Rottura tra Captain Marvel e il suo pubblico?

Scoppia la polemica su Captain Marvel. Il film è stato oggetto di numerose critiche da parte di alcuni utenti su Rotten Tomatoes.

Sono molti i commenti dispregiativi nei confronti della pellicola scritti sulla pagina del noto portale dedicato alle recensioni cinematografiche. Al centro della querelle ci sono principalmente due aspetti.

Da un lato Brie Larson, la quale è stata criticata per alcune sue affermazioni ritenute sessiste verso i maschi bianchi per la loro presenza eccessiva alle conferenze stampa del film Disney “Nelle pieghe del tempo”. L’attrice ha sostenuto con veemenza che, considerato il target della pellicola, fosse necessario coinvolgere maggiormente delle giornaliste afroamericane nella promozione del film. Tali dichiarazioni hanno avuto un certo risalto mediatico, attirando sulla Larson diverse critiche.

Dall’altro lato c’è la questione del nome Capitan Marvel: come alcuni dei nostri lettori già sapranno il nome apparteva al personaggio oggi noto come Shazam! e creato dalla Fawcett Comics. Quando l’eroe venne acquistato dalla DC dopo diciannove anni di mancate pubblicazioni la Marvel aveva nel frattempo posto sotto copyright il nome Capitan Marvel. La controversia è tornata ora alla ribalta con l’uscita dei film dedicati ai due personaggi. Diversi utenti hanno accusato di furto il personaggio creato da Stan Lee e da Gene Colan nel 1967.

Oltre a questo c’è chi si è diverto ad “augurare” al film di fallire, tirando in causa “Gli Ultimi Jedi”.

Difficile dire come evolverà la faccenda. Di sicuro la polemica nei confronti di Captain Marvel, a poche settimane dall’uscita del film, non sembra destinata a spegnersi.

Federico Galdi
Genovese, classe 1988. Laureato in Scienze Storiche, Archivistiche e Librarie, Federico dedica la maggior parte del suo tempo a leggere cose che vanno dal fantastico estremo all'intellettuale frustrato. Autore di quattro romanzi scritti mentre cercava di diventare docente di storia, al momento è il primo nella lista di quelli da mettere al muro quando arriverà la rivoluzione letteraria e il fantasy verrà (giustamente) bandito.