American Gods proseguirà? Neil Gaiman è fiducioso

La cancellazione di American Gods non è giunta del tutto inaspettata da parte dei fan, ma questa volta tocca a Neil Gaiman condividere la sua opinione con i fan. Lo scrittore non si è mostrato troppo depresso per questa scelta da parte di Starz. Al contrario, dalle sue parole, condivise attraverso il suo account Twitter, sembra trasparire una certa fiducia per il futuro.

A giudicare da quanto ci dice Neil Gaiman, in qualche modo American Gods giungerà alla sua conclusione, anche se non nel format della serie televisiva.

american gods cancellato

“Sicuramente non è finita”: le parole di Neil Gaiman su American Gods

Gaiman, rispondendo a un utente che si rammaricava della chiusura di American Gods, ha avuto modo di dire la sua al riguardo, mostrandosi positivo per il futuro della trasposizione. In qualche maniera si arriverà alla conclusione, anche se non è ancora chiaro come ciò avverrà.

“Sicuramente non è finita. Sono grato al team di Starz per il viaggio di American Gods finora. Fremantle (che ha crea AG) si è impegnata a finire la storia iniziata nell’episodio 1. In questo momento stiamo solo aspettando di vedere quale sia la strada migliore da percorrere e con chi si farà”.

La chiusura di American Gods è giunta con la terza stagione dopo aver mostrato segni di cedimento, a detta di molti fan, già con la precedente tornata di episodi. Dopo un inizio sfavillante, apprezzato da critica e pubblico, la seconda parte dello show ha iniziato ad attirare una serie di critiche. Sia dentro allo show che al suo esterno (ricordiamo il discusso licenziamento di Orlando Jones, interprete di un ottimo Mr. Nancy) la serie ha mostrato di avere una serie di problemi che ne hanno determinato la fine anticipata.

Anche se, almeno per Neil Gaiman, l’esperienza di American Gods non è ancora finita.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.