Una bossfight è stata tagliata dalla versione finale di Bloodborne?

A oltre quattro anni dalla sua uscita Bloodborne riesce ancora a far parlare di sé. L’opera di From Software sembra nascondere ancora qualcosa ai giocatori.

Negli ultimi giorni il datamining del gioco ha infatti svelato che al suo interno di cela una bossfight tagliata dalla versione finale.

Il nemico che avremmo dovuto affrontare era Mastro Willem, il saggio dell’Accademia di Byrgenwerth che per primo avrebbe scoperto e studiato le proprietà del Sangue curativo.

Nella versione giunta fino a noi del gioco ci troviamo davanti allo studioso ormai molto invecchiato, incapace di comunicare con noi. L’anziano si limita infatti a indicarci il lago della Luna, dove affronteremo Rom, uno dei boss più noti del gioco.

Di seguito potete vedere un video caricato su YouTube dedicato a questa bossfight perduta, con alcuni dei passaggi tagliati dalla versione definitiva del titolo per Ps4.

A quanto pare, analizzando la versione Alpha del titolo, i giocatori avrebbero potuto sbloccare questo duello con Willem trovando un particolare oggetto, similmente a quanto avviene con Laurence nel DLC The Old Hunters. Come se non bastasse notiamo che il Rettore non si limita a indicare in silenzio, ma ci sono in effetti alcuni linee di dialogo strettamente legate alla lore del gioco, in cui notiamo che Willem parla degli “occhi del cervello”, ovvero la capacità di comprendere e vedere la realtà dei Grandi Esseri. Una dinamica che è rimasta in Bloodborne, ovvero quella dei punti Intuizione.

Per quanto riguarda gli attacchi Willem sembra poter contrastare il giocatore sia a distanza ravvicinata che da lontano. In particolare, pur mancando alcune animazioni, possiamo vederlo fluttuare con la sua sedia e schiantarsi al suolo, creando un’onda d’urto che investe il nostro Cacciatore. Sembra inoltre possa lanciare alcune magie nel caso il giocatore decida di tenere le distanze. 

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.