesse storie narrate nel Battleworld, la cui libertà narrativa insolita ha permesso di creare più di qualche spunto interessante, la Marvel ha deciso di confermare alcune delle “realtà” alternative, riunite stavolta tutte in un unico, nuovo Universo regolare.

Noi di Stay Nerd, invece, cercando di placare quello stesso entusiasmo, facciamo qualche considerazione a sangue freddo sulla pioggia di fumetti Marvel in arrivo.

  1. Le serie che arriveranno sono tante, tante tante, più del solito. Non è un caso che la pubblicazione aumenterà sia in quantità di pagine che in ritmo di uscita (ben 4 testate “pesanti” quindicinali, stra-piene di storie differenti). Che sia un effetto iper-trofico per il successo di Secret Wars, destinato a riassorbirsi presto? Che sia una strategia di mercato atta a rinforzare il carico per accompagnare l’Universo Cinematografico Marvel, di recente così tanto in voga? Possiamo fare ipotesi e difficilmente, se non dal tempo, avremo le nostre risposte. Tuttavia, che il fiume sia in piena, è un dato di fatto.
  2. Secret Wars sembra aver lasciato un segno più profondo dei soliti Crossover, che alla fine fanno tornare tutto come prima, e dei soliti Reboot, che si limitano a riportare allo 0 le lancette degli orologi. Perché? Un sacco di serie forgiate in occasione del maxi-evento sono riprese (più che continuate) anche nel Nuovo Universo Marvel. Facciamo qualche esempio: A-Force (la squadra di Avengers tutta al femminile), Old Man Logan, Squadrone Supremo (la squadra di super-cattivi), Red Wolf (l’indiano di 1872, testata western di Secret Wars).

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  1. Le “ri-conferme” ci sono anche in negativo: salta subito agli occhi, infatti, la mancanza di una testata dedicata ai Fantastici Quattro (La Cosa è nei nuovi Guardiani della Galassia, mentre La Torcia Umana è con gli Inumani). Chiusa la finestra commerciale del film dei rivali della Fox, la Marvel non ha più motivi opportunistici di snobbare la famiglia più vecchia dei fumetti, se non, per l’appunto, che si tratta della famiglia più vecchia dei fumetti. I valori una volta espressi dai F4 sono, da parecchio, fuori tempo massimo nella società moderna, e non è un caso nemmeno che l’ultimo film, pur con tutti i suoi problemi e il flop economico, abbia tentato una strada nuova di rappresentarli. Per quanto mancheranno dalla scena dei fumetti? Oppure… torneranno?
  2. Tutte queste nuove serie e nuovi personaggi, spolverati e lucidati in un frangente o l’altro del Battleworld Hickman-iano, provengono a loro volta da vari universi alternativi o grandi serie-evento del passato Marvel, perciò non è roba nuova al 100%. Possiamo quindi trarre la conclusione che, essendosi Secret Wars rivelato un ibrido tra Crossover / Reboot / Best of capace di rialzare notevolmente l’interesse generale, il Post-Secret Wars cerca di mantenere alto quell’interesse e, senza riportare l’asticella alla normalità, mantenerla a livelli “super”. Che il tentativo sia destinato a fallire o meno, non ci importa. È comunque un bel tentativo.

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IN CONCLUSIONE

C’è solo un saggio consiglio da dare, in vista di questo ennesimo Reboot, per certi versi classico, per altri anomalo. Se avete intenzione di smettere con i fumetti Marvel, soffrirete. Il trucco è proprio che, nel momento che sembra più adatto e facile per staccare la spina, ecco che ti tirano fuori una vagonata di serie intriganti, e chiudere diventa la cosa più difficile. Eh, mica scemi. Insomma, se volete smettere davvero, siate decisi e non guardatevi indietro. E nemmeno intorno. Per i prossimi mesi. Altrimenti preparate il portafoglio… e buona lettura. Tranquilli, noi di Stay Nerd vi terremo compagnia.