Batwoman è uno dei titoli più attesi della stagione 2019-2020 di CW. Ma chi è Kate Kane?

Inutile negarlo: se il MCU ha conquistato il podio di incassi e di qualità nella trasposizione cinematografica dei suoi eroi a fumetti, la DC continua a collezionare medaglie d’argento. La visione di insieme propria della Casa delle Idee, che ha saputo allestire un ciclo cinematografico ambizioso, coerente, appassionante (e che non mostra alcun cenno di cedimento), non è stata ben recepita dai produttori di Batman & co. che continuano a muoversi nella zona grigia che separa il cinema d’autore dai più eclatanti prodotti mainstream.

Prendiamo, per esempio, l’ormai prossimo Joker. La scelta di presentarlo alla Mostra del Cinema di Venezia e non al San Diego Comicon vorrebbe essere un gesto anticonvenzionale, ma per il momento sembrerebbe più un gigantesco autogol. Voltare le spalle al proprio pubblico d’elezione e – in qualche modo – al media di riferimento non è la mossa più intelligente per un apparato cinematografico già vacillante.

Un discorso (in parte) differente va però fatto per l’Arrowverse, che ha portato alcuni personaggi (minori) della DC sul piccolo schermo. Pur muovendosi nello stesso Universo e – spesso – nella stessa Gotham City – gli eroi vivono storie e avventure separate, sfiorandosi, alludendo l’uno all’altra e talvolta incontrandosi in super-declamati episodi crossover. E qui si arriva alla nuova paladina del mondo CW-DC Comics: Batwoman che nella sua serie avrà il volto di Ruby Rose. 

Batwoman, prima ancora del debutto nell’omonima serie TV, è apparsa nel crossover tra Arrow, The Flash e Supergirl Elseworlds del 9 dicembre 2018.

La serie dedicata a Kate Kane andrà in onda su CW a partire dall’autunno 2019.

Chi è Kate Kane?

Nel già citato crossover Elseworlds, Batwoman ha esattamente l’aspetto della Kate Kane raccontata, tra gli altri, da Grant Morrison e Greg Rucka. La vigilante, così come la conosciamo e riconosciamo nelle prime immagini diffuse dai canali social e dalla TV, ha una folta chioma rossa, una parrucca, che fa parte dell’armamentario da Donna Pipistrello. Questo è un particolare che connota fortemente il personaggio, che ha un aspetto decisamente diverso dalla prima Batwoman creata da Bob Kane nel 1956, che aveva una più composta e discreta acconciatura corvina.

Le origini di Kate Kane sono ricostruite nella continuity fumettistica e chiarite nella versione tv nella frase pronunciata da Ruby Rose nel trailer della serie: “You’re boss is my cousin“- riferita proprio a Bruce Wayne. 

Kate Kane è la figlia di Jacob “Jake” Kane, a sua volta parente di Martha Kane e Katie Webb, rispettivamente la madre di Wayne e la prima Batwoman, nonché madre di Flamebird aka Bette Kane. Questa parentela così densa di eroi ed eroine (e villain) non intacca la vocazione del tutto individuale di Kate che matura la sua decisione di dedicarsi al prossimo durante gli anni difficili dell’infanzia. 

Come ogni buon Supereroe, infatti, Kate è stata traumatizzata dall’omicidio di un parente stretto: nel suo caso a tirare le cuoia sono state la madre e la sorella gemella, rapite e uccise davanti agli occhi di lei, bambina. Successivamente, la piccola Kane ha portato avanti la tradizione di famiglia arruolandosi nel corpo dei Marines dove è stata addestrata nel combattimento, portandola a raggiungere livelli di attacco sensazionali.

Tuttavia, la sua permanenza nei Marines è stata bruscamente interrotta a causa di una relazione con una sua commilitona. Davanti all’imposizione di rinnegare il proprio orientamento sessuale, Kate decide di abbandonare l’esercito. La sua forza e la sua vocazione la porteranno ad abbracciare la più oscura (e stilosa) uniforme da Donna Pipistrello.

Tutte le Batwoman

Tra la prima e la seconda Batwoman, però, può sorgere una certa confusione. Data per assodata la parentela tra le due donne (ricordiamo, Kathy Webb era la zia di Kate Kane), Grant Morrison ha preso in carico l’arduo compito di collocare in uno spazio-tempo coerente TUTTE le Batwoman presenti nell’Universo DC.

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Kathy Webb, la prima Batwoman

Il titolo di Batwoman, infatti, è stato ricoperto da diverse figure. Incominciamo da Bette Kane – Flamebird che, dopo essere stata Batgirl, nella saga Titans Tomorrow del 2004/2005 diventa la terza Batwoman nonché compagna del futuro Batman, Tim Drake. In Titans Tomorrow… Today!, però, Bette lascia il posto di Batwoman a Cassandra Cain, la figlia di David Cain e della villain Lady Shiva, e torna a indossare i panni di Flamebird. Anche il personaggio di Cassandra Cain sarà prossimamente introdotto nell’Universo cinematografico DC, interpretata dalla giovanissima Ella Jay Basco, che affiancherà Margot Robbie /Harley Quinn in Birds of Prey.

