Su Prime Video arriva Chaos Walking, film di Doug Liman tratto dall’opera letteraria di Patrick Ness e ambientato in un futuro distopico. Ma i risultati non convincono del tutto

La genesi di Chaos Walking, prima dell’approdo in Italia su Prime Video l’8 giugno 2021, è stata decisamente travagliata. Tratto dal romanzo The Knife of Never Letting Go, primo capitolo della trilogia Chaos Walking, scritta da Patrick Ness, il film di di Doug Liman nasce con uno script inizialmente a cura di Charlie Kaufman, ma poco dopo la bozza passa nelle mani di numerosi altri autori, fino a fare il giro completo e tornare allo stesso Ness, che completa il tutto figurando come sceneggiatore insieme a Christopher Ford.

Dopo questa lunga sequela e una post-produzione altrettanto tribolata, Chaos Walking finalmente arriva nelle sale cinematografiche americane e su Prime Video in Italia, praticamente dieci anni dopo le prime firme di Lionsgate sul contratto. E tutto questo purtroppo sembra riflettersi in buona parte sul risultato complessivo.

Sono Todd Hewitt

Siamo in un futuro distopico in cui il giovane Todd Hewitt (Tom Holland) è un colono di un piccolo insediamento del Nuovo Mondo governato dal Sindaco Prentniss (Mads Mikkelsen), e popolato interamente da uomini, poiché quando Todd era ancora piccolissimo, i nativi – cosiddetti Spackle – hanno ucciso tutte le donne. Ma è davvero andata così?
In lui affiorano dei dubbi quando improvvisamente arriva sul pianeta una ragazza, Viola (Daisy Ridley), sopravvissuta all’atterraggio di emergenza di una capsula proveniente da un’astronave e subito assediata dal Sindaco e i suoi scagnozzi che vorrebbero catturarla.

Per fortuna però lei riesce a sentire il loro “rumore”. Già, perché la particolarità di questo Nuovo Mondo è che tutti gli uomini emettono il “chaos”, uno strano fenomeno che rende manifesti i loro pensieri.
Sostanzialmente What men want in un futuro distopico.

chaos walking prime video

La difficoltà principale di Chaos Walking è proprio quella di proporre sullo schermo questi aspetti, rendendo così visibile quello che su pagina funziona poiché appannaggio dell’immaginazione del lettore. Far sì che i pensieri siano pubblici diventa un esperimento forzato e peraltro per nulla spiegato, che ci trascina in una dimensione quasi videoludica priva però di magia, così per metà film abbiamo Tom Holland che ripete “Sono Todd Hewitt” soltanto perché vuole nascondere il proprio rumore dalla percezioni altrui, e tutto questo dopo un po’ non può che annoiare lo spettatore.

Di questo nuovo mondo oltretutto sappiamo davvero poco, nonostante ci sia un momento circa a metà film in cui la narrazione subisce una sorta di stop, il ritmo rallenta e uno spiegone o qualsiasi modalità atta a raccontarci le sorti dell’umanità si sarebbe potuta inserire agevolmente, dando al pubblico maggiore contezza della situazione. Questo non avviene, se non in piccola parte, perché Doug Liman e soci sembrano impegnati a giocare col rumore di Todd e i suoi pensieri amorosi verso Viola, senza che poi tra i due ci sia una reale alchimia, altra nota dolente di Chaos Walking. C’è quasi più sintonia tra Todd e Manchee, ovvero il suo cane, un rapporto stretto che ci ricorda quello di un altro film post-apocalittico visto di recente, ovvero Love and Monsters, in cui spiccava il rapporto tra il protagonista Joel e il suo fido amico a quattro zampe.

A proposito di mostri, qui pur essendo in una realtà distopica ne vediamo ben pochi, salvo qualche Spackle e una piovra gigante. I veri mostri sembrano essere gli umani, guidati da un Sindaco con pochi scrupoli e interpretato come sempre magistralmente da Mads Mikkelsen, perfetto in un ruolo da villain come questo.

chaos walking prime video

Non possiamo dire esattamente lo stesso di Tom Holland, che sembra ormai quasi faticare a dismettere i panni di Spider-Man e ci ripropone quel suo fare da teenager un po’ insicuro ma senza dubbio esuberante e dall’animo buono, che si riflette qui in un rumore in cui oltre al già citato “Sono Todd Hewitt” gli fa ripetere di continuo “Fa l’uomo, Todd”. Di certo non aiuta una scrittura dei personaggi poco approfondita e non particolarmente affascinante, che non permette nemmeno a Daisy Ridley di entrare al meglio nella sua Viola, restando sostanzialmente per tutto il film la “ragazza carina coi capelli gialli” che arriva dallo Spazio.

In definitiva, Chaos Walking si rivela un’opera dal gran potenziale ma sfruttata male, senza dubbio per via di una produzione tormentata ma anche per colpe commesse da Liman e la sua troupe, che danno al film poche chance di diventare un franchise di successo, come si augurava Lionsgate al momento dell’acquisizione dei diritti.

Chaos Walking è su Amazon Prime Video dall’8 giugno 2021.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.