Il Ciclo della Fondazione di Asimov è stato ristampato senza sosta fin dalla sua prima pubblicazione, vediamo le copertine più memorabili

Se dici fantascienza dici Isaac Asimov, e se dici Isaac Asimov dici Fondazione. Questo è un teorema noto a tutti gli appassionati, e per quanto ci si possa impegnare a rinnovare il parco autori con opere contemporanee, rimane innegabile il fatto il Ciclo della Fondazione (o delle Fondazioni, plurale) è l’opera di fantascienza più popolare di sempre: fin dagli anni ’40 la trilogia originale, in seguito espansa con ulteriori romanzi, è stata pubblicata a più riprese raggiungendo ogni angolo del mondo. Non esiste lettore di fantascienza degno di questo nome che non l’abbia letta, e ognuno di loro associa la Fondazione a una particolare copertina.

Infatti questa enorme diffusione ha richiesto anche una notevole fantasia da parte di editori e artisti, per proporre illustrazioni accattivanti e al passo coi tempi per presentare i libri della saga. Dopo ottant’anni e svariate centinaia di edizioni, di copertine se ne sono viste davvero tante, alcune memorabili, altre più azzardate. Ripercorriamone la storia con una carrellata di immagini.

Le copertine originali della Fondazione di Asimov

Foundation, il primo libro del Ciclo della Fondazione, nasce come fix-up di racconti pubblicati nei primi anni 40 sulla rivista Astounding. La pubblicazione come volume unico avviene nel 1951, da parte di Gnome Press. Nei due anni successivi escono i volumi successivi, Foundation and Empire e Second Foundation. Le edizioni originali Gnome Press sul mercato dei collezionisti oggi si trovano a un prezzo medio di 6.000-7.000 dollari, che può arrivare anche ai 10.000 se autografate dall’autore.

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La trilogia della Fondazione sarebbe rimasta tale per trent’anni, fino a quando Asimov a metà degli anni ’80 non decise di ampliare la saga con ulteriori sequel e prequel. Per l’occasione vennero ristampate molte edizioni dei libri originali, anche per comunicare un maggior senso di unità dell’intero ciclo. Una delle interpretazioni di maggior successo è senza dubbio quella di Michael Whelan realizzata per Ballantine, che ha scelto di utilizzare per le copertine un personaggio chiave per ogni libro: Hari Seldon, il Mule e Arkady Darell. Questa rappresentazione di Hari Seldon è ancora oggi la più iconica, il volto con il quale i lettori di tutto il mondo se lo immaginano.

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Flashforward di altri trent’anni. I tempi cambiano, il gusto estetico dei lettori anche. Alle copertine figurative molti preferiscono qualcosa di più minimale ed evocativo, specie per una serie arcinota che non ha bisogno di attirare l’attenzione con illustrazioni roboanti da pulp sci-fi. Delle edizioni attualmente in commercio, quella di Harper Collins del 2016 ha forse le copertine più all’avanguardia.

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Le copertine delle edizioni italiane

La prima edizione italiana del ciclo della Fondazione di Isaac Asimov è del 1963, e la si deve (ovviamente) alla collana da edicola Urania, che la pubblica con il titolo Cronache della Galassia nella collana “Capolavori”. L’anno successivo sempre su Urania arrivano anche i due seguiti, a loro volta rinominati Il crollo della Galassia centrale e L’altra faccia della spirale.

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Questi titoli alternativi sono rimasti per molto tempo impressi nella memoria dei lettori italiani, infatti sono quelli utilizzati anche per la prima edizione nella collana da libreria Oscar Mondadori, che saranno il vero mezzo di diffusione dei romanzi presso il grande pubblico. Ancora oggi molti lettori affermano di aver letto i libri in questa edizione, magari scovata nelle librerie di qualche zio o nonno appassionato di fantascienza: queste sono le copertine che hanno fatto la storia della Fondazione di Asimov in Italia.

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A partire dagli anni ’80 hanno cominciato a circolare anche raccolte dei tre romanzi in unico volume, ed è a questo punto che hanno iniziato a essere conosciuti con i loro titoli originali: Prima Fondazione, Fondazione e Impero, Seconda Fondazione. Da allora nelle librerie si è sempre trovato un libro a marchio Mondadori che contenesse l’intero ciclo, o almeno la trilogia originale.fondazione asimov copertinefondazione asimov copertine

 

Oggi con la nuova collana Oscar Draghi, molti classici della narrativa di genere stanno ottenendo una versione aggiornata, ed è toccato anche ad Asimov. È in arrivo infatti anche Fondazione – Il ciclo completo, che contiene tutti i sette romanzi del ciclo (trilogia originale più prequel e sequel), con una nuova copertina di Jamie Keenan.

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Le copertine più assurde da tutto il mondo

Ma come dicevamo, il Ciclo della Fondazione è arrivato negli anni pressoché in tutto il mondo. Gli illustratori di ogni Nazione hanno così dovuto mettersi all’opera per dare la loro visione dell’universo della Fondazione di Asimov sulle copertine delle loro edizioni. In molti casi ci si è accontentati di una generica rappresentazione spaziale/futuristica, con galassie, grattacieli, macchine volanti e strani oggetti tridimensionali nello spazio.fondazione asimov copertinefondazione asimov copertineAltri invece hanno privilegiato l’aspetto umano della vicenda, e come aveva fatto Whelan hanno messo in copertina la loro personale visione di Hari Seldon, che si può considerare come l’alter ego narrativo dello stesso Asimov all’interno della sua storia. Proprio per questo, qualcuno ha pensato che tanto valesse mettere direttamente sulla copertina il Buon Dottore, seduto a buon diritto sul trono della fantascienza.fondazione asimov copertine

Andrea Viscusi
Nato sotto le esalazioni della nube di Chernobyl, laureato in statistica, consumatore di fantascienza e musica elettronica, autore sci-fi/weird/slipstream. Ha pubblicato una sessantina di racconti, tre raccolte personali, due romanzi e un libro illustrato sui mammiferi preistorici. Editor e writing coach, sul canale youtube STORY DOCTOR analizza la struttura narrativa dei film. Scrive sul blog UNKNOWN TO MILLIONS dal 2010 e ha fondato la rivista di speculative fiction SPECULARIA. Si definisce il maggior fan italiano di Futurama e nessuno l'ha mai smentito.