Tra i vari cicli narrativi che la DC ha avuto la fantasia di proporre, c’è anche quello di una Terra diversa in cui i personaggi, così come li conosciamo, sono tutti sottoposti a genderswap. Così, Batman diventa Batwoman, dal momento che Bruce Wayne è diventato Helena Wayne – che non ha però nulla a che vedere con l’Helena Wayne figlia di Bruce e Selina Kyle che diventerà, da grande, The Huntress. In un Elseworld alternativo, invece, sarà la stessa Selina a mettere da parte l’identità di Catwoman e ad assumersi il ruolo di Donna Pipistrello, per aiutare il compagno in un mondo reso ancora più tetro e violento dall’assenza di Superman.

Facciamo un salto nel futuro, nel 2500. Una lontana parente di Bruce Wayne, Brenna, deve fare i conti con il villain Vandal Savage, che ha come unico obiettivo uccidere tutti i discendenti di Batman. Per questo, Brenna si rimbocca le maniche e si difende indossando l’antico costume e diventando la Batwoman di uno dei tanti Elseworlds.

Infine, l’Elseworld di Kingdom Come del 1996. Qui Batwoman è un’aliena del Quarto Mondo che indossa il costume in omaggio a Batman, ormai anziano, per unirsi agli Outsider e partecipare alla Guerra tra Metaumani.

Il dibattito Queer

Siete confusi? Non vi preoccupate: nella serie ci sarà una sola Batwoman e sarà, appunto, Kate Kane. L’ex-soldatessa si muoverà in una Gotham senza Batman, la cui presenza sarà evocata da una serie di elementi, tra cui il costume con cui la nostra eroina si confronta nelle immagini già diffuse nel trailer.

In realtà, nelle origini del personaggio raccontate nei fumetti, Kate è stata ispirata proprio da un incontro con Batman e solo dopo quel momento assume il ruolo di vigilante, quindi è dato per assodato che i due si sono incontrati – e anche più di una volta.

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Come abbiamo già accennato, il personaggio di Kate Kane è dichiaratamente omosessuale. Ha avuto, tra le altre, una relazione con Renée Montoya – anche lei, come Cassandra Cain, presente in Birds of Prey, col volto dell’attrice di origini portoricane Rosie Perez

Nella serie, invece, sarà mostrata durante il suo love interest con l’ex militare Sophie Moore (Meagan Tandy) che, secondo le prime informazioni sulla trama diffuse dalla produzione, si troverà nei guai proprio nella stagione di debutto. 

Batwoman, la prima supereroina dichiaratamente omosessuale ad approdare sullo schermo, arriva in un momento in cui il dibattito sull’inclusività di genere, etnia, orientamento sessuale ha raggiunto livelli alquanto impegnativi. Una dichiarazione di qualche giorno fa – rilasciata dall’interprete di Spiderman, Tom Holland – afferma che non ci sarebbe nulla di male se all’Uomo Ragno piacessero gli uomini; proprio perché il mondo non è popolato solo da maschi bianchi ed etero, anche la Marvel si sta attrezzando per rappresentare anche questa minoranza. La dichiarazione completa di Holland, però, ha fugato ogni dubbio: non sarà Spider-Man a essere omosessuale. 

https://www.youtube.com/watch?v=vrIiPcv4_iY

Batwoman, ritratto di signora

Nel caso della vigilante interpretata da Ruby Rose, il fumetto ci regala un ritratto di donna complesso, sofferente e coraggioso. Non solo Kate ha affermato con forza la propria identità anche a costo di perdere il proprio “posto nel mondo” e di essere cacciata dall’esercito, ma è anche una donna che vive la drammatica difficoltà a stringere legami duraturi. Non è un’icona perfetta, anzi, è una persona che combatte costantemente con le sue ombre, trovandosi troppo spesso tradita e sola. 

In un mondo femminile, in cui l’eroe è donna, ma sono donne anche la spietate e inquietanti villain – Alice (che compare nel trailer) e la LLorona, per citarne un paio – Batwoman è colei che afferma: “I’m not about to let a man take credit for a woman’s work“. 

Troppo Girl Power? Allora, forse, non è lo show che fa per voi. 

Francesca Torre
Storica dell'arte, giornalista e appassionata di film e fumetti. Si forma come critica tra Bari, Bologna, Parigi e Roma e - soprattutto - al cinema, dove cerca di passare quanto più tempo possibile. Grande sostenitrice della cultura pop, segue con interesse ogni forma d'arte, nella speranza di individuare nuovi capolavori.