Dall’Italia alla Scandinavia: il compositore della Ezio Trilogy ritorna in Assassin’s Creed Valhalla

Arrivano notizie interessanti per i fan di Assassin’s Creed, perché il nuovo capitolo Valhalla vedrà il ritorno di uno storico compositore.

Nella notte il compositore Jesper Kyd ha infatti confermato il suo ritorno nel mondo di Assassin’s Creed, con la composizione delle musiche del nuovo capitolo ambientato nel freddo nord.

Qui di seguito potete vedere il Tweet dell’artista vincitore del premio BAFTA, diffuso tramite il suo account Twitter.

“Sì è vero. Ho fatto ritorno nel mondo di Assassin’s Creed! Ho composto la colonna sonora per Assassin’s Creed Valhalla insieme a Sarah Schachner, inseme a una canzone interpretata da Einar Selvik. Grazie a tutti i fan per il vostro entusiamo e il vostro incredibile supporto!”

Kyd perciò non solo ha realizzato le musiche per Valhalla, ma ha anche annunciato al mondo che nel gioco sarà presente una canzone di Einar Selvik dei Wardruna. Cosa ne pensate?

assassin's creed valhalla compositore

Assassin’s Creed Valhalla uscirà sia per l’attuale generazione videoludica che per quella successiva, a partire dalla finestra invernale dell’anno corrente. Il titolo è per ora annunciato sia per dispositivi Sony, Microsoft che per Google Stadia e PC. Lo studio dietro a questo gioco è Ubisoft Montreal, già sviluppatore del precedente capitolo Black Flag e dell’apprezzatissimo Origins.

Qui di seguito ecco la sinossi del gioco.

“Nono secolo d.C. Spinto lontano dalla Norvegia da una guerra infinita e da risorse in diminuzione, un incursore vichingo, Eivor, conduce un clan di norvegesi attraverso il gelido Mare del Nord, verso le ricche terre dei regni distrutti dell’Inghilterra. La loro missione: creare una nuova casa permanente, indipendentemente dal costo”.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.